06.06.2013 Views

Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Lecco</strong>: prima udienza di “Ferrus Equi” 15 a<br />

dibattimento e otto i riti abbreviati<br />

23 gli imputati che quest’oggi, di persona o tramite legale di fiducia, hanno<br />

presenziato alla prima udienza preliminare del processo “ Ferrus Equi”, nome<br />

dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di <strong>Lecco</strong> che ha portato lo scorso<br />

novembre all’arresto, dopo una lunga indagine partita nel 2005, di 19 persone<br />

legate alla cosca malavitosa calabrese dei De Pasquale. Il gruppo, con base in una<br />

cascina di Sala, frazione di Calolziocorte, era dedito sul nostro territorio a svariate<br />

gravi attività illecite, quali traffico di armi, spaccio di sostanze stupefacenti,<br />

estorsioni, e persino sequestri di persona. Nel corso dell’inchiesta vennero<br />

effettuate 25 perquisizioni, domiciliari e personali, nei territori delle province di<br />

<strong>Lecco</strong>, Como, Bergamo e Cosenza, e si arrivò al sequestro di tre motoveicoli e<br />

altrettante autovetture, di targhe, di gioielli e monili, di una scultura in granito<br />

frutto di un’estorsione, nonché di numerosi armamenti, 210 proiettili di vario<br />

calibro, due pistole, una carabina e quattro coltelli, 19.500 euro di denaro contante,<br />

400mila in depositi bancari, 5 assegni ricettati, 100 cambiali, 16 telefoni cellulari e<br />

due ricetrasmittenti. Furono inoltre raccolti, a seguito di complessi accertamenti,<br />

servizi di osservazione e pedinamento, tutti gli elementi che consentirono di<br />

identificare i soggetti riconducibili al clan, oggi alla sbarra.<br />

Nessuno dei 23 imputati ricorrerà al patteggiamento, 8 invece andranno a giudizio<br />

abbreviato, avendo così diritto alla riduzione di un terzo della pena complessiva. A<br />

ricorrere al rito alternativo gli imputati Emanuela Francesca De Pasquale, classe<br />

1980, e Rosa Federico, ai margini dell’organizzazione e impegnate nel nascondere e<br />

spostare le armi da un nascondiglio all’altro; Moreno Giardina, classe 1986,<br />

anch’egli estraneo all’associazione ma indagato per avere danneggiato e dato a<br />

fuoco a un’auto per conto del clan; Antonio Domenico Carlomagno, classe 1958,<br />

responsabile della contraffazione e del procacciamento di documenti falsi; Antonio<br />

Pisano, classe 1947, che si occupava di mettere in atto estorsioni ai danni di<br />

negozianti; Gaetano Messina, del 1953, impegnato nel reperimento delle armi e<br />

nella corruzione; Angelo Giovanni Giannone, classe 1957, accusato di estorsione<br />

continuata ai danni di un imprenditore di auto; infine l’ex finanziere Pietro Sgroi,<br />

che aveva il compito di passare al clan le informazioni sugli spostamenti dei<br />

colleghi. Andranno a dibattimento invece i restanti 15 imputati, fra i quali coloro<br />

che sono considerati i boss dell’associazione a delinquere, i fratelli De Pasquale<br />

Peppino ed Ernesto, oltre agli altri membri della famiglia, quali De Pasquale<br />

Salvatore, Bruno, Angelina e Cosimo.<br />

A dibattimento anche altri 3 personaggi di spicco dell’organizzazione, Sami Ben<br />

Jilani Chabchoubi, Genevieve Marie Azzolini e Donato Gabellone. La prossima<br />

udienza è stata fissata per sabato 19 aprile. Se il Tribunale accoglierà la richiesta del<br />

PM Luca Masini, si terrà l’incidente probatorio. In caso contrario, si discuteranno i<br />

riti abbreviati.<br />

Merate On Line<br />

10 aprile 2008<br />

66

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!