06.06.2013 Views

Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ha permesso di smantellare la rete dei Papalia, temuti anche all'interno di Cosa<br />

Nostra. Per lui il pm Nobili ieri ha chiesto 30 anni. Molti altri sono seguiti. Persino<br />

nel corso del dibattimento Wall Street diversi imputati hanno lasciato le gabbie per<br />

chiedere il programma di protezione. Hanno raccontato storie di ordinaria barbarie,<br />

con avversari ammazzati nelle presse per rottamare automobili, con vendette<br />

inesauribili. Ma anche di infiltrazioni nella cosiddetta societa' civile. L'ultimo<br />

episodio emerso e' quello del presidente dei commercianti della provincia di <strong>Lecco</strong><br />

che decorava per "meriti imprenditoriali" due presunti capoclan, sospettati di<br />

controllare pure il racket sugli esercenti. Ai padrini il denaro non mancava. Anzi,<br />

veniva prestato ad imprenditori in crisi per poi rilevarne le aziende. Nella retata era<br />

stato coinvolto pure il titolare della catena di supermarket d'abbigliamento Uba<br />

Uba, deceduto nella detenzione. Ed ora? "Il nostro compito e' quello di non ritenerci<br />

soddisfatti - continua Spataro - e utilizzare i mille spunti investigativi offerti dai<br />

pentiti per seguire l'evoluzione delle nuove leve. Ci vorra' del tempo per capire che<br />

sviluppo stanno prendendo. Il modello e' quanto e' successo con l'operazione<br />

Europa. Uno dei collaboratori ci aveva dato un'indicazione secondaria che e' servita<br />

pero' per impostare le ricerche e arrestare i vertici del gruppo. Oggi possediamo una<br />

conoscenza globale sulla criminalita' nel Milanese e dobbiamo saperla gestire con<br />

attenzione". Anche perche' - ripetono gli uomini della Direzione distrettuale - la<br />

citta' resta il principale centro europeo del traffico di droga. Lo ha confermato<br />

l'ultimo blitz, dimostrando come i narcos milanesi avevano creato basi stabili in<br />

Olanda e Spagna per importare cocaina ed in Slovenia per smistare eroina.<br />

Gianluca di Feo<br />

10 gennaio 1997, Il Corriere della Sera<br />

47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!