Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni

diocesano proposte dai vari settori della pastorale (vedessi la pastorale familiare,
la pastorale giovanile, ecc.).
Per affrontare questi problemi abbiamo voluto uno strumento pastorale
capace di rispettare sia la libertà e la legittima autonomia non solo delle parrocchie
ma anche di tutte le forme aggregative presenti sul territorio e, allo stesso tempo,
abbiamo voluto cominciare uno stile pastorale nuovo per offrire a tutte le parrocchie
e realtà aggregative alcuni punti di riferimento per rendere ragione dell’unità
della Chiesa particolare e manifestarne la visibilità concreta sul territorio.
Il progetto pastorale, dunque, lo ripetiamo ancora, si intende organico in
quanto preoccupato di raccogliere tutte le diversità suscitate dallo spirito, di creare
loro lo spazio di espressione loro dovuto ma anche di fare in modo che queste
lavorino in sinergia tra loro per edificare l’unità della Chiesa particolare... un’unità
che rispetti e promuova le diversità... le diversità che si esprimono ed agiscono
per il rinnovamento della Chiesa e la sua crescita nello spazio e nel tempo.
Il progetto si intende globale in quanto orientato a sostenere e ad illuminare,
con valori condivisi e scelti annualmente a partire dalla lettura della
situazione della nostra diocesi, il cammino specifico dei vari soggetti ecclesiali
che compongono la diocesi. In tal modo si intende suscitare un cammino per il
popolo di Dio che è in Amalfi-Cava de’ Tirreni… un unico popolo che cammina
insieme, ognuno con il passo che gli è proprio o possibile… ma che cammina, lo
ripetiamo ancora, insieme.
Un progetto che non uniforma ma piuttosto crea gli spazi perché tutte le
diversità possano esprimersi dentro l’unità ecclesiale è in funzione di essa.
Il progetto pastorale non ha né l’intenzione né la funzione di imporre un
appiattimento o uniformazione dell’azione pastorale delle singole parrocchie e
realtà ecclesiali né di dettare norme universali su come condurre ognuno il cammino
della propria vita cristiana.
Esso appare, come in altre occasioni abbiamo sottolineato, come lo scheletro
o l’impalcatura di un edificio diviso in piani diversi e che serve a tenere
insieme in piedi.
Ma l’edificio rimane rustico in quanto il progetto ha solo la funzione di
creare l’impalcatura dentro la quale si creano gli spazi dove tutti, battezzati e
persone di buona volontà, possono fare esperienza di relazioni umane radicate
nella fede e quindi esperienza dell’amore di Dio.
Mentre il progetto si occupa di costruire l’impalcatura generale, riempire e
arredare i vari piani è compito proprio delle singole parrocchie e aggregazioni ecclesiali,
con i doni loro propri e con le risorse suscitate per loro dallo Spirito Santo.
10