Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni

A livello operativo, si suggerisce di predisporre a vista una foto del testimone
prescelto, fornire una breve scheda biografica e, su un cartellone diviso in
due parti, annotare quanto riferito dai presenti e quanto oggi c’è da fare in ambito
caritativo per costruire una comunità fondata su valori cristiani autentici.
Dall’incontro deve emergere un impegno comune a favore del dialogo fra
gli operatori parrocchiali, del confronto su azioni comuni da intraprendere per superare
particolarismi e promuovere coinvolgimento nel servizio a favore degli ultimi.
Per la scheda biografica di S. Giuseppe Moscati, ci si può rivolgere alla
Caritas Diocesana.
Lo scenario globale
Riconoscere i testimoni fedeli del nostro tempo significa rendere omaggio
a quanti hanno deciso di lasciare tutto per seguire Cristo servendolo nei poveri
anche a costo del martirio come don Andrea Santoro (ucciso in Turchia).
“Si deve diventare così semplici senza parole come il grano che cresce e la pioggia
che cade; si deve semplicemente essere…” (Etty Hillesum)
Una proposta operativa potrebbe essere quella di: mettersi in contatto
con i missionari provenienti dalla nostra Arcidiocesi, testimoni fedeli in paesi
lontani, scrivendo loro una lettera o una e-mail nella quale mostrare la vicinanza,
l’affetto e l’apprezzamento per la loro diakonìa.
Un aiuto concreto può essere offerto alla MISSIONE ANKILILOAKA, in
cui opera don Salvatore Avallone (sacerdote salesiano originario di Vietri sul Mare).
Ankiloloaka è un villaggio nel grande Sud del Madagascar. La zona è
arida e si cerca, tra l’altro, così di costruire dei pozzi per agevolare la vita del
villaggio e di quelli limitrofi.
Il costo per la costruzione di un pozzo è di € 500 circa.
“Tre sono le chiavi che Dio ha riservato nelle su mani:la nascita, la resurrezione,
l’acqua che è dono supremo.” (dal Talmud)
Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità
e diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,
da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso
i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori
caritas, etc..).
Commento:
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente
anticipo e nel corso della realizzazione del segno.
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