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Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni

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si esprime in una sua canzone “La vita è un dono”, per annotare la sorpresa che<br />

incessantemente sorprende l’uomo che riflette e mai si appaga di cercare e di<br />

ricercare il mistero del suo esistere, del suo quotidiano vivere.<br />

E’ un’epoca la nostra in cui primeggia la legge dell’economia che ha<br />

sempre l’ultima parola da dire… persino sulla vita, considerata non per il valore<br />

in sé, ma per quello che essa può dare all’incremento produttivo in tutti i campi<br />

del lavoro umano. Essa non scende nella profondità del mistero della vita, ma si<br />

ferma all’elemento forza del redditizio: è considerato in primo piano chi possiede<br />

salute, capacità, ma arretra, nei suoi parametri riflessivi, chi è anziano, chi è<br />

portatore di handicap, chi è debole in salute …<br />

Anche la cultura del relativismo e del materialismo concorrono nell’eclissare il<br />

valore della vita.<br />

Per molti si nasce per caso, si vive per caso, si muore per caso, senza un filo<br />

logico, né un nesso sui cui rapportarsi. La cultura soggettivistica di questa epoca<br />

post-modernista accentua tangibilmente questi riflessi che incidono nelle scelte<br />

personali, che portano non a vivere, ma a vivacchiare, vivendo alla giornata…<br />

così come capita, senza un senso, senza un orizzonte.<br />

Ecco allora ciò che ne deriva: non si apprezza la propria vita fino in<br />

fondo, né quella degli altri, fino a suscitare la cultura del sospetto, della diffidenza,<br />

dell’indifferenza più totale, come spesso registra la cronaca in generale.<br />

“Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu<br />

uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni”(Ger 1,<br />

5): occorre possedere l’ispirato intuito del profeta Geremia per dare valore alla<br />

vita risalendo alla sua vera Sorgente: il Creatore.<br />

Solo dall’Artefice della vita si riscopre il senso del fluire della vita, in<br />

qualsiasi epoca essa viene declinata. In Lui tutto è verità anche la vita, intesa<br />

come sua vocazione a farne occasione di amore nel pellegrinaggio lungo le vie<br />

di questa terra. Una vita giudicata non dalla quantità degli anni, ma dalla qualità<br />

del suo evolversi come occasione di solidarietà e condivisione nelle molteplici<br />

esperienze esistenziali nelle quali essa si trova incarnata. Ogni vita è sacra, inviolabile,<br />

proprio perché è un dono che viene dall’Alto, con un progetto che l’accompagna,<br />

capace di andare al di là delle apparenze, di ogni forma di razzismo<br />

o particolarità.<br />

L’ultimo Convegno Regionale di <strong>Pastorale</strong> del Turismo organizzato<br />

dalla Conferenza Episcopale Campana nella persona del nostro Arcivescovo,<br />

suo delegato, svoltosi ad <strong>Amalfi</strong> il 12 Giugno <strong>2010</strong> ha evidenziato come anche<br />

il turismo, così presente sul nostro territorio diocesano, è una via privilegiata di<br />

apertura e di accoglienza delle diversità che vi affluiscono. Quanto appaiono appropriate<br />

le parole di papa Benedetto XVI quando afferma: “Senza verità si cade<br />

in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi,<br />

perché non interessata a cogliere i valori — talora nemmeno i significati — con<br />

cui giudicarla e orientarla” (Caritas in veritate, n. 9), e ancora : “Non vi è dunque<br />

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