Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni

Molte ricerche condotte nell’ambito della psicologia sociale hanno evidenziato
che chi ha una vita affettiva e relazionale soddisfacente, non solo è molto
più felice, ma ha anche una salute migliore e vive più a lungo. La solitudine,
quando non è una scelta volontaria, incide molto negativamente sul nostro benessere
psicologico più di quanto possiamo immaginare. La sensazione di non essere
importanti per nessuno è la causa di molte depressioni e persino di molti suicidi.
Eppure, triste a dirsi, la solitudine è una condizione che si sta diffondendo sempre
di più, complici le modalità relazionali superficiali, l’incapacità di molte persone
di sapere esprimere le proprie emozioni e la sfiducia verso gli altri.
Occorre equipaggiarsi, dunque, di capacità empatica, per saper percepire
tante inespresse esigenze di persone che ci attorniano e attestano, nei modi più
svariati, desiderio di attenzione ai loro bisogni essenziali.
La solidarietà resta la testimonianza più immediata di vicinanza e condivisione:
essa spezza la logica dell’agire in nome dell’interesse e prepara a quella
della gratuità, in nome della carità, anima vera delle relazioni cristiane. La solidarietà
dà senso ai giorni della vita, aprendo agli altri e… a sé stessi.
I catechisti, aiutati dalla Caritas parrocchiale o diocesana, possono
creare, nella programmazione mensile, occasioni di incontro tra il loro gruppo
e quelli più vicini alla parrocchia che curano l’assistenza a malati, disabili,
bisognosi, per essere informati sulle reali esigenze di povertà presenti sul territorio
e sulle concrete azioni di intervento in atto. I catechisti possono concordare,
poi, visite con i ragazzi o giovani del loro gruppo catechistico presso i
luoghi dove è fattivamente praticata la carità e la vicinanza ai bisognosi.
In ambito Caritas:
A servizio dei vicini
Per ricordare la festa degli angeli ci dobbiamo interrogare su: come aiutare
chi ci è accanto? Come incoraggiarlo? Come essere per il prossimo l’angelo custode
che, soprattutto nei momenti di difficoltà, resta sempre accanto al fratello?
“…non basta saper volare con te, Signore, tu mi hai dato il compito di abbracciare
anche il fratello ed aiutarlo a volare…” (Don Tonino Bello)
Il gruppo Caritas Parrocchiale (o in alternativa alcune persone designate
dal parroco) è invitato a promuovere un progetto di “Adozioni di vicinanza” per
sostenere famiglie bisognose appartenenti alla propria comunità parrocchiale. Il
progetto potrebbe prevedere che gruppi di famiglie si rendano disponibili per
altri nuclei familiari bisognosi per sostenerli attraverso varie tipologie di aiuto in
base alle loro richieste ed esigenze, esempio:
• accoglienza
• ascolto
• accompagnamento
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