Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni
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PASTORALE SANITARIA- UNITALSI<br />
(Resp. dott. Vincenzo Prisco)<br />
Obiettivi:<br />
Gli obiettivi dell’Ufficio Diocesano per la pastorale della salute saranno,<br />
in linea con il progetto pastorale Diocesano e con l’impostazione dell’Arcivescovo,<br />
fondamentalmente due:<br />
1. Suscitare in tutti i fedeli dell’Arcidiocesi, in tutte le comunità parrocchiali<br />
l’attenzione e l’accoglienza agli ultimi (in particolare agli ammalati, ai<br />
diversamente abili, agli anziani cronici spesso soli). La Parola di Dio che<br />
ascoltiamo e incontriamo con la Catechesi, che preghiamo e celebriamo con<br />
la Liturgia, deve attuarsi e contestualizzarsi nel dono dell’Amore agli altri:<br />
altrimenti non è la risposta piena all’invito di Cristo!<br />
Nelle parrocchie più grandi e, nelle altre, a livello foraniale, suscitare<br />
l’individuazione e la formazione di operatori della pastorale delle salute che aiutino<br />
i parroci a ribaltare completamente l’approccio alle persone che soffrono:<br />
il malato non come oggetto di pietà e di un’attenzione sporadica, occasionale,<br />
ma come oggetto che riscoprendo e dando dignità al proprio dolore, diventi il<br />
centro, il punto di riferimento della comunità nella piena accettazione di Gesù<br />
sofferente e morto in croce, ma risorto nella Gloria.<br />
I corsi di formazione si svolgeranno dal mese di ottobre ad aprile e riguarderanno<br />
i principali argomenti della pastorale della vita (bioetica, difesa della<br />
vita, l’approccio al malato, l’accompagnamento nella fase terminale, il supporto<br />
alla famiglia e la gestione del dolore, il rapporto con i diversamente abili, ….).<br />
In ogni parrocchia si stimolerà la partecipazione dei professionisti della<br />
salute (medici, farmacisti, biologi, psicologi, infermieri) residenti nel territorio<br />
alla vita catechetica, sacramentale ed operativi della comunità, affinchè con la<br />
propria specificità contribuiscano ad impostare dei veri e propri percorsi di condivisione,<br />
di ADOZIONE verso gli ammalati ed i diversamente abili.<br />
2. Il secondo obiettivo che si cercherà di sviluppare è la diocesanità delle<br />
iniziative portate avanti e la partecipazione di tutte le parrocchie a tale<br />
percorso.<br />
In questo modo si potrà realizzare uno scambio di esperienze tra le varie<br />
comunità e la realizzazione di iniziative forti, importanti tese a creare nella Chiesa<br />
locale il miglior clima di attenzione ed accoglienza agli ultimi.