Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni

gili con la riduzione dei percorsi basati sul solo assistenzialismo sostituiti dalla
vicinanza affettiva, dall’accoglienza e dalla presa in carico. Il Vangelo ci ricorda
continuamente l’incontro di Gesù con gli ammalati, è evidente che sono proprio
loro, insieme ai bambini, i suoi prediletti. La visita domiciliare ai malati, agli
anziani e ai familiari, fatta a nome della comunità, è sorgente di gioia e fraternità,
li fa sentire membri attivi della stessa comunità ed è segno della vicinanza e
dell’accoglienza di Dio. E’ fondamentale sollevare l’ammalato o l’anziano dalla
solitudine riservandogli le opportune attenzioni in modo da riscrivere la Parabola
evangelica del “Buon Samaritano” che si fa prossimo a chi soffre attualizzando,
così, la “Carità di Cristo” il quale si fa presente nel fratello che soffre.
Lo scenario globale
La nostra fine oltre i confini… Facciamo visita “virtualmente” ai disabili
del progetto “Dharmapuri” (India) interessandoci alla loro condizione e sostenendoli
nei loro tanti bisogni quotidiani.
Sono volti di tanti bambini diversamente abili dell’India che, inducendoci
a varcare la soglia dell’accoglienza e della solidarietà autentiche, ci aiutano a
riscoprire l’essenza della nostra vita.
Con un piccolo gesto si può dare loro una mano per tutelare il loro diritto alla
salute, per dare loro la possibilità di studiare per poi inserirsi nel mondo del
lavoro.
Con soli 4 euro si può garantire ad un ragazzo terapie per un mese (48
euro), con soli 10 euro coprire le sue spese di vitto e trasporto (120 euro per un
anno) nelle strutture del centro, con soli 5 euro si permette ad un ragazzo di stare
tra i banchi di scuola per un mese (50 euro per un anno).
Tutte le iniziative devono essere predisposte come calendario, modalità e
diffusione, con sufficiente anticipo attraverso volantini e cartelloni e striscioni,
da predisporre dall’Epap e/o dai collaboratori degli ambiti suddetti, e attraverso
i Messaggeri e gli operatori coinvolti (parroco e diaconi, catechisti, operatori
caritas, etc..).
Commento:
Il Parroco e/o i responsabili dei tre ambiti, preparano un commento esplicativo
del valore, gesto e slogan che sarà ripetutamente diffuso con sufficiente
anticipo e nel corso della realizzazione del segno.
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