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Programma Pastorale 2010 - Amalfi - Cava De' Tirreni

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In ambito catechistico:<br />

Soprattutto i più giovani, nella vita hanno lo sguardo rivolto costantemente<br />

al futuro: sognano e progettano in grande; quando questo accade è significativo!<br />

Ma analizzando più approfonditamente la nostra realtà dobbiamo, con<br />

una certa tristezza, notare che tale prospettiva rischia di andare a discapito di<br />

quella attenzione che non dovrebbe mancare nel nostro bagaglio di viaggio: il<br />

ricordo di chi ci ha preceduto ed ha operato con frutto ed impegno nei nostri<br />

territori.<br />

Dobbiamo crescere nella consapevolezza cioè, che il presente ed il futuro<br />

non nascono con noi e non sono generati soltanto dalla nostra generosità di lavoro.<br />

“Siamo dei nani sulle spalle dei giganti”, sosteneva qualcuno ed in effetti<br />

in questa espressione è nascosta una grande verità: il bene che hanno già compiuto<br />

nei nostri ambienti di vita quelli che ci hanno preceduto nel cammino di fede!<br />

Se noi cioè apriamo gli occhi e conosciamo un po’ più da vicino le loro<br />

testimonianze di vita scopriamo quanta ricchezza di significati e valori è nascosta<br />

sotto la coltre dei loro esempi.<br />

Per potere fare questo occorre tanta umiltà perché dobbiamo saper dire a<br />

noi stessi che in effetti noi non sappiamo e non sappiamo fare tutto e che perciò<br />

abbiamo ancora tanto da imparare e da crescere; tutto questo avviene non da soli<br />

ma se ci sentiamo sostenuti anche dagli esempi dei nostri padri, che in maniera<br />

diversa fanno ancora parte della comunità.<br />

Per intenderci meglio possiamo far riferimento al testo degli Atti degli<br />

Apostoli: con l’ausilio degli studiosi scopriamo che in questo libro del Nuovo<br />

Testamento i protagonisti principali non sono gli Apostoli, che pur tanto si impegnano<br />

e soffrono per annunciare il Signore Risorto, ma la Parola di Dio che<br />

“cresce e si diffonde”, “come, l’agricoltore non lo conosce neppure” nota d’altro<br />

canto l’evangelista Marco; essa ha bisogno solo di piedi, di mani e di bocche che<br />

la annuncino.<br />

Gli Apostoli scoprono cioè che la loro opera è quella di essere costituiti<br />

semplici strumenti nelle mani di Dio, opera paragonabile a quella dei corridori<br />

della staffetta nello sport, i quali portano un testimone che passa da mano in<br />

mano, per gli Apostoli da generazione in generazione.<br />

Anche nei nostri ambienti e nel nostro tempo riconosciamo di aver<br />

ricevuto un testimone e ci impegniamo a trasmetterlo alle nuove generazioni.<br />

Significativo è anche valorizzare un gesto: quello della preghiera nella casa<br />

del defunto ed in chiesa; intorno al feretro in quel momento ci sono tutti i<br />

parenti stretti, ai quali è bello ricordare che la persona deceduta ci lascia un<br />

testimone ed un patrimonio di valori dati con l’esempio e gli insegnamenti da<br />

continuare a trasmettere.<br />

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