ecomusei e sviluppo locale - Agenda 21 Est Ticino
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diventa così sgradevole da essere invivibile ed invisibile. Il rafforzamento<br />
dell’identità territoriale, attraverso il riconoscimento condiviso del proprio<br />
patrimonio può diventare un fattore stabilizzante, competitivo e permettere di<br />
conservare e riprodurre alcuni aspetti della propria cultura <strong>locale</strong> (Maggi-<br />
Falletti, 2000). L' ecomuseo può essere un' opportunità da cogliere, un invito a<br />
dare prova di immaginazione, iniziativa ed audacia (De Varine, 2005: 241).<br />
Il rischio che si corre rievocando un passato, riscoprendo memorie, è,<br />
tuttavia, quello di una rappresentazione nostalgica e slegata dalla realtà, come<br />
una “mappa” che, mentendo, disegna solo gli aspetti che esaltano la propria<br />
cultura (Magnaghi, 2000: 130). Il progetto teorico dell' ecomuseo dovrebbe,<br />
invece, permettere di svelare e rivelare la propria cultura passata e al tempo<br />
stesso riflettere sulle dinamiche territoriali attuali. L' ecomuseo è in primo luogo<br />
uno strumento a servizio della comunità <strong>locale</strong>, luogo di incontro e di<br />
riflessione, centro di elaborazione critica della propria memoria (Cohen-Sturani-<br />
Jalla, 2009).<br />
L' aspetto interessante della mia collaborazione è stato proprio quello di<br />
seguire, passo dopo passo, alcuni dei progetti che cominciavano ad inserirsi all'<br />
interno dell' agenda dell' ecomuseo, quali ad esempio, l' attività di mappatura,<br />
non ancora terminata, la distribuzione e la raccolta di questionari i cui risultati<br />
sintetici sono racchiusi nelle tabelle dei patrimoni. L' Ecomuseo dei Comuni<br />
dell' <strong>Est</strong> <strong>Ticino</strong>, se non può oggi essere ancora annoverato fra gli “<strong>ecomusei</strong><br />
esemplari”, presenta tuttavia interessanti elementi di riflessione e spunto. L'<br />
attività partecipativa ha coinvolto numerosi i cittadini, a partire dagli studenti<br />
più giovani, quelli delle scuole medie, fino agli anziani dei centri di riposo che<br />
alcuni studenti delle scuole elementari hanno intervistato. Le iniziative, non<br />
solo quelle relative ai “tavoli di mappatura”, sono state un' occasione per<br />
conoscere e ricordare aspetti assopiti nelle nostre memorie e che un giovane<br />
sguardo può coniugare al futuro.<br />
Le maggiori difficoltà saranno rappresentate innanzitutto dai fondi che la<br />
Regione, normalmente ogni anno mette a disposizione e dalle norme sempre<br />
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