ecomusei e sviluppo locale - Agenda 21 Est Ticino
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uomo e l' industria”, in particolare quella pesante del ferro e dell'acciaio,<br />
rappresentativa della storia dello <strong>sviluppo</strong> industriale della regione.<br />
Figura 13: L' industria Schneider nel 1881.<br />
Fonte: Ecomuseo di Le Creusot Monceu-les-Mines<br />
Comunemente si ritiene che, proprio Le Creusot, rappresenti il primo e<br />
“puro” esempio di ecomuseo: esso nacque come “museo di comunità”, la forma<br />
ecomuseale oggi più diffusa nell' Europa meridionale, dove i cittadini<br />
sollecitano un proprietario privato di un bene a condividerlo. Questa modalità<br />
di fruizione comune di un bene è spesso difficile da attuare in Francia. Le<br />
ragioni sono diverse e vanno ricercate nella storia della Repubblica, che da oltre<br />
due secoli deve essere unica e indivisibile: in questa prospettiva “[...] l'<br />
identificazione culturale di particolari gruppi comporterebbe un indebolimento<br />
dell' identità nazionale, una versione disonesta e paradossalmente xenofoba<br />
della tanto professata laicità[...]” (De Varine, 2005: 164).<br />
La storia dell' ecomuseo di Le Creusot Monceau-les-Mines comincia con il<br />
declino irreversibile e poi la crisi, nel decennio compreso fra gli anni Ottanta e<br />
Novanta, delle attività industriali, siderurgiche e metallurgiche. Questi settori<br />
dell' economia, in Borgogna, a partire dal XVIII secolo, furono il principale<br />
motore dello <strong>sviluppo</strong> economico. Nel 1969 sedici Comuni di quest' area<br />
industriale, che oggi si estende per circa cinquecento chilometri quadrati,<br />
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