ecomusei e sviluppo locale - Agenda 21 Est Ticino
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turismo e la sfera del leisure. Le comunità e i territori che perseguono questi<br />
“buoni principi” hanno continuato ad essere identificati come “musei<br />
municipali”, espandendosi comunque spontaneamente nello spazio. L'<br />
organizzazione di alcuni “nuovi musei” portoghesi che si legano alle proprie<br />
municipalità, segue caratteristiche precise: un edificio centrale che ospita<br />
esibizioni permanenti e distaccamenti che invece rispondono delle attività di<br />
accoglienza, ristoro, documentazione e attività educative. L'intenzione non è<br />
solo quella di decentrare le attività, bensì, portare la comunità ad un ri-uso del<br />
territorio e delle sue strutture artificiali. La partecipazione ed il coinvolgimento<br />
della popolazione è, in questo Paese, particolarmente forte: i cittadini portano<br />
all' interno dell' ecomuseo oggetti, esperienze e racconti che arricchiscono e<br />
completano la propria storia. L' idea di un primo ecomuseo nacque, in<br />
Portogallo, intorno al 1979, seguendo le scie della “filosofia ecologica” del parco<br />
naturale di Serra de <strong>Est</strong>rela (Pessoa, 1978), una zona montuosa nel cuore del<br />
Portogallo. I primi <strong>ecomusei</strong> portoghesi nacquero con una particolare<br />
attenzione alla vita agricola o in territori attraversati da passaggi d' acqua. Con<br />
la supervisione di Rivière e di un gruppo di ricercatori, si recuperarono<br />
materiali etnografici, informazioni, ma la distanza delle alte istituzioni locali<br />
rese fallimentare questa prima esperienza. Gli <strong>ecomusei</strong> portoghesi nei progetti<br />
di <strong>sviluppo</strong> <strong>locale</strong> puntano alla riscoperta della cultura <strong>locale</strong>: essi possono<br />
costituire una possibile risposta creativa a momenti di crisi sociale ed<br />
economica (Janotková, 2004). L' ecomuseo del Barroso, regione che presenta<br />
delle caratteristiche naturali e paesaggistiche particolari, a nord del Portogallo,<br />
rappresenta un valido progetto in una regione piuttosto piccola, di circa mille<br />
chilometri quadrati con una popolazione complessiva di circa venticinquemila<br />
abitanti (De Varine, 2005: <strong>21</strong>3). Questa regione, come molti paesi dell' Europa<br />
del sud, è stata attraversata da fortissimi cambiamenti che nel corso del XX<br />
secolo hanno trasformato il territorio: negli anni Sessanta il forte movimento di<br />
emigrazione, ad esempio, ha portato allo svuotamento di moltissimi borghi e<br />
all' abbandono di numerose pratiche di vita tradizionale. Nonostante lo<br />
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