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ecomusei e sviluppo locale - Agenda 21 Est Ticino

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Fonte: Castellaneta-Pifferi (1983)<br />

Il <strong>Ticino</strong>, che divide Lombardia e Piemonte, ha rappresentato un elemento<br />

fondamentale nella cultura <strong>locale</strong>, per il funzionamento dei mulini già attivi<br />

nell' XI secolo e per l' irrigazione dei campi. L' acqua di risorgive e fontanili ed<br />

in particolare il reticolo idrico formato dal Tisinòll e da numerosissimi canali<br />

come il Villoresi ed il Naviglio Grande, chiamato inizialmente “Gaggiano”, è<br />

una presenza imponente, testimoniata anche da numerose memorie di anziani<br />

cittadini che ricordano i tempi in cui le acque dei canali erano limpide. Questi<br />

luoghi ad est del <strong>Ticino</strong> si estendono sui percorsi che collegano il lago<br />

Maggiore e il centro di Milano: a Boffalora sopra <strong>Ticino</strong> e Cassinetta di<br />

Lugagnano si svilupparono già a partire dall' alto medioevo importanti luoghi<br />

di sosta, stalle, osterie e locande come la famosa “osteria di Cassinetta”, che<br />

oggi rimane un luogo di riferimento importante ed è un rinomato ristorante del<br />

luogo.<br />

La vite di una “terra benedetta, di contorna da Bust” (Porta, 1810; trad.“i<br />

territori che fanno da contorno al bustese”) soprattutto nel cuggionese, la cui<br />

qualità è nota, il gelso e la coltivazione del riso hanno rappresentato i principali<br />

prodotti dell' economia agricola per lo meno fino agli anni alla metà del XIX<br />

secolo, quando alcuni parassiti come la fillossera, qui come in tutto l' alto<br />

milanese, portarono al declino della coltivazione del gelso , dei bachi da seta e<br />

in parte delle viti. Gli anni Cinquanta del XIX secolo portarono qui, così come in<br />

tutto il milanese, radicali cambiamenti nella cultura, nell' economia e nella<br />

percezione del proprio paesaggio. Oggi il ricordo di luoghi un tempo piacevoli<br />

e l' incessante degrado urbano hanno portato la cittadinanza a risvegliarsi e<br />

percepire un rinnovato interesse verso il proprio territorio, partecipando<br />

numerosa alle giornate d' incontro e discussione e ai tavoli di lavoro per la<br />

mappatura dell' ecomuseo.<br />

Fig. 23. Il parco del ticino e i percorsi ciclabili.<br />

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