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2 contenuti del piano territoriale infraregionale - Consorzio per la ...

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COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) – VARIANTE n°1 al PIANO PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI<br />

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – RAPPORTO AMBIENTALE art. 13 Dlgs n°4/2008<br />

Commenti<br />

L’ARPA, quando ha individuato <strong>la</strong> presenza di sostanze inquinanti nel<strong>la</strong> falda sottostante <strong>la</strong> Zona<br />

Industriale, non ha reputato necessario mettere in sicurezza d’emergenza il Sito in attesa degli<br />

interventi di bonifica e ripristino ambientale o degli interventi di messa in sicurezza <strong>per</strong>manente<br />

considerando tale inquinamento non suscettibile di tale procedura.<br />

Il <strong>Consorzio</strong> comunque si è immediatamente attivato dopo <strong>la</strong> comunicazione dei risultati analitici<br />

(16.05.2000) procedendo a:<br />

• Sigil<strong>la</strong>re i pozzi incriminati (2R e 3R).<br />

• Far eseguire analisi sui rimanenti 10 pozzi spia.<br />

• Commissionare un Piano <strong>del</strong><strong>la</strong> Caratterizzazione.<br />

• Realizzare una serie di piezometri (si confronti <strong>la</strong> p<strong>la</strong>nimetria allegata) in modo tale d’avere<br />

un controllo più diffuso <strong>del</strong> Sito.<br />

• Far eseguire controlli analitici <strong>per</strong>iodici dei piezometri.<br />

Il Comune di San Vito al Tagliamento nel corso degli anni (dal 2001 al Maggio 2004) ha attivato 7<br />

Conferenze dei Servizi allo scopo di valutare i risultati ottenuti applicando il Piano <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

Caratterizzazione <strong>del</strong> <strong>Consorzio</strong> ed ha approvato il Piano <strong>del</strong><strong>la</strong> Caratterizzazione <strong>del</strong><strong>la</strong> Azienda<br />

sospettata limitatamente agli interventi da eseguire all’interno <strong>del</strong>l’Azienda stessa.<br />

Allo stato attuale <strong>per</strong>siste ancora uno stato di inquinamento generalizzato di bassa entità (segno che<br />

il fenomeno sta evolvendo positivamente) evidenziato dal<strong>la</strong> presenza in concentrazioni molto basse<br />

di Percloroetilene.<br />

Si confrontino tali concentrazioni con quelle previste dal DM 471/99., Allegato 1, riportate in Tabel<strong>la</strong><br />

39.<br />

Tabel<strong>la</strong> 39<br />

Alifatici Clorurati CL<br />

Metalli CL<br />

Cancerogeni<br />

g/l<br />

g/l<br />

Clorometano 1.5 Alluminio 200<br />

Triclorometano 0.15 Antimonio 5<br />

Cloruro di Vinile 0.5 Argento 10<br />

1,2-Dicloroetano 3 Arsenico 10<br />

1,1 Dicloroetilene 0.05 Berillio 4<br />

1,2-Dicloropropano 0.15 Cadmio 5<br />

1,1,2-Tricloroetano 0.2 Cobalto 50<br />

Tricloroetilene 1.5 Cromo totale 50<br />

1,2,3 - Tricloropropano 0.001 Cromo (VI) 5<br />

1,1,2,2, - Tetracloroetano 0.05 Ferro 200<br />

Tetracloroetilene 1.1 Mercurio 1<br />

Esaclorobutadiene 0.15 Nichel 20<br />

Sommatoria organoalogenati 10 Piombo 10<br />

Rame 1000<br />

Manganese 50<br />

Nota.<br />

CL = Concentrazioni Limite<br />

Zinco 3000<br />

89

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