2 contenuti del piano territoriale infraregionale - Consorzio per la ...
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COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN) – VARIANTE n°1 al PIAN O PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI<br />
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – RAPPORTO AMBIENTALE art. 13 Dlgs n°4/2008<br />
Fig. 3 : Globi non schermati<br />
Commenti<br />
Illuminamento<br />
Dal<strong>la</strong> analisi dei dati rilevati (si confrontino le Tabelle 22 e 23), emergono alcune considerazioni.<br />
Quasi tutti i punti monitorati hanno evidenziato un valore di lux su<strong>per</strong>iore a 30 consigliato <strong>per</strong> una<br />
illuminazione sufficiente a garantire <strong>la</strong> sicurezza <strong>del</strong><strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione (a tale riguardo si confrontino i<br />
valori-guida indicati dal<strong>la</strong> norma ISO 8995 e dal<strong>la</strong> norma ISO 10439).<br />
Anche in zone non servite dal<strong>la</strong> illuminazione pubblica, il valore sopraindicato è su<strong>per</strong>ato.<br />
In effetti il contributo all’illuminamento da parte <strong>del</strong><strong>la</strong> luce riflessa dalle Aziende insediate è rilevante.<br />
Si sono evidenziati valori molto diversi di lux tra i vari <strong>la</strong>mpadari. A tale riguardo, a titolo di esempio, si<br />
confrontino i dati re<strong>la</strong>tivi ai punti di rilevamento 44 (lux 65) e 9 (lux 105).<br />
Si tenga presente che il consumo energetico di <strong>la</strong>mpade a diverso lux non è molto differente.<br />
I diversi valori sono imputabili molto probabilmente al diverso tempo di vita <strong>del</strong>le <strong>la</strong>mpadine utilizzate.<br />
Quindi, dall’analisi dei dati, risulta che tutti e due i Siti (principalmente <strong>la</strong> Zona Industriale) abbiano<br />
un illuminamento su<strong>per</strong>iore alle esigenze, con una distribuzione di intensità luminosa non omogenea<br />
<strong>per</strong>ché fortemente influenzata dal<strong>la</strong> luce riflessa e dal tempo di vita <strong>del</strong>le <strong>la</strong>mpadine.<br />
Inquinamento luminoso<br />
Nei Siti sono presenti <strong>la</strong>mpade con diffusori <strong>del</strong> tipo riportato in Fig. 2 montati con una inclinazione<br />
stimata di circa 15/18° rispetto all'orizzontale.<br />
Tali <strong>la</strong>mpade dis<strong>per</strong>dono generalmente dal 15 al 20% di luce sopra l'orizzonte con re<strong>la</strong>tivo spreco di<br />
energia.<br />
Oltre al citato spreco tali <strong>la</strong>mpadari provocano un leggero abbagliamento <strong>per</strong>ché il cono di luce<br />
su<strong>per</strong>a i 90° rispetto al<strong>la</strong> verticale<br />
Si consiglia <strong>per</strong>tanto di valutare <strong>la</strong> possibilità di sostituzione dei diffusori.<br />
Nel Sito sono presenti anche alcuni globi non schermati <strong>del</strong> tipo riportato in Fig. 3.<br />
I globi non schermati sono una <strong>del</strong>le cause principali <strong>del</strong>l’inquinamento luminoso. Essi diffondono <strong>la</strong><br />
luce a 360°, dunque il 50% <strong>del</strong> flusso luminoso va p erso verso il cielo. Lo spreco energetico è molto<br />
alto ed il rendimento molto basso.<br />
Alcune considerazioni generali sull’inquinamento luminoso<br />
Si stima che <strong>per</strong> produrre 4.200 Kw/h di energia elettrica si ri<strong>la</strong>sciano in atmosfera 3.192 kg di<br />
anidride carbonica.<br />
Da dati statistici risulta che almeno il 40 <strong>per</strong> cento <strong>del</strong><strong>la</strong> luce irradiata dagli impianti di illuminazione<br />
pubblica sale verso l'alto: in pratica è totalmente sprecata e non serve a rendere più sicure le nostre<br />
strade.<br />
Tenuto conto di ciò si deduce che l'inquinamento luminoso si traduce oltre che nello spreco di denaro<br />
pubblico (si par<strong>la</strong> di circa 210 milioni di euro sprecati in Italia ogni anno), anche nel peggioramento<br />
<strong>del</strong>l'aria che respiriamo.<br />
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