Figura 2 : Paesaggio fluviale con alto (A) e basso (B) grado <strong>di</strong> connettività (da Stream Corridor Restoration. Principies, Processes, and Practices). Figura 3 : Esempio <strong>di</strong> zonazione trasversale tipica <strong>del</strong>la vegetazione (in serie) <strong>di</strong> un ecosistema fluviale in equilibrio <strong>di</strong>namico con il territorio circostante (da Lachat, 1991). 5.2. Scala regionale - Geosigmeto ripariale e dei fondovalle alluvionali <strong>del</strong> Lazio (Salicion albae, Populion albae, Alno-Ulmion, Teucrio siculi-Quercion cerris) Nelle note illustrative <strong>del</strong>la “Carta <strong>del</strong>le Serie <strong>di</strong> Vegetazione <strong>del</strong> Lazio” con il co<strong>di</strong>ce 89 viene descritta la geoserie utilizzata per rappresentare il complesso <strong>di</strong> vegetazione, non risolvibile in singole serie alla scala 1:250.000, legato al reticolo idrografico superficiale <strong>del</strong> 50
Lazio. Queste formazioni vegetali si <strong>di</strong>spongono tipicamente in fasce parallele alle sponde dei corpi idrici dando origine a un complesso <strong>di</strong> serie tra loro in contatto catenale, limitate dall’elevato impatto <strong>del</strong>le attività agricole, <strong>di</strong> bonifica e <strong>di</strong> regimazione degli alvei (Blasi et al., s.i.a.). Distribuzione cartografata: Principali fondovalle alluvionali. Presenze non cartografabili: La geoserie è <strong>di</strong>ffusamente presente, come vegetazione potenziale, lungo tutti i corsi d’acqua e corpi idrici minori. Articolazione catenale: L’articolazione completa <strong>del</strong>la geoserie prevede la presenza <strong>di</strong> formazioni <strong>di</strong> greto, <strong>di</strong> ripa, <strong>di</strong> sponda, <strong>di</strong> terrazzo <strong>di</strong> vario or<strong>di</strong>ne, dando origine a un complesso <strong>di</strong> serie tra loro in contatto catenale. 1) Boscaglie a Salix purpurea (Salicion purpureae): Salix purpurea forma comunità <strong>di</strong> greto, spesso in codominanza con Salix eleagnos 1 . Floristicamente sono piuttosto povere, con specie erbacee poco specializzate (Ballota nigra, Pulicaria dysenterica, Convolvulus sepium, Calystegia sepium, Galium album, Glechoma hederacea, Urtica <strong>di</strong>oica); talora però ospitano specie molto rare per la regione come ad esempio Geum rivale. 2) Boschi ripariali a Salix alba (Salicetum albae): Sebbene siano rarissimi i lembi <strong>di</strong> saliceto che abbiano mantenuto un buono stato <strong>di</strong> naturalità, i boschi a Salix alba rappresentano le formazioni ripariali maggiormente <strong>di</strong>ffuse nel territorio. Queste comunità si sviluppano in ambienti perio<strong>di</strong>camente inondati, dove il salice è generalmente accompagnato da specie non strettamente igrofile quali Cornus sanguinea, Salix caprea, Rubus caesius, Ulmus minor, Hedera helix, Apium no<strong>di</strong>florum 2 . 3) Boschi ad Alnus glutinosa (Circaeo lutetianae-Alnetum glutinosae): Formazioni forestali dominate da Alnus glutinosa, che lungo i corsi d’acqua minori possono costituire la fascia <strong>di</strong>rettamente a contatto con l’alveo. Le specie arboree che accompagnano Alnus glutinosa sono Carpinus betulus, Corylus avellana, Ulmus minor, Populus nigra. Tra le specie arbustive sono frequenti Sambucus nigra, Rubus caesius e Rubus ulmifolius; nello strato erbaceo si ritrovano specie igrofile quali Carex remota, Carex pendula, Carex otrubae, Polygonum mite, Polygonum hydropiper, spesso accompagnate da ingressive dai Fagetalia sylvaticae (Viola reichenbachiana, Euphorbia amygdaloides, Circaea lutetiana, Mercurialis perennis) o da specie mesofile <strong>di</strong> Querco-Fagetea (Ranunculus lanuginosus, Carex flacca, Vinca minor). 4) Boschi a Fraxinus oxycarpa (Carici-Fraxinetum oxycarpae, Alno-Fraxinetum oxycarpae): Aspetti forestali termo-igrofili caratterizzati dalla presenza (e talora dominanza) <strong>di</strong> frassino ossifillo. Queste comunità si trovano su terrazzi alluvionali con ristagno idrico e presso le foci. 5) Boschi a Populus alba, Populus nigra, Populus canescens (Populion albae): Comunità presenti principalmente lungo i corsi d’acqua minori, dove occupano i terrazzi più esterni, poco soggetti ad inondazioni. Lo strato arboreo non ha una copertura completa ed è costituito, oltre che dai pioppi, anche da Salix alba, Ulmus minor, Quercus robur e Quercus cerris 3 . 6) Boschi a Quercus robur e Ulmus minor (Querco-Ulmetum): Vegetazione climatofila <strong>del</strong>le pianure e dei terrazzi alluvionali posti alle quote più basse, caratterizzati da 1 Habitat <strong>del</strong>l’allegato I <strong>del</strong>la Direttiva 92/43/CEE : 3240 Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix elaegnos. 2 Habitat <strong>del</strong>l’allegato I <strong>del</strong>la Direttiva 92/43/CEE : 3210 Fiumi naturali. 3 Habitat <strong>del</strong>l’allegato I <strong>del</strong>la Direttiva 92/43/CEE : 3280 Fiumi me<strong>di</strong>terranei a flusso permanente con il Paspalo-Agrosti<strong>di</strong>on e con filari <strong>di</strong> Salix e Populus alba. 51