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Norme di attuazione – Allegato E - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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2. Tale zona si attua attraverso lo strumento urbanistico attuativo denominato piano <strong>del</strong><br />

Porto il cui perimetro è in<strong>di</strong>cato negli elaborati grafici<br />

Le aree golenali <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> dal ponte <strong>del</strong>la Scafa e fino alla località “Santa<br />

Passera” in prossimità <strong>del</strong>la foce sono soggette alle seguenti norme:<br />

Art. 63.8. Sottozona F2g: Area <strong>di</strong> tutela degli argini<br />

1. Tale sottozona riguarda le aree comprese tra la linea <strong>di</strong> costa <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> e <strong>del</strong><br />

Canale Navigabile con i margini esterni dei rispettivi rilevati degli argini. Sono<br />

comprese in questa sottozona altresì le aree antistanti i canali artificiali esistenti<br />

vincolati in area urbana (per una larghezza <strong>di</strong> 50 ml su ogni lato).<br />

2. Nel tratto demaniale compreso tra Capo Due Rami e il Ponte <strong>del</strong>la SS 296 è inoltre<br />

prevista la riconversione dei cantieri navali e <strong>del</strong>le costruzioni esistenti finalizzata alla<br />

fruizione <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> in accordo con i principi e i valori paesistici e ambientali.<br />

3. Nel tratto <strong>di</strong> cui al comma precedente, è inoltre consentita la realizzazione <strong>di</strong><br />

attrezzature quali attracchi al servizio <strong>del</strong> Parco Archeologico e <strong>del</strong>la navigabilità <strong>del</strong><br />

Fiume <strong>Tevere</strong> e per il turismo ambientale.<br />

4. Per gli impianti esistenti, ai fini <strong>del</strong>l’adeguamento funzionale, è consentita la<br />

ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia senza alcun aumento <strong>di</strong> superficie.<br />

5. Sono inoltre ammessi gli interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria <strong>del</strong>le<br />

strutture esistenti. È inoltre possibile prevedere interventi <strong>di</strong> riqualificazione tramite<br />

apposito piano esecutivo <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> riutilizzo assistiti da convenzione <strong>di</strong> iniziativa<br />

privata o pubblica. Tali piani potranno prevedere interventi <strong>di</strong> sistemazione a verde, la<br />

realizzazione <strong>di</strong> piste ciclabili, nuove piantumazioni e piccole strutture <strong>di</strong> supporto per<br />

la sosta e il ristoro nell’imme<strong>di</strong>ato intorno.<br />

Infine la zona <strong>del</strong> “Passo <strong>del</strong>la Sentinella” è soggetta alle seguenti norme:<br />

Art. 54.3. - Sottozona B1c: Zone <strong>di</strong> mantenimento e<strong>di</strong>lizio ai fini <strong>del</strong> risanamento<br />

e <strong>del</strong>la bonifica ambientale<br />

1. Questa sottozona comprende tessuti e<strong>di</strong>lizi in formazione in ambito <strong>di</strong> sensibilità e/o<br />

rischio ambientale il cui impianto deve essere sottoposto a strumento attuativo ai fini <strong>di</strong><br />

bonifica ambientale.<br />

2. Tale sottozona riguarda in particolare la località denominata «Passo <strong>del</strong>la<br />

Sentinella» sita alla foce <strong>del</strong> <strong>Tevere</strong> (barra sud <strong>del</strong> <strong>del</strong>ta) all’interno <strong>di</strong> Isola Sacra,<br />

nonché i tre nuclei <strong>del</strong> Villaggio Mammolo (Fregene) e i due nuclei <strong>del</strong>la Cesolina<br />

(Maccarese).<br />

3. Il nucleo denominato Passo <strong>del</strong>la Sentinella sara’ sottoposto a pianificazione<br />

attuativa volta alla riqualificazione ambientale <strong>del</strong> sito. Detto obiettivo potrà essere<br />

perseguito attraverso opere <strong>di</strong> bonifica anche previa demolizione <strong>del</strong> patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

esistente e rilocalizzazione <strong>del</strong>lo stesso in aree esterne.<br />

4. In attesa <strong>del</strong> piano unitario <strong>di</strong> cui al precedente punto 3. sono consentiti i soli<br />

interventi <strong>di</strong> cui al precedente art. 11 manutenzione or<strong>di</strong>naria ed art. 12 manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria, volti esclusivamente alla conservazione degli e<strong>di</strong>fici esistenti. Per gli altri<br />

nuclei sono inoltre consentiti anche gli interventi <strong>di</strong> cui al precedenti art.13 restauro<br />

conservativo, art.14.2 risanamento conservativo <strong>di</strong> tipo B ed art.15 ristrutturazione<br />

e<strong>di</strong>lizia compresa la demolizione e fe<strong>del</strong>e ricostruzione.<br />

5. Gli interventi si intendono consentiti previo parere <strong>del</strong>l’amministrazione proprietaria<br />

dei suoli e/o <strong>del</strong>le amministrazioni preposte alla tutela paesaggistica, ambientale e al<br />

rischio idrogeologico.<br />

6. Gli interventi previsti finalizzati al mantenimento e<strong>di</strong>lizio sono subor<strong>di</strong>nati<br />

all’acquisizione <strong>del</strong> nulla osta in or<strong>di</strong>ne alla sicurezza idraulica da parte<br />

<strong>del</strong>l’amministrazione competente ed il mantenimento <strong>del</strong> nucleo alla messa in<br />

sicurezza <strong>del</strong>l’abitato. (D.G.R. 162 <strong>del</strong> 31/03/2006 <strong>–</strong> Voto Comitato Tecnico<br />

regionale Paragrafo 4.1.3 - Pag 58)<br />

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