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Norme di attuazione – Allegato E - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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omissis<br />

e) Verde fluviale a caratterizzazione naturalistica: si intendono gli spazi aperti<br />

localizzati lungo alcune sponde <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Tevere</strong> e a caratterizzazione naturalistica<br />

che configurano un paesaggio fluviale <strong>di</strong> grande rilevanza storica, urbana e<br />

ambientale da preservare;<br />

omissis<br />

3. Gli elementi <strong>di</strong> cui ai punti a), b), d), e) <strong>di</strong> cui al precedente comma 2 sono<br />

accorpati nell’elaborato 3.”Sistemi e Regole”, rapp. 1:10.000, sotto una unica voce<br />

Spazi aperti, con destinazione a verde pubblico.<br />

omissis<br />

6. Negli Spazi aperti <strong>di</strong> cui al precedente comma 2, oltre agli interventi <strong>di</strong> categoria<br />

MO, MS e RC, sono ammessi interventi <strong>di</strong> categoria RE1 e DR1, come definiti<br />

dall’art.32, comma 5, in base alle <strong>di</strong>verse caratteristiche degli sugli e<strong>di</strong>fici o impianti<br />

esistenti, nonché le categorie d’intervento ambientale cui all’art.10. In caso <strong>di</strong><br />

interventi <strong>di</strong> categoria VLA, come definita dall’art.10, comma 6, sono consentiti, con<br />

modalità attuativa in<strong>di</strong>retta, interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione o <strong>di</strong> ampliamento fino a<br />

un in<strong>di</strong>ce territoriale ET <strong>di</strong> 0,05 mq/mq, per le attrezzature <strong>di</strong> cui all’art.79, lett. d) ed<br />

e). Per gli e<strong>di</strong>fici esistenti sono consentite le destinazioni, anche a gestione privata, <strong>di</strong><br />

cui all’art.79.<br />

7. Gli interventi che necessitano <strong>di</strong> titolo abilitativo sono in<strong>di</strong>viduati e regolati da<br />

specifici progetti unitari estesi all’intera area, pre<strong>di</strong>sposti dal Comune o, prima<br />

<strong>del</strong>l’acquisizione pubblica <strong>del</strong>le aree, dai proprietari. In assenza <strong>di</strong> tali progetti unitari,<br />

sui fabbricati e impianti non sono consentiti cambi <strong>di</strong> destinazione d’uso e<br />

frazionamenti <strong>del</strong>le unità immobiliari; sulle aree scoperte, sono consentiti<br />

esclusivamente tutte le categorie <strong>di</strong> intervento ambientale, ai sensi <strong>del</strong>l’art.10.<br />

Art.10. Categorie <strong>di</strong> intervento ambientale<br />

1. Gli interventi paesaggistico-ambientali si articolano in sei categorie:<br />

a) Risanamento ambientale<br />

b) Ripristino ambientale<br />

c) Restauro ambientale<br />

d) Mitigazione d’impatto ambientale<br />

e) Valorizzazione ambientale<br />

f) Miglioramento bio-energetico.<br />

6. La categoria Valorizzazione ambientale (VLA) comprende l’insieme <strong>di</strong> interventi<br />

volti alla valorizzazione paesistica e funzionale <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong>, sia nel sistema<br />

inse<strong>di</strong>ativo che ambientale. Tali interventi comprendono la creazione <strong>di</strong> nuove<br />

componenti paesaggistico-ambientali, me<strong>di</strong>ante la piantumazione <strong>di</strong> aree alberate,<br />

cespuglieti e sistemi <strong>di</strong> siepi, nonché la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature finalizzate alla<br />

fruizione collettiva dei luoghi, quali percorsi pedonali, equestri o ciclabili, attrezzature<br />

per la sosta, servizi alle persone (sanitari, <strong>di</strong>dattico-<strong>di</strong>vulgativi, ristoro, parcheggi).<br />

Sono, in genere, finalizzate alla valorizzazione funzionale <strong>di</strong> parchi esistenti o alla<br />

creazione, nel sistema inse<strong>di</strong>ativo, <strong>di</strong> aree a verde attrezzato o a parco locale.<br />

In alcune zone a<strong>di</strong>acenti alle aree golenali sono presenti <strong>del</strong>le destinazioni <strong>di</strong> Piano normate dal<br />

seguente art. 48:<br />

Art.48. Tessuti <strong>del</strong>la Città da ristrutturare<br />

1. Si intende per Tessuto <strong>del</strong>la città da ristrutturare un insieme <strong>di</strong> isolati o <strong>di</strong> lotti<br />

e<strong>di</strong>ficati e non, con esclusione <strong>del</strong>le se<strong>di</strong> viarie.<br />

2. I Tessuti <strong>del</strong>la Città da ristrutturare si articolano in:<br />

a) Tessuti prevalentemente residenziali;<br />

b) Tessuti prevalentemente per attività.<br />

3. Nei Tessuti <strong>del</strong>la Città da ristrutturare sono ammessi, con intervento <strong>di</strong>retto, gli<br />

interventi <strong>di</strong> categoria MO, MS, RC, RE, DR, AMP, NE, come definiti dall’art.9. Nelle<br />

aree destinate dal precedente PRG, o sue varianti anche solo adottate, a zona<br />

agricola o a verde pubblico e servizi pubblici, è prescritto il ricorso al Programma<br />

integrato, <strong>di</strong> cui all’art.49; per intervento <strong>di</strong>retto sono consentiti esclusivamente gli<br />

interventi <strong>di</strong> categoria MO, MS, RC, RE.<br />

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