maggio 2013 - I Siciliani giovani
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www.isiciliani.it<br />
Ennio<br />
Catania/ 1<br />
Le indagini<br />
su Mario Ciancio<br />
E' vicina la data dei<br />
150 giorni fissata a novembre<br />
dalla Procura<br />
per approfondire l’in-<br />
chiesta a carico di Mario<br />
Ciancio Sanfilippo<br />
Ciancio, editore fra l'altro del quotidiano<br />
La Sicilia, proprietario lo stabilimento<br />
in cui vengono stampati i quotidiani<br />
nazionali per tutta la Sicilia, è uno<br />
dei massimi imprenditori edili siciliani.<br />
Dal marzo 2009 è indagato dalla Procura<br />
di Catania per concorso esterno in<br />
associazione mafiosa.<br />
Diversi gli elementi, reali e da accertare,<br />
al vaglio dei magistrati.<br />
● Una intercettazione del 2001 in cui un<br />
indagato per mafia dice di aver individuato<br />
con Ciancio (avrebbe anche "garantito"<br />
per le autorizzazioni necessarie ) i terreni<br />
per un nuovo centro commerciale. Anni<br />
dopo, questi diventeranno edificabili con<br />
una variante al piano regolatore.<br />
● Mancata pubblicazione - per «decisione<br />
insindacabile del direttore Mario Ciancio<br />
» - su La Sicilia dei necrologi del giornalista<br />
Giuseppe Fava e del commisario di<br />
Polizia Beppe Montana, uccisi dalla mafia<br />
rispettivamente nel 1984 e '85.<br />
● Articoli pubblicati durante le indagini<br />
per il delitto Fava sulle dichiarazioni del<br />
collaboratore di giustizia Maurizio Avola,<br />
ritenuti un tentativo di depistaggio.<br />
● Presunti rapporti col boss Pippo Ercolano,<br />
piombato - secondo il collaboratore<br />
di giustizia Angelo Siino - nella redazione<br />
de La Sicilia per minacciare un cronista.<br />
● Pubblicazione senza commenti della<br />
nomina di Angelo Ercolano, incensurato<br />
nipote del boss, a capo della Federazione<br />
autotrasportatori di Catania.<br />
● Pubblicazione di una lettera (trapelata<br />
in circostanze non chiare nell'ottobre<br />
2008) di Vincenzo Santapaola, figlio del<br />
boss Nitto, detenuto al carcere duro e<br />
quindi impossibilitato a comunicare con<br />
l'esterno.<br />
● Aquisizione di una quota del pacchetto<br />
azionario del Giornale di Sicilia, che<br />
secondo Massimo Ciancimino avrebbe<br />
coinvolto anche suo padre don Vito Ciancimino,<br />
ex sindaco mafioso di Palermo vicino<br />
al boss Bernardo Provenzano.<br />
Centri commerciali<br />
Sotto indagine anche alcune operazioni<br />
imprenditoriali di Ciancio, come il centro<br />
commerciale «nei territori limitrofi la tangenziale<br />
di Catania, direzione Siracusa».<br />
Antonello Giostra, di Scaletta Zanclea,<br />
a suo tempo condannato per bancarotta<br />
fraudolenta per riciclo di denaro proveniente<br />
da usura mafiosa, è indagato con<br />
Ciancio per riciclaggio con l’aggravante<br />
di aver favorito l’associazione mafiosa.<br />
I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
– pag. 22<br />
Mario Ciancio<br />
Tra i progetti da realizzare con costui,<br />
un centro commerciale da costruire a<br />
Misterbianco, per il quale Ciancio compra<br />
terreni per milioni di euro in contrada<br />
Cardinale. A un certo punto sorge<br />
l'interesse di un’altra società e di Cosa<br />
nostra (secondo la parallela indagine<br />
Iblis) a costruire un diverso centro<br />
commerciale nella confinante contrada<br />
Cubba, l'attuale Centro Sicilia: ma i due<br />
soggetti mantengono rapporti cordiali, si<br />
accordano e (come emerge da alcune intercettazioni<br />
di mafiosi) Cosa nostra si<br />
vede costretta a “rallentare” il proprio<br />
progetto per il contemporaneo interesse di<br />
Ciancio.<br />
“Personaggi vicini a Cosa Nostra”<br />
Indagate anche altre attività: l’Outlet Sicilia<br />
Fashion Village ad Agira, appaltato<br />
in associazione temporanea a imprese<br />
come quelle di Mariano Incarbone e Sandro<br />
Monaco, entrambi imputati per concorso<br />
in associazione mafiosa; il "villaggio<br />
degli americani", residence per militari<br />
Usa di Sigonella da realizzarsi a fine<br />
2004 presso Lentini, anche stavolta in<br />
concorrenza con un progetto simile che<br />
interessava, secondo i magistrati, il boss<br />
Vincenzo Aiello. Casi che renderebbero<br />
«sempre inverosimile la casuale presenza,<br />
in occasione della realizzazione di grandi<br />
opere, accanto al Ciancio Sanfilippo di<br />
personaggi vicini a Cosa Nostra». Come<br />
nel caso del centro commerciale Porte di<br />
Catania, il primo a essere indagato.