13.06.2013 Views

maggio 2013 - I Siciliani giovani

maggio 2013 - I Siciliani giovani

maggio 2013 - I Siciliani giovani

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

www.isiciliani.it<br />

Politica<br />

Le incredibili<br />

ragioni<br />

di un governo forzato<br />

E' cambiato moltissimo<br />

– nei fatti – il sistema<br />

istituzionale italiano.<br />

Dietro la ripetizione<br />

dei riti, cosa c'è<br />

davvero?<br />

di Giovanni Abbagnato<br />

Non servono riferimenti tecnicopolitici<br />

per definire un governo – quello<br />

nominalmente affidato a Enrico<br />

Letta - “condannato ad esistere” da<br />

un’incredibile serie di vicissitudini incrociatesi<br />

tra il complessivo decadimento<br />

del sistema politico-istituzionale<br />

e le vicissitudini interne al Partito Democratico.<br />

Quello che è forse più interessante - e<br />

anche più significativo - è provare a ragionare<br />

sulle mutazioni, di fatto intervenute<br />

nel sistema istituzionale italiano<br />

che, come la storia insegna, sono la spia<br />

più evidente di una disgregazione della<br />

sostanza delle Istituzioni stesse.<br />

Conseguenzialmente, tali mutazioni -<br />

di fatto - rendono, più che obsoleto, pressoché<br />

insignificante il complesso della<br />

normativa e delle prassi che in tutti i sistemi<br />

democratici sta a guardia della solennità,<br />

in senso di importanza e straordinarietà,<br />

dei passaggi modificativi di atti<br />

costitutivi delle Istituzioni.<br />

Non è, infatti, insignificante, per il presente<br />

e per gli sviluppi futuri, una trasformazione<br />

“ in automatico” in questa<br />

fase politica del ruolo del Presidente della<br />

Repubblica, dalla funzione di rappresentatività<br />

e garanzia a quella più squisitamente<br />

di governo.<br />

Attenzione, funzioni di governo ancor<br />

più cogenti perché prescindono dalle<br />

scelte tecnico-politiche di un Esecutivo<br />

“nominato”, come in una sorta di “grande<br />

fratello” e, quindi, obbligato a fare<br />

quello che in buona parte è già scritto,<br />

non essendo prevista la sottrazione<br />

In questo senso cambia pure il ruolo<br />

del Presidente del Consiglio, che oggi<br />

definire ancora Premier suscita qualche<br />

amara ilarità, perché in realtà si tratta di<br />

un esecutore di indicazioni che non hanno<br />

nemmeno un preciso profilo tecnicopolitico<br />

del Presidente, come può succedere<br />

ai capi del governo, per esempio<br />

francesi o russi.<br />

Giaculatorie prive di senso<br />

In Italia, ormai, c’è solo un Presidente<br />

del Consiglio che dovrà portare avanti un<br />

governo. Il resto – programmi, prospettive<br />

programmatiche, ecc. – sono solo giaculatorie<br />

prive di senso e, come tutto<br />

quello che è privo di senso in politica<br />

può diventare pericoloso per la democrazia,<br />

almeno quella sostanziale.<br />

In estrema sintesi, questo è un terreno<br />

che potrà piacere o no, che potrà essere<br />

considerato inevitabile o no, ma che in<br />

ogni caso sfugge al senso politico delle<br />

cose perché non si baserà più su scelte<br />

orginali, nel senso letterale del termine,<br />

ma su di un paradigma di governabilità<br />

I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

– pag. 66<br />

fine a se stesso che, paradossalmente,<br />

avrà un rapporto assai relativo con le reali<br />

necessità del Paese.<br />

C’è un governo. Punto. E questo basti.<br />

In questo ulteriore passo verso l’abdicazione<br />

della politica, è evidenza logica<br />

che chi potrà trarre il massimo dei vantaggi<br />

da questa situazione sarà Silvio<br />

Berlusconi, il più “im-politico” dei soggetti<br />

in campo che confermerà il valore<br />

dell’immagine del Caimano, sempre vivo<br />

e mimetizzato, che un preveggente film<br />

ha consegnato alla cronaca.<br />

Alle condizioni di Berlusconi<br />

Il cavaliere potrà mostrare al mondo<br />

quanto ingiusto e insensato era il giudizio<br />

di impresentabilità su di lui e i suoi<br />

ministri ai quali è richiesta adesso “leale”<br />

collaborazione dopo averli demonizzati<br />

considerandoli irresponsabili incompetenti<br />

attentissimi solo ai “casi loro” e del<br />

loro principale.<br />

Potrà dire che è vero che la legittimazione<br />

elettorale può consentire di superare<br />

norme di ineleggibilità, di attaccare,<br />

senza limiti e con occupazioni, delle loro<br />

sedi tutte le Istituzioni più importanti –<br />

dalla Magistratura alla Corte Costituzionale<br />

– perché, se non fosse così, non si<br />

chiederebbe a lui di risalire sul suo predellino<br />

stavolta per vestire i panni dello<br />

Statista che, addirittura calma i suoi più<br />

facinorosi sottoposti per consentire al governo<br />

di vivere, almeno fin quando vorrà<br />

lui e i suoi avvocati.<br />

In estrema sintesi, avere fatto il governo<br />

alle condizioni di Berlusconi è considerato<br />

un atto di grande responsabilità<br />

istituzionale. Incredibile ma vero.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!