maggio 2013 - I Siciliani giovani
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www.isiciliani.it<br />
Modica/ Prestiti a tassi minimi per truffare le aziende<br />
Attenti al miracolo<br />
tarocco...<br />
Profonda crisi, profondo<br />
rosso: aziende in<br />
panne davanti al miraggio<br />
di un prestito a<br />
tassi minimi. Ma la<br />
truffa è dietro l'angolo<br />
di Francesco Ragusa<br />
www.ilclandestino.info<br />
Una congiuntura finanziaria, divenuta<br />
praticamente uno status quo,<br />
continua a mettere in ginocchio le piccole<br />
e medie imprese. Una crisi cronica<br />
di liquidità per le aziende che innesca<br />
un circolo vizioso paradossalmente letale:<br />
fidi bancari esauriti, serie di cartelle<br />
Serit / Equitalia come incubi, RID<br />
rispediti al mittente, nuovi ordini bloccati,<br />
Enel sul piede di guerra.<br />
É a questo punto che prende il via<br />
una faticosa ed estenuante, ma allo stesso<br />
tempo vitale, ricerca di denaro. Corsa a<br />
ostacoli che può contare su metodi più o<br />
meno legali per raggiungere l'obiettivo.<br />
Primo e naturale approdo è rappresentato<br />
dagli istituti bancari, assai restii negli ultimi<br />
tempi a concedere credito.<br />
Ragioni più o meno valide conducono<br />
al rifiuto della richiesta di prestito. Un<br />
“no” pesante che porta l'imprenditore a<br />
rivolgersi ad “amici” in grado di prestare<br />
denaro con tassi di interessi a livelli di<br />
usura.<br />
Ma non basta: c'è chi propone vie<br />
d'uscita miracolose, a mò di specchietti<br />
per allodole, nel tentativo di trarre in<br />
“trappola” soggetti già duramente colpiti<br />
a livello economico.<br />
É il caso di S. J., truffatore francese che<br />
ha scelto Modica e la provincia di Ragusa<br />
come terreno di battaglia..<br />
Tutto parte da un messaggio, assai allettante,<br />
inserito strategicamente su diversi<br />
siti di annunci: si offrono prestiti, fino al<br />
milione di euro, con interessi al 2%, rimborsabili<br />
in un lasso di tempo a scelta.<br />
Fino a un milione, al 2% di interesse<br />
Roba da far sbrilluccicare gli occhi<br />
ad un imprenditore in panne che si ritroverebbe<br />
davanti ad una manna dal cielo<br />
in versione 2.0, un'iniezione di liquidità<br />
con tassi praticamente nulli rispetto a<br />
quelli proposti dalle banche (nell'ordine<br />
dell'8%). Basta mandare una mail, e<br />
chiedere <strong>maggio</strong>ri informazioni.<br />
Alla richiesta la controparte, con il<br />
nome italianizzato S. G., risponde in una<br />
lingua evidentemente ricavata da una traduzione<br />
fatta con Google Translate. Si ribadisce<br />
la disponibilità del prestito e si<br />
invita ad inviare una serie di dati, alcuni<br />
sensibili: nome, cognome, città, carta<br />
d'identità, iban su cui ricevere la somma<br />
richiesta. E poi reddito mensile, durata<br />
del prestito, occupazione.<br />
Si chiede qualche delucidazione, le<br />
risposte possono sembrare sensate.<br />
Vengono inviati i parametri del credito:<br />
importo richiesto 100.000 euro rimborsato<br />
in sessanta mesi. Rate mensili di<br />
1.752,78 euro, la prima nel Giugno <strong>2013</strong>.<br />
Il totale rimborsato, dopo i cinque anni,<br />
sarà di 105.166,56 euro, interessi veramente<br />
minimi. Non si chiede nessuna garanzia,<br />
nessuna prova dei dati poco prima<br />
inviati. Cosa succede nel caso che<br />
una rata non venga pagata? Giusto una<br />
“piccola” penale di 48 euro.<br />
A questo punto entra in campo un<br />
nuovo soggetto, assolutamente fittizio: il<br />
notaio.<br />
Contratto maccheronico<br />
Nel giro di poche ore giunge una bozza<br />
di contratto, anch'esso redatto in una lingua<br />
“maccheronica”, da rimandare indietro<br />
firmato e scannerizzato. Si tratta di un<br />
pdf, sullo sfondo un logo con la scritta<br />
“le notaire”. L'aria è fortemente farlocca.<br />
Indicazione del prestatore, del mutua-<br />
I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />
– pag. 56<br />
tario. E qualche<br />
clausola:<br />
“L'istituto di<br />
credito concede<br />
in comodato<br />
per l'uso principalmente<br />
rimborso in<br />
conformità con<br />
le disposizioni<br />
degli articoli<br />
1875 e seguenti<br />
del codice<br />
civile, che il<br />
destinatario lo accetta, secondo le<br />
condizioni, i termini e gli obblighi di<br />
legge e la pratica, e specialmente in<br />
quelli specificato nel presente contratto,<br />
il seguente importo: 100.000,00 €<br />
(euro) / tasso di interesse: 2%. Scopo del<br />
prestito via [indirizzo indicato poco<br />
prima via mail]”.<br />
Firma del prestatore, spazio per la firma<br />
del mutuatario, e il timbro del notaio appositamente<br />
tagliato nel punto in cui dovrebbe<br />
essere indicata città e numero di<br />
telefono. Una piccola genialata.<br />
Il contratto, compilato, viene rispedito<br />
via mail. A questo punto la svolta: per il<br />
prestito è tutto ok, basta fare un piccolo<br />
versamento per spese notarili di 330<br />
euro, e poi la somma di 100.000 euro<br />
sarà accreditata nel giro di quarantotto<br />
ore. Sembra quasi un miracolo. Miracolo<br />
francese, miracolo tarocco.<br />
S.J. chiede di ricevere la somma<br />
tramite trasferimento Western Union.<br />
Western Union è, in maniera assai<br />
rinomata, la modalità di pagamento<br />
preferita dai truffatori e quella meno<br />
tracciabile dalle Forze dell'Ordine.<br />
I 330 euro inviati, considerati a mò di<br />
obolo per spese notarili, appaiono come<br />
un sacrificio accettabile per poter risolvere<br />
i problemi economici.<br />
Il truffatore, intascato il contante, scappa<br />
via. E scompare. Ogni suo riferimento<br />
è falso, il magheggio è compiuto. Tutto è<br />
pronto per “colpire” un nuovo soggetto.<br />
L'annuncio è ancora lì, e attende un'altra<br />
azienda della provincia.