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maggio 2013 - I Siciliani giovani

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www.isiciliani.it<br />

Politica<br />

La casta nella casta<br />

e il fallimento<br />

del Pd<br />

Un governo democristiano,<br />

con in più Berlusconi:<br />

è l'esito finale<br />

di un progetto politico<br />

che, partito per unire<br />

“anime” politiche differenti,<br />

ha finito col sacrificare<br />

i valori della<br />

sinistra ai disvalori<br />

delle destre<br />

di Riccardo De Gennaro<br />

Un presidente della Repubblica di 88<br />

anni, che ne avrebbe 95 alla fine del<br />

suo secondo mandato, un governo<br />

Letta-Alfano che ricorda quelli del<br />

vecchio pentapartito a guida democristiana,<br />

ma con l’aggravante dell’anomalia<br />

Berlusconi, il quale vincolerà<br />

ancora una volta le decisioni all’andamento<br />

dei suoi processi.<br />

L’Italia non è un paese per <strong>giovani</strong>,<br />

l’Italia non è un paese votato al cambiamento.<br />

Dopo il congresso del Pd potrà<br />

anche nascere un nuovo soggetto politico<br />

di sinistra, costruito intorno a Vendola,<br />

Rodotà, Barca, Civati, Cofferati e<br />

quant’altri, ma le forze della conservazione<br />

continueranno a prevalere su quelle<br />

che vogliono davvero cambiare le<br />

cose.<br />

“Mai al governo col Pdl”<br />

“Mai al governo con il Pdl”, aveva giurato<br />

il segretario dimissionario Bersani,<br />

ma la diga è crollata al primo soffio. Era<br />

chiaro che, nel momento in cui si sarebbe<br />

dovuto passare dalle parole ai fatti, il Pd<br />

avrebbe scaricato Vendola, tagliato fuori<br />

Grillo e guardato a destra, fino ad accettare<br />

come vicepresidente del Consiglio e<br />

ministro dell’Interno il “pupazzo” di<br />

Berlusconi (gli altri ministri non contano,<br />

ad eccezione di Saccomanni, che guiderà<br />

l’economia con l’auricolare della Bce).<br />

“Una parte è ricattabile”<br />

Come ha detto Barbara Spinelli in una<br />

recente intervista, “parte del Pd è ricattabile”.<br />

Non è difficile individuare quale,<br />

basta trovare i 101 franchi tiratori spuntati<br />

in occasione della votazione di Romano<br />

Prodi e sapere chi li ha armati.<br />

Qualche anno fa uno scrittore ungherese,<br />

ricordando i fatti del ’56, mi disse<br />

questa verità: “Quando i comunisti prendono<br />

il potere i primi ad essere eliminati<br />

sono i comunisti”. Funziona così anche<br />

da noi: quando la sinistra potrebbe prendere<br />

il potere i primi a tagliare fuori sono<br />

gli uomini di sinistra.<br />

Perché faceva paura Rodotà<br />

C’è cattiva coscienza nel mancato appoggio<br />

a Rodotà: Fassino l’ha spiegata<br />

col fatto che era un candidato grillino,<br />

I <strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

<strong>Siciliani</strong><strong>giovani</strong><br />

– pag. 67<br />

Fassina dicendo che non aveva i numeri,<br />

ma la verità è che l’ex garante della privacy<br />

e presidente del Pds si sarebbe<br />

schierato, in primo luogo nella scelta del<br />

presidente del Consiglio, a favore di quel<br />

cambiamento (rispetto agli interessi dei<br />

potentati economici, nazionali ed europei)<br />

che in Italia non è dato.<br />

“Io non la sento, la base”<br />

Tra il sostegno a Rodotà e quello a<br />

Berlusconi (che qualcuno addirittura prevede<br />

già senatore a vita e successore di<br />

Napolitano al Quirinale), il gruppo dirigente<br />

del Pd ha scelto la seconda innaturale<br />

opzione, infischiandose della <strong>maggio</strong>ranza<br />

dei suoi elettori. Come ha detto<br />

la dalemiana Finocchiaro all’uscita del<br />

cinema Capranica: “Io non la sento la<br />

base”.<br />

Il problema della credibilità<br />

Un errore che i dirigenti del Pd, quasi<br />

una casta nella casta, pagheranno sicuramente<br />

caro alle prossime elezioni. Il problema<br />

che riassume tutti i problemi è che<br />

non hanno più credibilità.<br />

È questa la ragione principale del fallimento<br />

di un progetto che, per ragioni di<br />

potere, puntava a tenere insieme anime<br />

politiche totalmente differenti tra loro e<br />

che, a partire dalla legge sul conflitto di<br />

interessi e da quella sui Dico per arrivare<br />

al governo Letta-Alfano, ha portato a sacrificare<br />

i valori della sinistra a favore<br />

dei disvalori delle destre.

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