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Luglio - Settembre Bollettino - Diocesi di Rimini

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<strong>Bollettino</strong> Diocesano 2010 - n.3<br />

realtà, in una missione che è loro propria . Io credo che “Lumen Gentium” 11<br />

vada fortemente riletto oggi quando si <strong>di</strong>ce che i coniugi nella chiesa hanno un<br />

loro proprio posto. E attraverso il dono che è stato loro offerto nel Sacramento<br />

sono vera ecclesia domestica. Qui inviterei a riprendere in mano un bellissimo<br />

testo della Cei che è “Comunione e comunità nella Chiesa domestica” del “81<br />

dove si precisa bene l’entità <strong>di</strong> questa chiesa domestica che accoglie dalla grande<br />

Chiesa, dalla Chiesa locale, i doni che la Chiesa offre. Il dono della Parola, dei<br />

Sacramenti, della guida, della carità. Li accoglie, li vive in un modo particolare<br />

proprio al suo interno. E poi, per così <strong>di</strong>re, li rimanda alla Chiesa arricchiti anche<br />

da un senso <strong>di</strong> famiglia, che tanto serve per le nostre <strong>di</strong>ocesi, per le nostre<br />

parrocchie.<br />

Qui credo che si innesti prima che sotto un profilo funzionale, in un modo<br />

intrinseco, quella riflessione che farete sull’Iniziazione cristiana e la famiglia.<br />

Sia pure considerando come sono messe le famiglie circa la fede. Esse sono e<br />

restano comunque la comunità, il luogo dove il bambino percepisce il senso del<br />

mistero. Il senso della vita, del suo nascere del suo morire. Il senso, il significato<br />

da dare alla gran<strong>di</strong> domande. Quin<strong>di</strong> questa chiamata è una chiamata alla<br />

famiglia perché offra alla chiesa la sua presenza e il suo contributo. Io trovo in<br />

questa chiamata una delle opportunità pastorali principali e alla mercé <strong>di</strong> tutti. I<br />

primi operatori <strong>di</strong> pastorale famigliare, sono quelle coppie, quelle famiglie che<br />

coscienti del dono che hanno ricevuto e non si tirano in<strong>di</strong>etro nell’accostare,<br />

anche nella quoti<strong>di</strong>anità più umile, le altre famiglie. Parlando loro con la vita e<br />

con la Parola <strong>di</strong> Dio.<br />

Quin<strong>di</strong> c’è questa vocazione umana e cristiana alla fede e alla Chiesa che<br />

<strong>di</strong>venta fondamentale per poter celebrare il Sacramento del matrimonio. Qui<br />

ci troviamo in una con<strong>di</strong>zione unica e privilegiata rispetto a tutto un insieme<br />

e rispetto agli altri sacramenti. Ho preso, e lo faccio vedere volentieri, un libro<br />

<strong>di</strong> Giorgio Campanini, “Il Sacramento antico” che in realtà riprende una parola<br />

<strong>di</strong> Giovanni Paolo II° che parlava del sacramento più antico. Il matrimonio è<br />

già presente nella stessa creazione <strong>di</strong> Dio che crea l’uomo a sua immagine e<br />

somiglianza e lo crea maschio e femmina e lo crea per la comunione e la procreazione.<br />

E allora questo sacramento più antico, configura in se tutte queste<br />

vocazioni, e ci consente <strong>di</strong> entrare in <strong>di</strong>alogo con tutte le persone del mondo.<br />

Perché create da Dio sentano la chiamata alla relazione, all’amore, l’uomo per<br />

la donna, la donna per l’uomo. Sentano la chiamata alla comunione <strong>di</strong> vita e<br />

alla generazione. Parlare del Sacramento del matrimonio e considerare tutta<br />

questa <strong>di</strong>mensione.<br />

Tutto questo mondo <strong>di</strong> relazione <strong>di</strong>venta un ponte, tra la Chiesa e il mondo,<br />

<strong>di</strong>venta un ponte tra la realtà naturale e la realtà della redenzione, <strong>di</strong>venta<br />

quella possibilità <strong>di</strong> essere ovunque, con un annuncio vero attraverso gli sposi<br />

che vivono questi doni, e con l’annuncio del Sacramento del matrimonio. Poi<br />

è chiaro che questo fa parte della tra<strong>di</strong>zione della chiesa. Il Concilio <strong>di</strong> Trento<br />

parla <strong>di</strong> un triplice movimento: assunzione della realtà naturale, purificata da<br />

Cristo, elevata per una vita <strong>di</strong> santità.<br />

Tre passaggi essenziali che <strong>di</strong>cono la novità, la specificità e la <strong>di</strong>versità del<br />

sacramento del matrimonio. E consentono <strong>di</strong> capire questa forte relazione, che<br />

Tre giorni<br />

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