14.06.2013 Views

Luglio - Settembre Bollettino - Diocesi di Rimini

Luglio - Settembre Bollettino - Diocesi di Rimini

Luglio - Settembre Bollettino - Diocesi di Rimini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Bollettino</strong> Diocesano 2010 - n.3<br />

loro relazione, fanno nascere la loro famiglia. Ed è quin<strong>di</strong> una spiritualità fatta<br />

delle realtà della vita che vivono. Ad esempio la preghiera.<br />

E’ un incontro con la Parola, ma non secondo i sette-otto gra<strong>di</strong> della Lectio<br />

<strong>di</strong> Guido il Certosino. Un incontro con la parola come coppia, ci si confronta, ci<br />

si chiede cosa <strong>di</strong>ce questa Parola, che cosa ci <strong>di</strong>ce, che cosa ci chiede. Voglia il<br />

cielo che ogni tanto questo si estenda ai figli. E questo <strong>di</strong>venta spiritualità della<br />

famiglia. E’ una preghiera fatta <strong>di</strong> vita, dove la vita è la vita <strong>di</strong> tutti i giorni. Fatta<br />

<strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> grazia. Di rendere grazia per quello che c’è, per quello che<br />

succede, per gli eventi, ma anche nelle situazioni concrete. Fatta <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong><br />

perdono, il perdono in famiglia è un fatto fondamentale, un perdono chiesto,<br />

un perdono offerto, il rimetterci in una via nuova che è la via della riconciliazione.<br />

Ma anche attraverso il superamento o il vivere nella logica della fede,<br />

i momenti <strong>di</strong> crisi. Dove la crisi non è mai la morte <strong>di</strong> tutto. Ma la crisi è un<br />

momento <strong>di</strong> passaggio.<br />

Allora c’è una ascesi propria nella famiglia che vuol <strong>di</strong>re anche accettarsi gli<br />

uni, gli altri, accettare le persone, vivere quoti<strong>di</strong>anamente la fedeltà, c’è anche<br />

perché no una mistica della famiglia. La mistica è cogliere in un modo connaturale<br />

la presenza <strong>di</strong> Dio come dono <strong>di</strong> Dio. Io credo che a volte gli sposi aiutino<br />

noi preti anche a capire questo. Una esperienza particolare, forte attraverso le<br />

quali si capisce che Dio è tra <strong>di</strong> loro. Ho davanti a me l’immagine <strong>di</strong> una vecchia<br />

persona, che poi ho avuto modo <strong>di</strong> seguire fino alla morte. Questa donna molto<br />

semplice, suo marito all’ospedale quando lui era prossimo a morire le <strong>di</strong>ceva<br />

“va a casa, riposati, sei sempre qui” Questa tale <strong>di</strong>ceva “No, io sto qui, se vuoi<br />

parliamo, se non vuoi tacciamo, ma io sono qui, tu fai quello che puoi, io ti<br />

guardo”. Siamo andato ad Ars, quasi tutti in questo Anno Sacerdotale, sono le<br />

stesse parole <strong>di</strong> quel famoso conta<strong>di</strong>no.<br />

Ecco questo <strong>di</strong>scorso chiede un appello molto forte alla Chiesa, alla comunità<br />

cristiana, alla parrocchia. Chiede a noi preti <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> capirlo e<br />

<strong>di</strong> avvertire che se c’è un modo <strong>di</strong> una spiritualità presbiterale non solo è lecito<br />

ma importante riconoscere l’esistenza <strong>di</strong> una spiritualità della coppia e della famiglia,<br />

forse presente dove anche dove noi non avremmo più atteso che ci sia.<br />

Io ho seguito dei gruppi <strong>di</strong> separati, <strong>di</strong> <strong>di</strong>vorziati, e vi confesso che ho trovato a<br />

volte una capacità acuta <strong>di</strong> entrare nella Parola <strong>di</strong> Dio, che non ho visto in altre<br />

parti. E così ho trovato una de<strong>di</strong>zione, una capacità <strong>di</strong> entrare nel perdono che<br />

io come vescovo non mi ritrovo ancora. Non è un nostro benigno acconsentimento<br />

accettare il fatto che ci sia una spiritualità della famiglia. E’ percepire<br />

una realtà che è data dal Sacramento, E’ in qualche modo anche aiutare perché<br />

questo sia possibile; creare opportunità perché gli sposi siano insieme a pregare.<br />

E’ più facile <strong>di</strong>re “facciamo il ritiro per gli adulti” che “facciamo il ritiro per gli<br />

sposi”. Quin<strong>di</strong> c’è tutto un genere <strong>di</strong> servizio che poi gli sposi stessi fanno nei<br />

nostri confronti. Aiutandoci a organizzare bene queste cose. Ma c’è anche un<br />

percorso attraverso il quale la spiritualità degli sposi aiuta noi preti a rimanere<br />

fedeli nella nostra vocazione. E potrei <strong>di</strong>re le persone consacraste. Attraverso<br />

un esempio, la testimonianza, perché no, anche attraverso uno stimolo al bene.<br />

Davanti a una sposa e al suo sposo che hanno tre figli piccoli e che si alzano prima<br />

la mattina per pregare insieme, a volte mi vergogno. Ma ancor più <strong>di</strong>ventano<br />

Tre giorni<br />

59

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!