Luglio - Settembre Bollettino - Diocesi di Rimini
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<strong>Bollettino</strong> Diocesano 2010 - n.3<br />
• un progressivo aumento del red<strong>di</strong>to me<strong>di</strong>o e delle <strong>di</strong>sponibilità economiche<br />
delle famiglie;<br />
• la riduzione delle nascite. Si rileva un vertiginoso calo delle nascite.<br />
L’Italia è uno dei paesi con la natalità più bassa. Sono in costante<br />
aumento le famiglie con un solo figlio e sempre più rare le famiglie<br />
con tre o più figli. In altre nazioni comunque si riscontrano tassi <strong>di</strong><br />
natalità più alti e un contemporaneo aumento delle separazioni;<br />
• il ritardo nel passaggio alla vita adulta, che incide nei tempi <strong>di</strong> formazione<br />
della famiglia, spostandoli nel tempo poiché vengono subor<strong>di</strong>nati<br />
all’affermazione professionale, alla stabilità del red<strong>di</strong>to,<br />
alla sicurezza dell’abitazione. Vi è oggi una permanenza sempre più<br />
lunga dei figli nella casa dei genitori, finalizzata alla realizzazione del<br />
progetto <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>viduale o legata alle <strong>di</strong>fficoltà nel raggiungimento<br />
dell’in<strong>di</strong>pendenza economica o nel reperimento <strong>di</strong> un’abitazione. Il<br />
40% dei giovani tra i 25 e i 34 anni vive ancora in famiglia.<br />
• l’emancipazione femminile, con un nuovo ruolo della donna rispetto<br />
al lavoro, alla vita ed alla cultura;<br />
• maggiori possibilità <strong>di</strong> spostamenti e <strong>di</strong> contatti sociali;<br />
• l’emergere <strong>di</strong> una mentalità fortemente in<strong>di</strong>vidualistica, che tende<br />
ad esasperare i bisogni degli in<strong>di</strong>vidui a scapito degli obiettivi <strong>di</strong><br />
gruppo. Del resto quasi tutti i me<strong>di</strong>a (TV, cinema, giornali) propongono<br />
modelli <strong>di</strong> realizzazione personale centrati sul singolo.<br />
In sintesi:<br />
Oggi le coppie che si sposano sono “più” innamorate rispetto alle precedenti<br />
generazioni; sono più innamorate ma più fragili. Una fragilità attribuibile ai<br />
seguenti fattori:<br />
Concetto <strong>di</strong> libertà intesa in senso in<strong>di</strong>vidualistico<br />
Mancanza <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> vita con<strong>di</strong>visi non solo su gran<strong>di</strong> ideali ma sulla ferialità<br />
della vita: uso del tempo, dei sol<strong>di</strong>, degli spazi, educazione dei figli, amicizie<br />
ecc<br />
Incapacità <strong>di</strong> gestire i conflitti non come la fine della storia ma come risorsa:<br />
occasione per fare il “punto” e riprecisare e rilanciare il cammino <strong>di</strong> coppia<br />
Incapacità <strong>di</strong> conciliare le legittime esigenze personali con quelle della vita<br />
<strong>di</strong> coppia.<br />
Scarsa “manutenzione della coppia”: lavoro quoti<strong>di</strong>ano sulla relazione, ascolto<br />
<strong>di</strong>alogo, perdono, accoglienza…e questo innanzitutto per la mancanza <strong>di</strong> tempi<br />
riservati alla coppia anche senza figli.; ciò porta a non avere la percezione del<br />
<strong>di</strong>sagio fino a quando non scoppia la crisi.<br />
Contemporaneamente gli stessi fenomeni hanno anche portato alla crescita<br />
dell’instabilità familiare: quin<strong>di</strong>ci anni fa si scioglieva in Italia un matrimonio ogni<br />
<strong>di</strong>eci, ora uno ogni quattro; nell’Italia settentrionale si sfalda un matrimonio su<br />
tre; nei paesi anglosassoni uno ogni due. La durata me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> un matrimonio, oggi<br />
in Italia, è <strong>di</strong> 13 anni.<br />
L’instabilità coniugale poi, oltre a mo<strong>di</strong>ficare la struttura familiare e il corso <strong>di</strong><br />
vita dei soggetti <strong>di</strong>rettamente e in<strong>di</strong>rettamente coinvolti, provoca cambiamenti<br />
Tre giorni<br />
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