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il sistema di bilancio delle aziende sanitarie pubbliche. riflessioni e ...

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Per quota capitaria si ispira al criterio dell’assegnazione dei fon<strong>di</strong> pubblici laddove si<br />

trova <strong>il</strong> bisogno, verosim<strong>il</strong>mente dove si trova la popolazione. Con dei meccanismi <strong>di</strong><br />

ponderazione consentono l’adeguamento <strong>delle</strong> quote capitarie alle specifiche<br />

con<strong>di</strong>zioni sociali e demografiche.<br />

Attraverso <strong>il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>delle</strong> tariffe per <strong>il</strong> rimborso <strong>delle</strong> prestazioni ospedaliere e<br />

ambulatoriali spinge verso la realizzazione <strong>di</strong> un servizio sanitario regionale in regime<br />

<strong>di</strong> concorrenza tra gli erogatori pubblici e privati in cui la ASL assume <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong><br />

principale acquirente.<br />

Non si <strong>di</strong>mentichi che la ratio del legislatore del 1992 era <strong>di</strong> introdurre i seguenti istituti:<br />

Autorizzazione, con essa la Regione autorizza un soggetto pubblico o privato<br />

all’esercizio dell’attività sanitaria;<br />

Accre<strong>di</strong>tamento istituzionale, successivamente alla determinazione del fabbisogno<br />

sanitario da parte della Regione, essa procede all’accre<strong>di</strong>tamento dell’offerta pubblica<br />

e privata in misura leggermente superiori a tale fabbisogno in questo modo si realizza<br />

un eccesso <strong>di</strong> offerta che spinge i produttori ad un regime <strong>di</strong> concorrenza;<br />

Accor<strong>di</strong> contrattuali, la qualità <strong>di</strong> soggetto accre<strong>di</strong>tato non costituisce vincolo per le<br />

ASL a corrispondere la remunerazione <strong>delle</strong> prestazioni erogate al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> specifici<br />

accor<strong>di</strong> contrattuali pertanto le Regioni e le unità <strong>sanitarie</strong> locali attraverso gli accor<strong>di</strong><br />

contrattuali sono tenute a porre a carico del Servizi Sanitario Regionale un volume <strong>di</strong><br />

attività comunque non superiore a quello previsto dagli in<strong>di</strong>rizzi della<br />

programmazione nazionale e regionale. Nel caso <strong>di</strong> superamento dei limiti contrattuali<br />

e in assenza <strong>di</strong> uno specifico e adeguato intervento integrativo si procede, con le<br />

modalità <strong>di</strong> cui all’articolo 28, commi 9 e seguenti della legge 23 <strong>di</strong>cembre 1998, n.<br />

448, alla revoca dell’accre<strong>di</strong>tamento della capacità produttiva in eccesso, in misura<br />

proporzionale al concorso a tale superamento apportato dalle strutture <strong>pubbliche</strong> ed<br />

equiparate, dalle strutture private non lucrative e dalle strutture private lucrative.<br />

Sulla base <strong>delle</strong> due forme <strong>di</strong> finanziamento si identificano tre modelli <strong>di</strong> finanziamento.<br />

Modello ASL – centrico: in questo caso la ASL svolge la duplice funzione <strong>di</strong><br />

erogatore e acquirente <strong>delle</strong> prestazioni. L’ASL è finanziata me<strong>di</strong>ante quota capitaria<br />

dalla Regione, successivamente rimborsa, me<strong>di</strong>ante tariffa, le altre ASL e Aziende<br />

ospedaliere per le prestazioni erogate ai propri citta<strong>di</strong>ni nel caso <strong>di</strong> mob<strong>il</strong>ità passiva.<br />

E’ <strong>il</strong> modello più <strong>di</strong>ffuso tra le Regioni e incentiva l’aumento <strong>delle</strong> prestazioni<br />

<strong>sanitarie</strong> offerte dai cosiddetti produttori puri (<strong>aziende</strong> ospedaliere, <strong>aziende</strong> private<br />

accre<strong>di</strong>tate, presi<strong>di</strong> a gestione <strong>di</strong>retta ASL) e incentiva l’erogazioni <strong>di</strong> prestazioni<br />

<strong>sanitarie</strong> ad alta complessità in quanto maggiormente remunerative.<br />

Modello con separazione netta del soggetto acquirente dal soggetto produttore. L’ASL<br />

è finanziata me<strong>di</strong>ante quota capitaria e demanda l’intera produzione <strong>delle</strong> prestazioni,<br />

rimborsate a tariffa, alle <strong>aziende</strong> ospedaliere e al privato accre<strong>di</strong>tato. Restano in capo<br />

alla ASL le attività <strong>sanitarie</strong> <strong>di</strong> assistenza territoriali e <strong>di</strong> prevenzione. Questo è <strong>il</strong><br />

modello adottato dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Modello Regione - centrico: in questo modello la Regione assume un forte controllo<br />

sull’assegnazione <strong>delle</strong> risorse. Le ASL sono finanziate a quota capitaria da cui è<br />

sottratta la quota necessaria a rimborsare le tariffe per le prestazioni ospedaliere<br />

erogate da strutture <strong>pubbliche</strong> e private accre<strong>di</strong>tate.<br />

Ai modelli ora detti occorre affiancare due forme <strong>di</strong> finanziamento straor<strong>di</strong>narie.<br />

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