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il sistema di bilancio delle aziende sanitarie pubbliche. riflessioni e ...

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Comprensib<strong>il</strong>ità, significatività, atten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>ità e comparab<strong>il</strong>ità costituiscono le caratteristiche<br />

qualitative del b<strong>il</strong>ancio e “misurano” <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> fruib<strong>il</strong>ità dell’informazione da parte del<br />

lettore.<br />

L’informazione deve essere prontamente comprensib<strong>il</strong>e dagli ut<strong>il</strong>izzatori che abbiano una<br />

ragionevole conoscenza dell’attività commerciale ed economica, degli aspetti contab<strong>il</strong>i e la<br />

volontà <strong>di</strong> esaminare l’informazione con normale d<strong>il</strong>igenza.<br />

Un’informazione è significativa quando è in grado <strong>di</strong> influenzare le decisioni economiche<br />

degli ut<strong>il</strong>izzatori aiutandoli nella valutazione degli eventi passati, presenti e futuri.<br />

Nell’ambito della significatività ricade la r<strong>il</strong>evanza dell’informazione intesa come soglia o<br />

limite che l’informazione deve avere per essere ut<strong>il</strong>e, intesa come <strong>di</strong>mensione quantitativa<br />

della posta nella specifica circostanza.<br />

Per essere ut<strong>il</strong>e un’informazione deve essere atten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e cioè scevra da errori e <strong>di</strong>storsioni<br />

r<strong>il</strong>evanti. Deve rappresentare fedelmente le operazioni e gli eventi che intende rappresentare.<br />

Specificazione dell’atten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>ità sono:<br />

1) la prevalenza della sostanza sulla forma per cui operazioni ed eventi sono r<strong>il</strong>evati<br />

conformemente alla sostanza e alla realtà economica e non solamente secondo la forma<br />

legale;<br />

2) la neutralità del b<strong>il</strong>ancio per cui è vietato l’uso del b<strong>il</strong>ancio al fine <strong>di</strong> comunicare<br />

informazioni finalizzate a ottenere risultati comportamentali prefissati;<br />

3) la prudenza, cioè <strong>il</strong> grado <strong>di</strong> cautela che i redattori devono impiegare nell’effettuazione<br />

<strong>delle</strong> stime degli eventi incerti, evitando la sovrastima <strong>di</strong> attività e ricavi ed evitando la<br />

sottostima <strong>di</strong> passività e costi.<br />

4) la completezza per cui un b<strong>il</strong>ancio è atten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e se le informazioni sono complete nei<br />

limiti della r<strong>il</strong>evanza.<br />

Infine, la comparab<strong>il</strong>ità attribuisce grande importanza alla costante applicazione dei criteri <strong>di</strong><br />

valutazione, dei principi contab<strong>il</strong>i e della rappresentazione <strong>delle</strong> voci in b<strong>il</strong>ancio e comunque<br />

all’informazione data agli ut<strong>il</strong>izzatori sui principi ut<strong>il</strong>izzati, ai cambiamenti apportati e agli<br />

effetti prodotti.<br />

Il framework IAS contempla <strong>il</strong> principio della tempestività secondo <strong>il</strong> quale l’informazione è<br />

ut<strong>il</strong>e se tempestiva. L’informazione può perdere la propria significatività se vi sono ritar<strong>di</strong> nel<br />

riportarla. Può essere necessario riportare l’informazione prima che tutti gli aspetti <strong>delle</strong><br />

operazioni o degli eventi siano conosciuti, riducendone in tal modo l’atten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>ità o, al<br />

contrario, se le informazioni non sono riportate sino a che tutti gli aspetti non siano noti, essa<br />

può essere altamente atten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e ma <strong>di</strong> scarsa ut<strong>il</strong>ità per gli ut<strong>il</strong>izzatori che nel frattempo<br />

hanno dovuto prendere decisioni.<br />

I principi internazionali pre<strong>di</strong>spongono un <strong>sistema</strong> <strong>di</strong> deroghe costituito da una deroga a<br />

carattere esterno ed una a carattere interno.<br />

1) Deroga esterna. Si applica quando l’applicazione del principio può dare un’informazione<br />

fuorviante e l’atten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>ità non si raggiunge né con l’applicazione del principio né con le<br />

informazioni integrative. Essa è caratterizzata: dall’ut<strong>il</strong>izzo solo in casi eccezionali, dal<br />

carattere della obbligatorietà, dall’applicab<strong>il</strong>ità ad ogni <strong>di</strong>sposizione, dall’obbligatoria<br />

giustificazione ed evidenziazione <strong>delle</strong> conseguenze in nota integrativa, dalla necessaria<br />

previsione del trattamento degli eventuali ut<strong>il</strong>i emergenti.<br />

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