il sistema di bilancio delle aziende sanitarie pubbliche. riflessioni e ...
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d) trattamento <strong>di</strong> quiescenza e sim<strong>il</strong>i;<br />
e) altri costi.<br />
I debiti relativi a salari, stipen<strong>di</strong> e altri oneri per <strong>il</strong> personale esistenti al 31 <strong>di</strong>cembre trovano<br />
collocazione nella voce D.13 del passivo dello stato patrimoniale “altri debiti”, i debiti verso<br />
istituti previdenziali nella voce D.12 “debiti verso istituti <strong>di</strong> previdenza e <strong>di</strong> sicurezza<br />
sociale”.<br />
Mentre le voci <strong>di</strong> conto economico B.9.c “Trattamento <strong>di</strong> fine rapporto” e B.9.d “trattamento<br />
<strong>di</strong> quiescenza e sim<strong>il</strong>i” trovano <strong>sistema</strong>zione nel passivo dello stato patrimoniale voci C<br />
“Trattamento <strong>di</strong> fine rapporto” e B.1 “Fon<strong>di</strong> per rischi e oneri: trattamento <strong>di</strong> quiescenza e<br />
obblighi sim<strong>il</strong>i”.<br />
I principi IAS <strong>di</strong>stinguono i costi del personale nelle seguenti tipologie:<br />
1) compensi a breve termine (salari e stipen<strong>di</strong>, oneri sociali);<br />
2) compensi successivi al rapporto <strong>di</strong> lavoro (TFR, altri benefici previdenziali);<br />
3) compensi a lungo termine (permessi e premi <strong>di</strong> anzianità);<br />
4) indennità <strong>di</strong> fine rapporto (incentivi e premi uscita anticipata)<br />
5) compensi legati al patrimonio netto (stock option).<br />
Le due classificazioni presentate sono assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>i.<br />
La delibera regionale ha seguito lo schema <strong>di</strong> b<strong>il</strong>ancio ministeriale, articolando i costi del<br />
personale secondo la destinazione piuttosto che per natura. La classificazione del costo del<br />
lavoro per natura è stata ripresa nell’articolazione dei sottoconti prevedendo le voci relative<br />
alle competenze fisse, ai compensi <strong>di</strong> lavoro straor<strong>di</strong>nario, alle indennità variab<strong>il</strong>i, ai premi e<br />
alle incentivazioni, agli oneri sociali e all’accantonamento al TFR. Alle voci <strong>di</strong> costo del<br />
personale previste dal D.M. 11 febbraio 2002 è stata aggiunta dalla Regione la voce “Altri<br />
costi del personale” necessaria alla contab<strong>il</strong>izzazione dettagliata <strong>di</strong> quei costi d’esercizio<br />
relativi ai <strong>di</strong>pendenti che, non previsti del dettaglio ministeriale, per la loro natura possono<br />
essere considerati costi del personale.<br />
Il piano dei conti regionale riprende <strong>il</strong> <strong>di</strong>sposto del co<strong>di</strong>ce civ<strong>il</strong>e relativamente: l’iscrizione<br />
nella voce “altri debiti” dei debiti verso i <strong>di</strong>pendenti e l’iscrizione dell’accantonamento a TFR<br />
tra le voci <strong>di</strong> costo del personale altrimenti previsto dallo schema ministeriale tra gli<br />
accantonamenti tipici dell’esercizio.<br />
La <strong>di</strong>sciplina civ<strong>il</strong>istica e del principio nazionale n. 19 sul trattamento <strong>di</strong> fine rapporto<br />
<strong>di</strong>fferisce da quella dello IAS n. 19 poiché le previsioni nazionali considerano la metodologia<br />
<strong>di</strong> attualizzazione ut<strong>il</strong>izzata dallo IAS con<strong>di</strong>zionata da fattori incerti e aleatori tali da rendere<br />
inatten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e la determinazione <strong>delle</strong> passività.<br />
L’articolo 2120 del co<strong>di</strong>ce civ<strong>il</strong>e <strong>di</strong>spone che <strong>il</strong> trattamento <strong>di</strong> fine rapporto maturi grazie<br />
all’accantonamento della quota annuale determinata in base all’integrazione <strong>di</strong> due<br />
componenti:<br />
1) la frazione <strong>di</strong> salari e stipen<strong>di</strong> <strong>di</strong> competenza dell’esercizio (totale salari e stipen<strong>di</strong> /<br />
13,5);<br />
2) la rivalutazione del fondo esistente al primo gennaio (fondo all’1/1 moltiplicato 1,5%<br />
+ <strong>il</strong> 75% dell’in<strong>di</strong>ce istat <strong>di</strong> aumento dei prezzi al consumo).<br />
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