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Parole nuove?<br />

Ma anche no...<br />

PASSAPAROLA<br />

DI RENATA BELTRAMI<br />

(ragazzi), stasera<br />

(aperitivo) nel bar in centro.<br />

32<br />

Unsere Sprache bringt ständig Neues<br />

hervor – nicht selten echte Stilblüten:<br />

Beppe Severgninis unterhaltsame<br />

Übersicht über die 100 typischsten Begriffe<br />

des Italienischen.<br />

scanzonato spitzbübisch<br />

Beppe Severgnini: ital. Journalist<br />

und Schriftsteller (1956)<br />

elencato aufgeführt<br />

inquadrare einordnen, hier:<br />

charakterisieren<br />

mettere hier: beschreia<br />

fuoco ben<br />

il vizio Laster<br />

la virtù Tugend<br />

il popolo Volk<br />

maccheronico schlecht,<br />

stümperhaft<br />

scannare abstechen<br />

bzw. scannen<br />

il maiale Schwein<br />

inviare (ver)schicken<br />

casuale,<br />

aleatorio zufällig<br />

a dovere gehörig<br />

la locuzione Wendung<br />

il dubbio quälender<br />

amletico Zweifel<br />

il belato Blöken<br />

tronco abgehackt<br />

la pigrizia Faulheit<br />

la vigliaccheria Feigheit<br />

la gita Ausflug<br />

l’adole- Jugendlicher,<br />

scente m./f. Jugendliche<br />

l’inchino Verbeugung<br />

il passaggio<br />

ravvicinato<br />

l’imbarcazione<br />

f.<br />

omaggiare<br />

osservare<br />

nautico<br />

noto<br />

la patologia<br />

l’impennata<br />

Leute<br />

Umgehungs-<br />

straße<br />

bestrafen<br />

Freiheitsstrafe<br />

prassen<br />

freigebig sein<br />

(ab)stammen<br />

Grundschullehrerin<br />

Affe<br />

mittlerweile<br />

il marchio<br />

la società<br />

l’ape<br />

(aperitivo)<br />

in vena<br />

la scorribanda<br />

raga<br />

(ragazzi) pl.<br />

la circonvallazione<br />

punire<br />

la reclusione<br />

scialare<br />

largheggiare<br />

derivare<br />

la maestra<br />

la scimmia<br />

ormai<br />

dichtes<br />

Vorbeifahren<br />

Schiff<br />

ehren<br />

feststellen<br />

Schiffahrts-<br />

bekannt<br />

Krankheit<br />

Fahren auf<br />

dem Hinterrad<br />

Kennzeichen<br />

Gesellschaft<br />

Aperitif<br />

in Stimmung<br />

Streifzug<br />

ECCO UN ALTRO PUNTO DI VISTA SULLE PAROLE<br />

CHE CARATTERIZZANO LA NOSTRA LINGUA IN<br />

QUESTO MOMENTO. In un articolo divertente e scanzonato<br />

di Beppe Severgnini sul Corriere della Sera, sono<br />

elencate le 100 parole che più ci inquadrano, mettendo a<br />

fuoco vizi e virtù del popolo italiano.<br />

Cominciamo dalle importazioni. Noi amiamo l’esotico<br />

in versione maccheronica, quindi diciamo e scriviamo<br />

splittare (da to split, “dividere”), foruordare (da to forward,<br />

“inoltrare”), suicciare (da to switch, “invertire”), resettare (da<br />

to reset, “azzerare”), scannare, non usato per i maiali ma<br />

per i documenti, nel senso di passare allo scanner per poi<br />

inviare elettronicamente.<br />

Le nuove perle, nei dialoghi dei creativi, sono mission<br />

e vision, molto più chic di “missione” e “visione”, ovviamente.<br />

Come del resto randomico (da random) invece di<br />

“casuale, aleatorio”.<br />

Briffati (da to brief, “informare”) a dovere sugli anglismi,<br />

passiamo alle locuzioni: anche no, beh sì, no... magari.<br />

Espressioni per esprimere dubbi amletici? Belati tronchi<br />

per imitare gli inglesi, che iniziano ogni risposta con<br />

well… No, forse una nuova espressione di pigrizia, o vigliaccheria,<br />

per non dire un no deciso. “Domenica tutti in<br />

gita con zie, nonni, un bel picnic in montagna?” “Ma anche<br />

no”, risponde oggi l’adolescente che in passato avrebbe<br />

detto “Mi dispiace, ma devo studiare”.<br />

E poi ci sono i nuovi significati di parole tradizionali.<br />

Ad esempio l’inchino (vedi <strong>ADESSO</strong> 03/12, pag. 8), oggi passaggio<br />

ravvicinato lungo la costa, fatto con un’imbarcazione<br />

per omaggiare qualcosa o qualcuno. Come osserva<br />

Severgnini, la versione nautica della “bella figura”, nota<br />

patologia italiana, stavolta in versione tragica, per un saluto<br />

da lontano, come nei passaggi dei motorini in impennata<br />

nelle piazze, davanti alle ragazzine. La ricerca<br />

dell’applauso, il nostro marchio di società teatrale.<br />

Ci facciamo un ape? Un piccolo mezzo di trasporto<br />

Piaggio? Un invito al sesso tra insetti maschi in vena di<br />

scorribande? No, l’ape è la versione tronca dell’aperitivo,<br />

molto cool, prima di andare al risto, o direttamente in disco,<br />

dopo aver fatto benza. Altro che happy hour. Quella è<br />

storia. Ma, come dice Severgnini, la frase “Raga, stasera<br />

ape nel locale nuovo sulla circonvalla”, in bocca a un quarantenne<br />

dovrebbe essere punita con la reclusione.<br />

Scialla! (vedi <strong>ADESSO</strong> 07/12, pag. 11) Nel senso di “amen<br />

e così sia”, certamente ha poco a che vedere con il nostro<br />

scialare, ovvero “largheggiare nelle spese”. Semmai deriva<br />

dall’arabo Inshallah, “che sia fatta la volontà di Dio”. Certo<br />

che, da quando è diventato il titolo di un film, è facile<br />

trovarlo nelle liste di esempi che le maestre utilizzano per<br />

far imparare il suono “sc”, accanto a sciare o a scimmia. Sicuramente<br />

ai bambini viene in mente prima dell’ormai antico<br />

scialle. Del resto, chi si mette più uno scialle sulle spalle,<br />

ora che ci sono le morbide pashmine?<br />

Renata Beltrami: Buchautorin und unermüdliche<br />

Beobachterin von Trends im Alltagsleben, liefert<br />

Denkanstöße und Kurioses, Neues und<br />

Wissenswertes, aktuell recherchiert.<br />

Ihre Meinung ist gefragt adesso@spotlight-verlag.de<br />

<strong>ADESSO</strong> OTTOBRE 2013

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