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L’ALTRO CILENTO<br />
Qui: uno scorcio delle<br />
Grotte dell’Angelo.<br />
A destra: nel Parco<br />
nazionale del Cilento. Sotto:<br />
rafting nei pressi del paese<br />
di Pertosa, in provincia di<br />
Salerno; il Palazzo baronale<br />
di Morigerati. Nella pagina<br />
successiva: le Grotte del<br />
Bussento, a Morigerati.<br />
Prima di lasciare Castelcivita, ci sono<br />
ancora due cose da fare: innanzitutto,<br />
nei pressi del paese di Sant’Angelo,<br />
un saluto all’Antece, il leggendario guerriero<br />
armato scolpito nel V-IV secolo a.C.<br />
a grandezza naturale in una roccia a<br />
1.125 metri di altezza; e poi... mettersi a tavola! Tra le specialità<br />
della zona, non perdete le lagane (una pasta simile alle lasagne),<br />
condite con i bianchi fagioli di Controne, e i ravioli ai<br />
funghi porcini ripieni di ricotta di bufala. Per assaggiarli, da<br />
aprile a settembre, il posto più comodo è il ristorante Grotte<br />
di Castelcivita, proprio nel piazzale d’ingresso alle grotte.<br />
il guerriero<br />
armato<br />
scolpito<br />
a.C.<br />
il fagiolo<br />
il fungo porcino<br />
il versante<br />
orientale<br />
immerso in<br />
lussureggiante<br />
il rifugio<br />
Krieger<br />
bewaffnet<br />
in Stein<br />
gehauen<br />
v. Chr.<br />
Bohne<br />
Steinpilz<br />
Hang<br />
östlich<br />
inmitten von<br />
üppig<br />
Zuflucht<br />
l’incisione f.<br />
il terremoto<br />
danneggiare<br />
accedere<br />
snodarsi<br />
complessivo<br />
traghettare<br />
sotterraneo<br />
l’approdo<br />
Gravur, hier: in<br />
den Felsen<br />
gehauenes Bild<br />
Erdbeben<br />
beschädigen<br />
betreten<br />
sich schlängeln<br />
insgesamt<br />
mit der Fähre<br />
befördern<br />
unterirdisch<br />
Anlegestelle<br />
A meno di un’ora di macchina da Castelcivita, sul<br />
versante orientale dei Monti Alburni, si trovano i paesi<br />
di Pertosa e Auletta. Immersi in una natura lussureggiante,<br />
che offre la possibilità di praticare trekking<br />
e rafting, i paesi sono conosciuti soprattutto per le Grotte<br />
dell’Angelo, nelle quali è attestata l’ininterrotta presenza<br />
dell’uomo fin dall’età della pietra. Già, perché in<br />
queste grotte l’uomo ha sempre trovato un sicuro rifugio:<br />
durante le guerre, come dimostrano le tante incisioni<br />
sulle pareti, ma anche in seguito ai terremoti, il<br />
più famoso dei quali, quello dell’Irpinia, danneggiò nel<br />
1980 ben 66 comuni solo nella provincia di Salerno. Le<br />
grotte sono rese uniche dalla presenza dell’acqua. Per<br />
accedere ai vari percorsi, che si snodano per 3.000 metri<br />
complessivi, i visitatori vengono traghettati, come<br />
moderni Dante, lungo il Negro, un fiume sotterraneo,<br />
fino a raggiungere un approdo. La sensazione è quella<br />
<strong>ADESSO</strong> OTTOBRE 2013