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ADESSO Milano (Vorschau)

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APPROFONDIMENTO<br />

DI MARCO MONTEMARANO<br />

Una veduta del Teatro Anatomico di Bologna.<br />

DA (PAG. 3)<br />

IL TEATRO ANATOMICO<br />

DI BOLOGNA<br />

SI TROVA ALL’INTERNO DELL’ARCHIGINNASIO<br />

DI BOLOGNA, CHE È STATO LA SEDE DELL’UNI-<br />

VERSITÀ DI BOLOGNA PER PIÙ DI TRE SECOLI,<br />

ED È UNO DEGLI “ANFITEATRI ANATOMICI” PIÙ<br />

IMPORTANTI D’ITALIA. È stato costruito nel 1637, in<br />

un’epoca in cui simili “teatri di anatomia” in legno erano<br />

di moda (quello dell’Università di Padova, ad esempio,<br />

era stato costruito nel 1592). Il teatro anatomico di<br />

Bologna è tutto in legno di abete ed è un vero capolavoro.<br />

È ornato in basso da 12 statue di medici famosi e,<br />

nella parte alta, da 29 statue di famosi anatomisti bolognesi.<br />

Il soffitto rappresenta le costellazioni e Apollo,<br />

dio protettore della medicina.<br />

Al centro c’è la cat-<br />

la sede Sitz<br />

il secolo Jahrhundert tedra in cui sedeva il professore,<br />

coperta da un<br />

l’anfiteatro anatomisches<br />

anatomico Theater<br />

simile ähnlich baldacchino e arricchita<br />

il legno Holz<br />

da due statue dette degli<br />

l’abete m. Tanne<br />

il capolavoro Meisterwerk Spellati. Nel mezzo del<br />

ornato geschmückt teatro, in basso, c’era il tavolo<br />

per la dissezione dei<br />

il soffitto Decke<br />

la costellazione Sternbild<br />

il dio protettore Schutzgott cadaveri. Gli studenti stavano<br />

seduti intorno, sui<br />

arricchito geschmückt<br />

spellato gehäutet sedili disposti a gradini,<br />

la dissezione Sezierung<br />

il cadavere Leiche per assistere alla dimostrazione.<br />

Ancora oggi la<br />

disposto angeordnet<br />

a gradini stufenförmig sensazione che trasmette<br />

assistere beiwohnen<br />

la sensazione Gefühl questo luogo è quella di<br />

trasmettere vermitteln un matrimonio tra arte e<br />

la scienza Wissenschaft scienza.<br />

DA TRA LE RIGHE (PAG. 64)<br />

IL TEATRO NAPOLETANO<br />

Tra le forme di teatro dialettale e popolare d’Italia, il teatro<br />

napoletano ha una posizione di particolare importanza. Il<br />

motivo è che Napoli ha una tradizione secolare di teatro improvvisato,<br />

recitato per le strade e nei vicoli, che proviene<br />

direttamente dalla Commedia dell’arte. È anche vero che i<br />

napoletani hanno un carattere e una cultura popolare assolutamente<br />

unici. A partire dall’Ottocento, molti autori hanno<br />

nobilitato il teatro napoletano, arricchendolo di testi e temi<br />

di alto livello. Tra le famiglie<br />

che più di tutte hanno fatto<br />

la storia del teatro a Napoli<br />

ci sono gli Scarpetta.<br />

Il grande attore Eduardo<br />

Scarpetta è il padre naturale<br />

dei tre fratelli che, nel Novecento,<br />

hanno fatto la storia<br />

del teatro napoletano:<br />

Eduardo, Peppino e Titina<br />

De Filippo. In particolare<br />

Eduardo De Filippo, autore<br />

di commedie come Natale<br />

in casa Cupiello e Questi<br />

fantasmi, è considerato uno<br />

dei personaggi più importanti<br />

della cultura italiana<br />

del XX secolo.<br />

DA NOTIZIE DALL’ITALIA (PAG. 7)<br />

IL GIANDUIOTTO<br />

popolare Volkssecolare<br />

jahrhundertealt<br />

recitare spielen,<br />

rezitieren<br />

il vicolo Gasse<br />

la Commedia dell’arte: ital. Volkskomödie<br />

unico einzigartig<br />

l’Ottocento neunzehntes<br />

Jahrhundert<br />

nobilitare veredeln<br />

arricchire bereichern<br />

l’attore m. Schauspieler<br />

il Novecento zwanzigstes<br />

Jahrhundert<br />

essere considerato<br />

qc. als etw. gelten<br />

Molti non sanno che una dolciario Süßwarenla<br />

colpa Schuld<br />

delle specialità dolciarie più<br />

famose d’Italia nasce per<br />

colpa delle sanzioni economiche<br />

imposte da Napoleone<br />

all’Inghilterra. All’inizio<br />

del 1800 è difficile trovare il<br />

cacao, importato soprattutto<br />

dalle colonie britanniche.<br />

I cioccolatieri piemontesi<br />

imposto<br />

arricchire<br />

la nocciola<br />

celebre<br />

la maschera<br />

in polvere<br />

la ditta<br />

auferlegt<br />

verfeinern<br />

Haselnuss<br />

berühmt<br />

Maske<br />

in Pulverform<br />

Firma<br />

hanno allora l’idea di arricchire il loro cioccolato con le nocciole<br />

delle Langhe. Nasce così la “gianduia” (il nome è preso<br />

da una celebre maschera del Carnevale piemontese [vedi<br />

<strong>ADESSO</strong> 02/03, pag. 78]), il cioccolato di cui sono fatti i<br />

gianduiotti. Il gianduiotto, il cioccolatino prodotto per la prima<br />

volta dalla Caffarel, nasce nel 1865 ed è fatto di cacao,<br />

burro di cacao, zucchero e nocciole in polvere. I gianduiotti<br />

più buoni sono ancora oggi quelli tradizionali, tagliati a<br />

mano, che ormai vengono prodotti solo da poche ditte, come<br />

la cioccolateria Giordano (www.giordanocioccolato.it) e<br />

la CioccolArt (www.cioccolart.to.it).<br />

73<br />

<strong>ADESSO</strong> OTTOBRE 2013

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