Cardiologia negli Ospedali n° 160 Novembre/Dicembre 2007 - Anmco
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www.anmco.it/comitatoscientifico/funzioni.html<br />
Un ruolo propositivo<br />
per il Comitato<br />
di Andrea Di Lenarda<br />
Il Comitato Scientifico dell’ANMCO<br />
è chiamato a dare il suo parere con<br />
rigore ed indipendenza di giudizio ai<br />
progetti di ricerca dell’Associazione.<br />
Questo ruolo è sempre stato svolto<br />
con grande impegno e qualità. Ma io<br />
credo che un altro aspetto sia stato in<br />
parte trascurato nel passato e richieda<br />
un maggiore sforzo da parte dell’attuale<br />
Comitato Scientifico. Un ruolo<br />
più attivo nel formulare proposte e<br />
delineare le linee programmatiche<br />
della ricerca in ANMCO in stretta collaborazione<br />
ed attraverso un costruttivo<br />
confronto con tutti gli organismi<br />
della nostra Associazione, a partire<br />
dal Consiglio Direttivo e dal Centro<br />
Studi ANMCO. Questo è peraltro un<br />
compito già chiaramente esplicitato<br />
dall’art.18 del nostro Statuto.<br />
Il Comitato Scientifico potrebbe cioè<br />
pronunciarsi su alcune domande<br />
strategiche per l’Associazione: quale<br />
tipo di ricerca promuovere, come<br />
sostenerla, come correggerla, migliorarla<br />
o espanderla, quali vie per<br />
realizzarla. Non solo. Anche la discussione<br />
sulle strategie per la formazione<br />
ed una collaborazione nell’organizzazione<br />
dei principali progetti<br />
formativi/educazionali potrebbero<br />
vedere un ruolo più propositivo del<br />
Comitato Scientifico.<br />
Aspetti culturali e<br />
scientifici ma con un occhio<br />
attento alla realtà<br />
Il compito del Comitato Scientifico<br />
potrebbe quindi essere da una parte<br />
quello di identificare i grandi temi<br />
e filoni della ricerca nazionale ed<br />
internazionale, analizzando le priorità<br />
delle istituzioni, le tematiche dei<br />
Bandi di Ricerca nazionali ed internazionali,<br />
i bisogni di conoscenza ed<br />
i principali temi “caldi” della ricerca<br />
cardiologica.<br />
Per le caratteristiche stesse della nostra<br />
Associazione, per la storia della<br />
ricerca ANMCO, per la struttura<br />
della rete cardiologica, per la disponibilità<br />
di importanti Registri Clinici<br />
crediamo che la nostra Associazione<br />
debba puntare sempre più verso la<br />
conoscenza del mondo reale con una<br />
ricaduta operativa diretta e di supporto<br />
all’attività cardiologica sia per<br />
quanto riguarda i bisogni formativi e<br />
professionali dei Cardiologi, sia per<br />
quanto riguarda i temi di ricerca, dalla<br />
sperimentazione di nuovi modelli<br />
organizzativi e gestionali all’interno<br />
delle nostre cardiologie.<br />
Dal punto di vista culturale e professionale,<br />
la riaffermazione del ruolo<br />
del Cardiologo (ad esempio in patologie<br />
a gestione multidisciplinare<br />
come lo scompenso cardiaco) passa<br />
per un programma che possa dare<br />
risposte ai bisogni attuali di crescita<br />
delle competenze professionali, in<br />
progressivo impoverimento in molte<br />
realtà periferiche o per esempio in<br />
ambito di terapia intensiva.<br />
Dal punto di vista della ricerca, a parte<br />
la tradizionale attività dei grandi<br />
studi di efficacy, appare importante<br />
stimolare la nostra Associazione sempre<br />
più a perseguire una strategia di<br />
valutazione dell’“effectiveness” nel<br />
mondo reale, di implementazione<br />
ed appropriatezza dell’applicazione<br />
delle linee guida e dell’utilizzo delle<br />
risorse, di valutazione dell’outcome<br />
nel mondo reale in rapporto all’applicazione<br />
delle linee guida. Questo<br />
approccio, solo in parte avviato,<br />
appare di particolare rilevanza per<br />
la nostra Associazione anche nei rapporti<br />
con le istituzioni sanitarie, che<br />
necessitano di dati di buona qualità,<br />
di flussi informativi, di modelli validati<br />
di risk adjustment per le principali<br />
patologie cardiovascolari. La valutazione<br />
obiettiva ed approfondita di<br />
quello che succede nel mondo reale<br />
è la base per ipotizzare una sua modifica<br />
strutturale ed essere chiamati a<br />
partecipare a questo processo.<br />
Su queste tematiche potrebbero<br />
essere organizzati dei Bandi interni<br />
all’Associazione, con scadenze<br />
e regole di formulazione precise.<br />
I progetti proposti devono essere<br />
di valore scientifico assoluto, di<br />
interesse generale per la comunità<br />
cardiologica, con un evidente ritorno<br />
culturale, organizzativo, educativo. Il<br />
vantaggio sarebbe quello di stimolare<br />
le Aree e gli Associati a fare proposte,<br />
di trovare sinergie, evitando di<br />
lavorare su progetti concorrenziali e<br />
di identificare e supportare i progetti<br />
migliori nella fase di progettazione,<br />
per la presentazione nei Bandi, eventualmente<br />
con un cofinanziamento.<br />
L’impegnativa preparazione della<br />
documentazione può essere supportata<br />
da Società di settore specializzate,<br />
che lavorano a percentuale dei<br />
finanziamenti ottenuti.<br />
Non possiamo purtroppo nasconderci<br />
che in questa fase storica appare<br />
difficile ottenere risposte alle “Call<br />
for Proposal” da parte dei singoli<br />
Associati. Le Aree, tradizionalmente<br />
attive almeno a livello di coordinamento,<br />
rimangono la fonte principale<br />
di idee e progetti.<br />
Andrebbero identificati nuovi meccanismi<br />
di incentivazione per favorire<br />
la pubblicazione di lavori scientifici<br />
DAL COMITATO SCIENTIFICO ANMCO<br />
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