Cardiologia negli Ospedali n° 160 Novembre/Dicembre 2007 - Anmco
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Medici che curano legionari.<br />
Particolare della colonna Traiana<br />
Strumenti del chirurgo. Pompei – Museo<br />
archeologico nazionale. Napoli<br />
Lezione di anatomia dal Fasciculus Medicinae di Johannes de Ketham in-folio,<br />
edito a Venezia nel 1491 (Historical Library, Yale University)<br />
ogni tanto, ma più spesso tenersi in<br />
esercizio poiché è il non far niente<br />
che debilita il corpo, mentre l’attività<br />
lo rinvigorisce: l’inerzia può allungare<br />
i tempi della vecchiaia, ma l’attività<br />
allunga quelli della giovinezza.”<br />
Entrando poi nello specifico si occupa<br />
di patologia e fornisce un quadro<br />
di quasi tutte le malattie conosciute<br />
agli inizi del primo millennio: dalle<br />
febbri quotidiane alle pestilenziali,<br />
dalle terzane alle quartane, dalla letargia<br />
al mal caduco, all’ idropisia e<br />
all’itterizia. Nei panni del semiologo<br />
passa in rassegna le varie sintomatologie<br />
(tosse, catarro, mal di testa,<br />
dolori articolari); infine, nel settimo<br />
libro, dopo aver parlato di chirurgia<br />
e individuato il “modello” di chirurgo<br />
( “Il chirurgo bisogna sia giovane, o<br />
almeno non tanto in là con gli anni;<br />
di mano forte, ferma, che non gli<br />
tremi mai, e che si serva non meno<br />
della sinistra che della destra; di vista<br />
acuta e netta; coraggioso, pietoso<br />
sì, ma in modo di non pensare ad<br />
altro che a guarire il suo paziente”)<br />
offre un elenco dei principali metodi<br />
terapeutici conosciuti.<br />
Ma i titoli di merito di Celso agli<br />
occhi degli umanisti, come ai nostri,<br />
sono anche altri, come quello di non<br />
scindere mai l’indagine scientifica<br />
dal rispetto per l’uomo, così scrive in<br />
proposito:<br />
“Il medico prudente non deve, appena<br />
arriva, afferrare subito il braccio<br />
del paziente, ma cominciare dal<br />
mettersi a sedere con buona cera, e<br />
domandargli come si senta, e se ha<br />
qualche paura calmarla con acconce<br />
parole.”<br />
Celso fu dunque un intellettuale che<br />
univa alla vastità delle conoscenze<br />
la profondità della riflessione e<br />
dell’ analisi, fermamente convinto,<br />
con una visione del tutto moderna<br />
e poco condivisa nella sua epoca,<br />
che il medico prima che uno specialista<br />
in materia dovesse essere un<br />
umanista; il suo stile sobrio, incisivo<br />
ed efficace rimarrà un modello di<br />
prosa scientifica in latino nei secoli<br />
successivi.