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capitolo 4.pdf - Confindustria

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Il mercato<br />

del lavoro<br />

Si è detto che il cattivo funzionamento del mercato del lavoro tedesco<br />

è uno dei motivi principali della cattiva performance sia in termini di creazione<br />

di nuovi posti di lavoro sia, verosimilmente, della modesta dinamica<br />

dei consumi delle famiglie. In questo paragrafo si forniscono alcuni dati sulla<br />

crescita occupazionale e si riassumono le «rigidità» che caratterizzano il<br />

mercato del lavoro tedesco.<br />

La tabella 4-20 pone a confronto i tassi di crescita dell’occupazione sia<br />

della Germania unificata che della Germania occidentale e orientale con<br />

quelli dell’area dell’euro nell’ultimo decennio.<br />

Tra il 1992 e il 1995 la Germania unita registrò una caduta degli occupati<br />

(–3,4%) superiore a quella degli altri paesi europei (–2,4%). La contrazione<br />

del numero di occupati si verificò quasi interamente nei Länder<br />

orientali a causa della chiusura, ristrutturazione e riorganizzazione di impianti<br />

obsoleti 3 , nonché in conseguenza degli aumenti salariali superiori<br />

agli incrementi di produttività. Inoltre, l’iniziale elargizione di generosi sussidi<br />

di disoccupazione nei Länder orientali, accrescendo il salario di «riserva»<br />

delle persone in cerca di lavoro, forniva un forte disincentivo alla ricerca<br />

di lavoro.<br />

Tra il 1996 e il 2000, la dinamica occupazionale dei nuovi come dei<br />

vecchi Länder è stata nettamente peggiore di quella degli altri paesi dell’area<br />

dell’euro in tutti i settori economici; anche nel settore dei servizi, che<br />

ha registrato un tasso di crescita del valore aggiunto paragonabile a quello<br />

del resto dell’area, la Germania non è riuscita a incrementare l’occupazione<br />

con la stessa intensità (tab. 4-21).<br />

Tab. 4-20 — Tassi di crescita cumulati degli occupati (a)<br />

Germania Germania Ovest Germania Est Ue 11<br />

1992-1995 –3,4 –0,7 –13,4 –2,4 (b)<br />

1996-2000 1,5 2,5 –3,1 9,5<br />

(a) Tra i 15 e i 64 anni.<br />

(b) Non include i dati relativi all’Austria e alla Finlandia perché non disponibili.<br />

Fonte: Elaborazioni Csc su dati Eurostat.<br />

Tab. 4-21 — Tassi di crescita cumulati degli occupati (a) e del valore aggiunto,<br />

1996-2000<br />

Settori<br />

Germania Ue 11<br />

Valore aggiunto Occupati Valore aggiunto Occupati<br />

Agricoltura 12,2 –15,0 8,5 –13,2<br />

Industria in senso stretto 5,8 –4,9 15,7 5,4<br />

Costruzioni –10,1 –7,6 8,6 14,3<br />

Servizi 15,9 6,5 15,2 12,5<br />

(a) Tra i 15 e i 64 anni.<br />

Fonte: Elaborazioni Csc su dati Eurostat.<br />

3<br />

La transizione da una economia pianificata a una di mercato richiese la ristrutturazione<br />

delle imprese orientali che generò una caduta dell’occupazione e un aumento dei salari.<br />

La crescita della produttività degli occupati nei Länder orientali non compensò l’aumento<br />

delle retribuzioni e ciò si tradusse in una forte perdita di redditività delle imprese dell’Est.<br />

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