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capitolo 4.pdf - Confindustria

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In Italia questo fenomeno presenta una particolare accentuazione, tanto<br />

più notevole in quanto l’Italia era già, all’inizio degli anni Settanta, il<br />

paese — tra quelli presi qui in considerazione — in cui la struttura industriale<br />

era più spostata verso la piccola dimensione.<br />

Un primo fattore da tenere presente a questo riguardo è il ritardo di<br />

sviluppo che l’Italia scontava, ancora alla fine degli anni Sessanta, rispetto<br />

al gruppo dei paesi di più antica industrializzazione. Questo ritardo si<br />

esprime in due caratteristiche, strettamente interrelate tra loro: la specializzazione<br />

in produzioni di tipo «tradizionale», e l’estesa presenza di microimprese<br />

di origine artigianale. Il processo di modernizzazione della struttura<br />

produttiva che aveva avviato l’Italia verso l’industrializzazione fin dai<br />

primi anni del dopoguerra, da questo punto di vista, non aveva assorbito<br />

che una quota complessivamente modesta dell’occupazione industriale (come<br />

le stesse tavole qui riportate indicano). Lo sviluppo della grande industria<br />

meccanica nel c.d. «triangolo» nord-occidentale e il tentativo di forzare<br />

attraverso l’impresa pubblica il processo di industrializzazione nel Mezzogiorno<br />

avevano sottratto alle produzioni più semplici una quota apprezzabile<br />

dei loro occupati, ma senza che questo si traducesse in un loro ridimensionamento<br />

significativo.<br />

Quando iniziano a propagarsi gli shock più sopra evocati che cominciano<br />

a mettere in crisi la produzione di grande scala, nell’industria italiana<br />

lo small business sector è ancora assai esteso; certamente molto più esteso<br />

di quanto non sia più nei paesi in cui il processo di industrializzazione<br />

si è realizzato più anticamente. Gli shock svolgono in questo contesto un<br />

ruolo asimmetrico: mentre penalizzano la grande impresa su cui si fondano<br />

le produzioni più «moderne», enfatizzano i vantaggi differenziali specifici<br />

(massimamente in termini di flessibilità) delle imprese minori, rendendole<br />

relativamente più competitive. L’effetto è quello di ampliare le opportunità<br />

di sviluppo dello small business sector che in Italia svolge ancora<br />

un ruolo importante. Dapprima attraverso il semplice trasferimento di<br />

fasi di produzione dalle grandi imprese a nuove picole unità che ad esse<br />

«subentrano» nel ruolo di produttori, e poi sempre più attraverso la creazione<br />

di mercati di input intermedi (che alimentano scambi tra piccole imprese<br />

per la realizzazione di un unico bene finale), si realizza così un processo<br />

di radicale riorganizzazione della struttura produttiva. Quello che per<br />

l’Italia era un fattore di «ritardo» diventa nelle nuove condizioni di contesto<br />

un fattore che contribuisce notevolmente all’adattamento dell’industria<br />

italiana agli shock degli anni settanta.<br />

Questi processi sono stati anche sostenuti dall’operare di istituzioni<br />

intermedie (ad esempio associazioni imprenditoriali, enti locali, consorzi<br />

di vario genere) che, in varie realtà locali, hanno saputo creare un sistema<br />

di esternalità appropriabili dalle imprese di dimensione ridotta 3 . Ciò<br />

ha contribuito al consolidarsi, all’interno di aree territoriali specifiche, di<br />

quei sistemi localizzati di impresa che vengono in generale compresi sotto<br />

il termine di distretti industriali, in cui risulta efficiente una articolazione<br />

dell’organizzazione industriale tra numerose imprese la cui dimensione,<br />

se considerate singolarmente, non necessariamente sarebbe ottimale.<br />

3<br />

Ci si riferisce al caso in cui le imprese più piccole non sono in grado di internalizzare<br />

i vantaggi derivanti dall’esistenza di beni pubblici indifferenziati. Cfr. su questo punto in particolare<br />

A. Arrrighetti e G. Seravalli, in F. Barca (a cura di), Storia del capitalismo italiano,<br />

Roma, Donzelli (1997).<br />

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