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Inserto economIa - Giugno 2013<br />
NEWS<br />
Il metodo più usato per la spedizione<br />
dei falsi ordinati on-line (utilizzato<br />
nel 63 per cento dei casi individuati<br />
nel 2011) è la posta: non a<br />
caso lo sviluppo di strategie per monitorare<br />
pacchi e traffico postale è<br />
una delle priorità del Piano d’azione<br />
doganale dell’Unione europea per gli<br />
anni 2013-2017. Gli altri sistemi di<br />
spedizione più comuni sono il tra<strong>sport</strong>o<br />
aereo (22 per cento) e il corriere<br />
(7 per cento).<br />
La stragrande maggioranza dei prodotti<br />
contraffati confiscati in Europa<br />
proviene dalla Cina (quasi il 73 per<br />
cento dei beni confiscati). Il problema<br />
però non è localizzato esclusivamente<br />
in quei Paesi, l’industria dei<br />
falsari è attiva anche all’interno<br />
dell’Unione Europea.<br />
Per i cittadini europei le conseguenze<br />
della contraffazione sono<br />
prevalentemente di natura economica.<br />
Ma è anche un problema etico<br />
perché – si legge nell’opuscolo<br />
“Troppo bello per essere vero” – il<br />
maggior beneficiario di questa attività<br />
illegale è la criminalità organizzata.<br />
Oltre ad essere un pessimo<br />
affare per i contribuenti, perché i<br />
criminali non pagano le tasse, la<br />
contraffazione rischia di minare la<br />
fiducia nello shopping su internet: i<br />
siti fasulli, che imitano quelli originali,<br />
sono spesso difficilmente distinguibili<br />
dagli originali, e possono<br />
trarre in inganno.<br />
Altri aspetti su cui l’Unione europea<br />
richiama l’attenzione sono il trattamento<br />
dei lavoratori (cioè lo sfruttamento<br />
della mano d’opera, anche infantile)<br />
e la pericolosità dei prodotti<br />
falsi. Questo vale non solo per i farmaci<br />
o per i dispositivi medici (quali<br />
ad esempio le lenti a contatto) ma<br />
anche per i capi di abbigliamento o le<br />
calzature (dove potrebbero essere<br />
usate sostanze chimiche non testate<br />
e quindi dannose) e i giocattoli. Altri<br />
articoli fortemente a rischio sono i ricambi<br />
auto, fra i prodotti più falsificati<br />
e anche più pericolosi: basti pensare<br />
che in certi casi sono state trovate<br />
pastiglie dei freni realizzate con materiali<br />
poveri quali trucioli di legno o<br />
addirittura erba.<br />
Oakley al Tour de France<br />
Oakley, marchio <strong>sport</strong>ivo diffuso a livello internazionale che propone un’offerta<br />
che abbraccia occhiali, abbigliamento, calzature e accessori si è unita ad Euro<strong>sport</strong>,<br />
gruppo impegnato nel settore dell’intrattenimento <strong>sport</strong>ivo, per individuare<br />
due ciclisti motivati a raccogliere l’invito a “Conquer the road” in occasione della<br />
100ma edizione del Tour de France. Agli appassionati di ciclismo, la nuova campagna<br />
Oakley offre l’occasione di partecipare a una tappa del prestigioso Tour<br />
de France al fianco di un ciclista professionista. L’impresa dei vincitori verrà filmata<br />
e trasmessa da Euro<strong>sport</strong> in due puntate della miniserie in quattro episodi intitolata<br />
“The Ride”, che verrà mandata in onda dal canale durante la copertura<br />
mediatica dell’edizione 2013 del leggendario Tour.<br />
“La famiglia Oakley di campioni del ciclismo continua ad allargarsi e noi vogliamo<br />
alimentare l’interesse suscitato da questa disciplina per indurre un pubblico più<br />
vasto a sperimentare lo <strong>sport</strong> su due ruote”, ha affermato Olaf Dunz, Direttore del<br />
marchio Oakley per la regione EMEA. “La campagna ‘Conquer the Road’ è una<br />
delle più importanti del nostro calendario 2013 e il concetto sviluppato in collaborazione<br />
con Euro<strong>sport</strong> rientra tra le principali strategie ideate a sostegno<br />
dell’iniziativa. Ci consentirà di toccare il cuore della comunità ciclistica europea<br />
e dei milioni di appassionati che apprezzano l’eccellente copertura mediatica e<br />
l’esperienza di emittente <strong>sport</strong>iva di Euro<strong>sport</strong>.”<br />
Stefano Bernabino, a capo della redazione ciclismo di Euro<strong>sport</strong>, ha dichiarato:<br />
“Questo progetto è fantastico e promette momenti di grande televisione. I vincitori<br />
si lanceranno in un’impresa che probabilmente tutti gli appassionati sognano<br />
di compiere: pedalare al fianco dei loro idoli, lungo il tracciato di una tappa della<br />
Grande Boucle. Sarà una vera e propria sfida, fisica, mentale ed emotiva, ma indubbiamente<br />
un’esperienza che ricorderanno per il resto della loro vita e che<br />
accentuerà il fascino del Tour arricchendo con un extra originale la nostra ampia<br />
copertura dell’evento.”<br />
La società Oakley Inc., oggi controllata dal Gruppo Luxottica, è stata fondata nel<br />
1975 ed è basata in California meridionale. Gli oltre 600 brevetti al suo attivo<br />
testimoniano l’impegno di Oakley a individuare e risolvere i problemi legati alle<br />
performance nel campo dello <strong>sport</strong>. Oakley è nota per le tecnologie ottiche, prima<br />
fra tutte la tecnologia HDO - High Definition Optics, utilizzata per le lenti di tutti<br />
gli occhiali da sole e da vista e di tutte le maschere <strong>sport</strong>ive di fascia alta. Il marchio<br />
ha rafforzato la presenza nel campo <strong>sport</strong>ivo con l’offerta di occhiali, linee di<br />
abbigliamento, calzature e accessori. In particolare Oakley propone 3 collezioni<br />
specifiche per uomo e donna: Sports Performance, Active e Lifestyle.<br />
Mammut si rafforza in Asia<br />
Nel 2012, Mammut Sports Group, azienda svizzera produttrice di materiali<br />
e abbigliamento per gli <strong>sport</strong> della montagna, alpinismo e arrampicata in<br />
particolare, con centro logistico di recente costruito a Wolfertschwenden, in<br />
Germania, ha incrementato il fatturato del 10,3% portandolo a 191 milioni<br />
di euro. A fare da traino in Europa, con introiti da record, è stato il mercato<br />
tedesco: in tutti gli altri Paesi continentali, Svizzera compresa dove Mammut<br />
gioca in casa, il brand ha risentito, sia pure limitatamente, della penalizzazione<br />
provocata dalla crisi economica in atto a livello globale. I risultati che<br />
hanno maggiormente contribuito a rendere l’anno commerciale 2012 positivo<br />
Mammut li ha ottenuti in Cina, dove ha una propria struttura distributiva;<br />
in Sud Corea, dove ha acquisito la maggioranza azionaria della società che<br />
rappresentava il marchio nel Paese; il giro d’affari generato dalla cinquantina<br />
di flagship posseduti, 16 in più dell’anno precedente.<br />
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