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Inserto economIa - Giugno 2013<br />

NEWS<br />

Nuovo CEO e nuove strategie per Puma<br />

L’Administrative Board di Puma ha annunciato che Björn Gulden sarà il nuovo Chief<br />

Executive Officer (CEO) dell’azienda di <strong>sport</strong>-lifestyle, con incarico effettivo a partire<br />

dal 1° luglio 2013. Björn Gulden ha un’esperienza internazionale di circa 20 anni<br />

nell’industria di beni <strong>sport</strong>ivi e calzature, dove ha ricoperto varie posizioni di management:<br />

dall’inizio del 2012 CEO del brand danese di gioielli Pandora, dal 2000 al<br />

2011 è stato Managing Director del grande retailer di calzature europeo Deichmann,<br />

dove è stato CEO e Presidente delle sussidiarie americane Rack Room Shoes e Off<br />

Broadway Shoes. Prima del 2000, ha avuto funzioni di management nell’azienda di<br />

abbigliamento outdoor Helly Hansen e nell’azienda <strong>sport</strong>iva adidas, dove ricopriva il<br />

ruolo di Senior Vice President dell’abbigliamento e degli accessori. Un compito arduo<br />

attende il nuovo CEO. A sentire le parole di Jean-François Palus, Chief Operating<br />

Officer di Kering (ex gruppo PPR) e boss del polo Sport & Lifestyle del gruppo, Gulden<br />

sta però già lavorando al suo fianco part-time e sarà all’opera quasi a tempo<br />

pieno a partire da giugno come consulente. Kering ha molta premura nel voler implementare<br />

una nuova strategia per il marchio tedesco di articoli <strong>sport</strong>ivi, allo scopo di<br />

invertire la tendenza di un fatturato che cala. Per esempio, nel primo trimestre<br />

dell’esercizio 2013, il dato di giro d’affari di Puma è diminuito del 2,3% in comparabile.<br />

I risultati di Puma del trimestre sono stati pubblicati il 14 maggio.<br />

Gulden non sarà il solo ad approdare in Puma nei prossimi mesi. È atteso un nuovo<br />

responsabile delle operazioni (logistica, supply chain, ecc.), anche se Jean-François<br />

Palus non ne ha ancora comunicato il nome. È prevista anche l’assunzione di un<br />

nuovo responsabile del marketing, dopo l’addio ufficiale del titolare dell’incarico,<br />

Antonio Bertone, nel 2012. Dovrebbe anche essere assunto uno stilista per tutte le<br />

linee. Parallelamente all’arrivo della nuova équipe, Kering rivedrà tutta l’organizzazione<br />

di Puma. Anche se è troppo presto per fornire una lista di provvedimenti, alcuni<br />

sono già stati implementati; per esempio è stato chiuso un centro creativo in Australia.<br />

Oggi ne esistono due, a Boston e alla sede di “Herzo”. Fino ad ora, il sourcing<br />

funzionava nello stesso modo per le calzature e per l’abbigliamento. “Ma su questo<br />

tema si possono immaginare diverse modalità di funzionamento”, sottolinea Jean-<br />

François Palus. L’idea di Kering non è di aumentare il budget per le sponsorizzazioni<br />

di Puma, ma di orientarlo differentemente. La partnership con Usain Bolt per esempio,<br />

è confermata, anche se le somme in gioco sono salite alle stelle dopo i Giochi Olimpici<br />

di Londra. “La prossima scadenza, sul versante <strong>sport</strong>ivo, sono i campionati<br />

mondiali di atletica, a Mosca il prossimo agosto”, sottolinea Jean-François Palus.<br />

Footwear Fila a USG Brands<br />

Il marchio Fila appartiene a Fila Corea dal 2007. Nel giugno 2011, la licenza per<br />

l’Europa Continentale venne affidata a Dosenbach-Ochsner, filiale di Deichmann,<br />

il gigante tedesco della vendita di calzature. La società svizzera s’impegnava a<br />

vendere i prodotti Fila nei suoi negozi omonimi e negli store affiliati, ma anche a<br />

trovare dei partner multimarca e dei sublicenziatari a partire dalla primavera<br />

2013. Ora il tutto si concretizza grazie al perfezionamento di un accordo di licenza<br />

distributiva con Footwear International Distribution, filiale dell’attore europeo<br />

nel settore delle scarpe USG Brands (Le Coq Sportif, Lotto, Pantofola<br />

d’oro,…) per la distribuzione delle sue calzature in Europa Continentale, ad eccezione<br />

di Russia e Ucraina. La durata dell’accordo non è stata precisata.<br />

“Si tratta di una sessantina di commerciali specializzati nel settore. Per esempio,<br />

sulla Francia, questa operazione completa i miei tre marchi, Pantofola d’oro,<br />

Val<strong>sport</strong> e Tendon, nello sci con un’offerta di lifestyle-<strong>sport</strong>. A livello prodotto, la<br />

vera prima stagione sarà la primavera-estate 2014, con degli articoli di <strong>sport</strong><br />

lifestyle. In seguito, vi si potrà integrare dello <strong>sport</strong> performance.” Fila è affidata<br />

a SportMaster in Russia e a Cravatex per il Medio Oriente (ad eccezione di<br />

Israele), l’Africa del Nord e l’India. Nel Regno Unito e in Irlanda la licenza è affidata<br />

a JD Sports Fashion.<br />

Adidas resta azionista Bayern<br />

Adidas resta azionista del Bayern Monaco<br />

nonostante lo scandalo fiscale che ha coinvolto<br />

il presidente del club di calcio bavarese<br />

Uli Hoeness. Lo ha detto Herbert Hainer,<br />

AD dell’azienda di abbigliamento <strong>sport</strong>ivo<br />

tedesca che siede nel comitato esecutivo<br />

del Bayern. “Siamo soddisfatti della nostra<br />

collaborazione”, ha detto Hainer, spiegando<br />

che le operazioni finanziarie tra l’ex presidente<br />

Robert Louis-Dreyfus e Hoeness non<br />

hanno niente a che fare con l’azienda: “Abbiamo<br />

proceduto a una verifica interna e<br />

siamo assolutamente puliti”, ha affermato<br />

Hainer.<br />

Il quotidiano tedesco sueddeutsche Zeitung<br />

ha rivelato che Louis-Dreyfus aveva<br />

prestato a Hoeness 2,5 milioni di euro su un<br />

conto in Svizzera e fornito inoltre una garanzia<br />

bancaria di 15 milioni di marchi tedeschi<br />

(7,5 mln di euro) nel 2000, prima dell’ingresso<br />

della adidas nel capitale del club. Nel<br />

settembre 2001, Hoeness aveva annunciato<br />

l’ingresso dell’azienda con una quota del<br />

10% nel Bayern, pari a 75 milioni di euro. Il<br />

20 aprile scorso la stampa tedesca ha svelato<br />

l’esistenza di un conto bancario di Hoeness<br />

in Svizzera che gli ha consentito<br />

un’evasione fiscale di diversi milioni di euro.<br />

Rivelazioni che hanno scatenato un’aspra<br />

polemica in Germania, impegnata da anni in<br />

una battaglia fiscale e politica per combattere<br />

l’evasione.<br />

Accordo Nike Street League<br />

Skateboarding<br />

Nike, che ha recentemente aperto uno skate<br />

park a Montreuil, vicino a Parigi, rafforza la<br />

sua presenza e la sua visibilità nell’universo<br />

dello skateboard. La label Nike SB (la sigla<br />

sta per Skate Board) del produttore statunitense<br />

di articoli <strong>sport</strong>ivi ha infatti concluso<br />

una partnership di durata pluriennale con la<br />

Street League Skateboarding (SLS).<br />

Nike SB succede così a DC Shoes e diventa<br />

lo sponsor della competizione itinerante<br />

di skate SLS World Tour, ribattezzata “SLS<br />

Nike SB World Tour 2013”.<br />

Una competizione che riunisce i 20 migliori<br />

professionisti della disciplina e che si compone<br />

di sette prove organizzate attraverso<br />

gli Stati Uniti, ma anche la Germania, la<br />

Spagna e il Brasile. Le tappe saranno trasmesse<br />

dalla catena televisiva ESPN.<br />

Fonti: Fashion magazine, il sole24 ore, asso<strong>sport</strong>,<br />

coni, ansa, adnKronos, Prima comunicazione,<br />

www.<strong>sport</strong>bizreport.it, www.<strong>sport</strong>economy.<br />

it, www.sponsornet.it, www.fashionmag.com<br />

www.top<strong>sport</strong>.it<br />

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