parola di dio e dottrina degli uomini - CENTRO STUDI BIBLICI "G ...
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11 Voi invece <strong>di</strong>cendo: se uno <strong>di</strong>chiara al padre o alla madre: è Korban, cioè offerta<br />
sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, 12 non gli permettete <strong>di</strong> fare nulla per il<br />
padre e la madre. Il peccato originale del clero, della casta sacerdotale al potere e delle<br />
persone religiose è l’avi<strong>di</strong>tà. L’avi<strong>di</strong>tà del clero, la capacità <strong>di</strong> inventare forme per fare<br />
denaro sono insuperabili.<br />
Permettetemi questa battuta, ma veramente il clero ne sa una più del <strong>di</strong>avolo per fare<br />
sol<strong>di</strong>, le inventano tutte! E cosa erano riusciti a fare Certo mantenere i genitori anziani e<br />
mantenerli in maniera <strong>di</strong>gnitosa insomma aveva un costo. Se poi questi genitori non si<br />
decidevano a morire, questo <strong>di</strong>ventava gravoso. Allora questi scribi, questi farisei<br />
avvicinavano queste persone e <strong>di</strong>cevano: come stanno i genitori E stanno bene, stanno<br />
bene chissà quanto camperanno ancora…certo ti costa mantenerli! E beh sì il sacrificio,<br />
se poi questi non muoiono… Ci sarebbe una maniera: se tu una percentuale <strong>di</strong> quello che<br />
dai per il mantenimento dei tuoi genitori lo offri al tempio, da quel momento non sei più<br />
tenuto a mantenere i tuoi genitori. Questo era il korban, offerta sacra.<br />
Ripeto, lo <strong>di</strong>ce Gesù: voi invece <strong>di</strong>cendo al padre e alla madre è korban, offerta sacra,<br />
quello che ti sarebbe dovuto da me non gli permettete più <strong>di</strong> fare nulla per il padre e la<br />
madre. Quin<strong>di</strong> la <strong>parola</strong> korban si usava come formula votiva per donare al tempio alcuni<br />
beni che erano <strong>di</strong> uso <strong>degli</strong> <strong>uomini</strong>. Attraverso il korban, questa offerta sacra, si offriva a<br />
Dio quello che per <strong>di</strong>ritto corrispondeva ai genitori. Per cui <strong>di</strong>cevano alla gente: basta che<br />
tu una percentuale <strong>di</strong> quello che hai calcolato che devi usare per mantenere i tuoi genitori,<br />
lo offri al tempio, dal momento che hai donato questa offerta al tempio sei esentato dal<br />
sostenere, dal mantenere i tuoi genitori.<br />
Perché, cos’è più importante: l’amore a Dio o l’amore al prossimo Non c’è dubbio!<br />
L’amore a Dio. Cosa <strong>di</strong>ce l’amore a Dio Amerai il Signore Dio tuo con tutta la tua anima,<br />
con tutte le tue forze e le forze sono i beni materiali, e con tutto te stesso. L’amore al<br />
prossimo L’amore al prossimo è relativo: ama il prossimo tuo come te stesso. Non ha<br />
chiesto il Signore: ama il prossimo tuo con tutta la tua anima, con tutte le tue forze, cioè i<br />
tuoi beni e con tutto te stesso. Cos’è più importante, l’amore a Dio o l’amore del prossimo<br />
L’onore <strong>di</strong> Dio o l’onore del prossimo Per le persone religiose non c’è alcun dubbio.<br />
Sempre la precedenza va data a Dio e poi agli <strong>uomini</strong>. Quando le persone religiose<br />
devono scegliere tra l’onore a Dio e l’onore agli <strong>uomini</strong> non hanno esitazione. L’onore, il<br />
culto, il rito verso Dio vengono prima sempre dei doveri verso gli <strong>uomini</strong>. Per cui il<br />
ragionamento non faceva una grinza. Cos’è più importante: onorare Dio o onorare il<br />
prossimo, cioè i tuoi genitori Non è più importante onorare Dio Allora offri a Dio quello<br />
che pensavi che dovesse servire per mantenere i genitori e da quel momento sei esentato.<br />
Quin<strong>di</strong> in questo caso l’onore verso Dio veniva considerato maggiore <strong>di</strong> quello dei propri<br />
genitori. In realtà era una forma esasperata <strong>di</strong> egoismo, <strong>di</strong> avi<strong>di</strong>tà, mascherata da questa<br />
atmosfera religiosa, facilitata dall’avi<strong>di</strong>tà dei sacerdoti del tempio che incoraggiavano<br />
questa pratica per vedere aumentate le loro entrate.<br />
Gesù è riuscito a guarire, liberare gli indemoniati, Gesù è riuscito ad aprire gli occhi ai<br />
ciechi, Gesù è riuscito a purificare il lebbroso, ma nulla ha potuto contro l’avi<strong>di</strong>tà. C’è un<br />
episo<strong>di</strong>o molto chiaro in questo vangelo del ricco che incontra Gesù, afflitto da qualcosa<br />
che gli manca. E Gesù gli <strong>di</strong>ce: ma certo che ti manca, perché tu non possie<strong>di</strong> quei beni,<br />
sei posseduto da quei beni, dalli, <strong>di</strong>stribuiscili, con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>li. Ebbene Gesù che è riuscito a<br />
purificare un lebbroso, Gesù che è riuscito a liberare un indemoniato, nulla può contro il<br />
ricco. Il ricco, <strong>di</strong>ce l’evangelista se ne andò via triste. Preferisce rimanere infelice, ma non<br />
possedendo i beni, ma posseduto dai suoi beni piuttosto che entrare nella pienezza della<br />
felicità con<strong>di</strong>videndo i beni.<br />
E anche il messaggio <strong>di</strong> Gesù è fallito contro l’avi<strong>di</strong>tà del clero e delle persone religiose.<br />
Sapete che Gesù ha detto l’imperativo: non potete servire Dio e mammona ( mammona<br />
era la <strong>di</strong>vinità del profitto, dell’interesse) non potete servire due padroni. O servite Dio o<br />
servite l’interesse. Gesù sta esclamando queste cose, affermando queste cose e sente<br />
sghignazzare <strong>di</strong>etro le spalle e si volta. Chi erano Erano proprio i farisei.<br />
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