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parola di dio e dottrina degli uomini - CENTRO STUDI BIBLICI "G ...

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intossicati. Questo è il peccato del mondo! Allora nel battesimo l’impegno è per i genitori, i<br />

padrini, i rappresentanti della comunità <strong>di</strong> eliminare quegli aspetti negativi della propria<br />

esistenza che possono influire negativamente nell’in<strong>di</strong>viduo, nel bambino.<br />

Domanda: l’eucaristia è un sacrificio e un nutrimento e se è un nutrimento perché solo il<br />

prete può celebrare l’eucaristia Se non ci saranno più i preti o forse pochissimi, cosa sarà<br />

della nostra eucaristia Grazie ad Alberto che ha riaperto la strada aperta da Gesù e che<br />

la religione ha sempre sballato.<br />

Risposta: l’eucaristia è un sacrificio. Dicono, è una battuta eh!…<strong>di</strong>cono che molti<br />

capiscono perché si parla del sacrificio della messa: è il sacrificio <strong>di</strong> quelli che partecipano<br />

alla messa. E’ un sacrificio, o un nutrimento La terminologia è: è la cena del Signore, una<br />

cena alla quale tutti quanti sono invitati e alle quale a tutti quanti è comunicata vita<br />

attraverso pane, a con<strong>di</strong>zione, e questo sì è importante che poi ci sia l’impegno <strong>di</strong> farsi<br />

pane per gli altri. Quin<strong>di</strong> tutti sono invitati a questa festa dell’amore.<br />

Gesù non <strong>di</strong>stingue puri e impuri, a tutti Gesù si offre come pane. Ma poi chiede un’unica<br />

cosa: io mi sono offerto a te come pane, adesso tu offriti come pane per gli altri.<br />

E qui <strong>di</strong>ce: se è nutrimento, perché solo il prete può celebrare l’eucaristia, se non ci<br />

saranno più i preti o forse pochissimi, cosa sarà della nostra eucaristia Ecco questa è<br />

una tematica molto delicata, adesso in breve non si può rispondere, ma non sempre forse<br />

è stato così. L’eucaristia era una cena, una cena d’amore, dove c’era un presidente per<br />

coor<strong>di</strong>nare l’azione e non necessariamente questo presidente doveva essere un prete.<br />

C’erano testimonianze antiche in cui anche altri componenti presedevano l’eucaristia.<br />

L’eucaristia è una cena dell’amore. Adesso c’è tutta una istituzione, un atteggiamento<br />

particolare, ma io credo che è all’esame della chiesa appunto in comunità, (noi qui<br />

abbiamo una sovrabbondanza <strong>di</strong> preti) in comunità dove il prete arriva una sola volta<br />

all’anno, pensiamo alle terre sconfinate della missione, è giusto e legittimo lasciare le<br />

persone senza eucaristia Questa è una domanda alla quale la chiesa saprà e dovrà<br />

rispondere. In moltecomunità lo hanno risolto senza prendere permessi.<br />

Domanda: Si può essere pane per gli altri senza ricevere il pane dell’eucaristia perché<br />

abbiamo esempi <strong>di</strong> generosità assoluta che non ricevono l’eucaristia….<br />

Risposta: si può essere pane per gli altri senza ricevere il pane Gesù nei vangeli dà un<br />

equilibrio: Dice: chiamò i <strong>di</strong>scepoli perché stessero con lui e poi andassero a pre<strong>di</strong>care. Ci<br />

vuole questo equilibrio nella nostra vita, tra amore ricevuto e amore comunicato. Quando<br />

l’amore si comunica soltanto, prima o poi logora, esaurisce le persone. Vedete l’eucaristia<br />

che celebreremo appunto domani è composta <strong>di</strong> questi due momenti: l’amore ricevuto si<br />

trasforma in amore comunicato. Quando si vive soltanto <strong>di</strong> amore comunicato e non c’è<br />

questa fonte continua <strong>di</strong> amore ricevuto, si rischia <strong>di</strong> esaurirsi. Questo non toglie che il<br />

Signore trovi dei mezzi al <strong>di</strong> là anche dell’eucaristia per comunicare l’amore. E’ l’amore,<br />

quando uno si comunica agli altri, quando uno dona agli altri, fa sgorgare in lui questa<br />

sorgente d’amore incon<strong>di</strong>zionato<br />

Domanda: splen<strong>di</strong>da l’immagine che ha dato dell’al <strong>di</strong> là, <strong>di</strong> questa moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> persone<br />

che nella pienezza e nella gioia ci verranno incontro per accoglierci primo fra tutti Gesù<br />

con il grembiule, simbolo del servizio che è continuo. Può essere vero però che nell’al<strong>di</strong>là<br />

saremo una folla <strong>di</strong> persone che si amano per certo, ma non incontreremo i nostri cari E’<br />

possibile che i legami affettivi terreni non continuino per l’eternità<br />

Risposta: c’è una immagine devastante dell’al<strong>di</strong>là che è questa che è stata descritta che<br />

nell’al<strong>di</strong>là saremo tutti <strong>degli</strong> esseri così che non ci riconosceremo, il marito con la moglie,<br />

il figlio con il padre…. Allora bisogna spostare l’attenzione al momento esatto della morte.<br />

Che cosa succede nel momento del trapasso La persona termina la sua parte biologica,<br />

ma la persona continua a vivere. Ma dove Gesù non parla <strong>di</strong> al<strong>di</strong>là, parla <strong>di</strong> pienezza <strong>di</strong><br />

vita. Quando noi concluderemo il nostro ciclo biologico e quin<strong>di</strong> si <strong>di</strong>ssolverà questa parte<br />

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