parola di dio e dottrina degli uomini - CENTRO STUDI BIBLICI "G ...
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Domanda: Gesù ha scelto Pietro come capo della chiesa, perché era il meno peggio o<br />
perché voleva anticipare le debolezza della chiesa<br />
Risposta: che Gesù abbia scelto Pietro come capo della chiesa, questo è tutto da stabilire<br />
perché poi è stata tutta una tra<strong>di</strong>zione e una prassi cristiana. Normalmente si attribuisce<br />
questa nomina <strong>di</strong> Pietro all’episo<strong>di</strong>o contenuto vangelo <strong>di</strong> Matteo: tu sei Pietro e su questa<br />
pietra io costruirò la mia chiesa, ma non è questo. Se c’è una scelta, se c’è un primato <strong>di</strong><br />
Pietro non è qui, non è neanche nel vangelo che abbiamo visto stamattina, quello quando<br />
Gesù <strong>di</strong>ce: mi ami tu più <strong>di</strong> questo, pasci le mie pecore, se c’è un primato (e c’è nei<br />
vangeli) <strong>di</strong> Pietro è nel vangelo <strong>di</strong> Luca. Gesù assicura Pietro: io ho pregato per te, perché<br />
tu quando tu sarai ravveduto, confermi i tuoi fratelli. Quin<strong>di</strong> se c’è un primato e c’è un<br />
primato <strong>di</strong> Pietro nella comunità è che Pietro ha la sicurezza che Gesù mai l’abbandonerà.<br />
E credetelo se Gesù è riuscito a conquistare un testardo come Pietro saremo conquistati<br />
da lui anche ognuno <strong>di</strong> noi. Quin<strong>di</strong> Gesù <strong>di</strong>ce: ma io ho pregato per te, affinché la tua fede<br />
non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli» Lc.22,32. Il travaglio<br />
<strong>di</strong> Pietro sarà lungo, sarà <strong>di</strong>fficile, ci vorranno decenni, fintantoché c’è un episo<strong>di</strong>o che<br />
inizia il suo cambiamento e poi lui inizierà una volta convertito a convertire le altre<br />
comunità.<br />
Pietro incomincia un giro fra le varie comunità ed è interessante, non sceglie una comunità<br />
pia, (le comunità pie sono tutte ammalate, c’è una comunità dove c’è un morto, c’è una<br />
comunità dove c’è un paralitico, sono immagini delle comunità cristiane, comunità devote,<br />
ma senza vita) sceglie <strong>di</strong> andare a stare <strong>di</strong> casa da uno che si chiama Simone come lui,<br />
ma fa un mestiere che la religione giudaica considera impuro, fa il conciatore <strong>di</strong> pelli.<br />
Ebbene è l’unica comunità che è viva, che è vitale. Allora Pietro, lo troviamo negli atti <strong>degli</strong><br />
apostoli al cap.10, sceglie <strong>di</strong> alloggiare proprio da Simone. E quando alloggia da Simone,<br />
scrive l’autore che un giorno si recò nella terrazza per pregare, mentre prega ha fame e<br />
mentre ha fame ha una visione. Vede una tovaglia che scende dal cielo con tutti gli animali<br />
creati da Dio e una voce che <strong>di</strong>ce: alzati, ucci<strong>di</strong> e mangia. E cosa fa Pietro Giammai,<br />
Signore perché nella mia vita non ho mai mangiato nulla <strong>di</strong> impuro. La voce la seconda<br />
volta gli mostra tutti questi animali della creazione e gli ripete: alzati, ucci<strong>di</strong> e mangia e<br />
Pietro: giammai Signore perché nella mia vita non ho mai mangiato nulla <strong>di</strong> impuro. La<br />
terza volta e sappiamo allora che ormai al numero 3 il povero Pietro va in tilt perché sente<br />
ancora il canto del gallo, la terza volta la frase ritorna e il Signore <strong>di</strong>ce: non considerare<br />
impuro quello che Dio ha creato puro. Dio ha creato la creazione pura, è stata la religione<br />
a insozzarla, a stabilire, lo vedremo domani mattina che certi alimenti erano puri e impuri.<br />
Allora Pietro incomincia la sua conversione, (capisce che questa <strong>di</strong>stinzione del puro e<br />
dell’impuro che era importante perché non era soltanto un fatto alimentare, era un fatto <strong>di</strong><br />
comportamento con gli altri), allora inizia il suo cambiamento e nel frangente vengono dei<br />
pagani a <strong>di</strong>rgli che c’è un centurione che lo vuole vedere. Allora Pietro la prende alla larga<br />
e <strong>di</strong>ce: voi sapete che a noi giudei non è consentito entrare nelle case dei pagani e<br />
incomincia a fare una pre<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong>ce: va bene, il Signore mi ha mostrato che anche voi se<br />
vi convertite e vi battezzate riceverete lo Spirito santo. Stava ancora <strong>di</strong>cendo queste cose<br />
quando lo Spirito santo piomba sui pagani e il povero Pietro va in tilt e inizia la sua<br />
conversione. Lui aveva detto: se voi vi convertite e vi battezzate scende lo Spirito santo.<br />
Lo Spirito santo ha ignorato la <strong>dottrina</strong> <strong>di</strong> Pietro ed è sceso sui pagani senza che si<br />
fossero convertiti e senza che si fossero battezzati. Da lì incomincia il processo <strong>di</strong><br />
liberazione <strong>di</strong> Pietro, un processo molto, molto importante che lo porterà a convertire poi<br />
tutte le comunità, quin<strong>di</strong> se c’è un primato <strong>di</strong> Pietro è in questo senso.<br />
Domanda: Il vangelo ci invita a imitare Cristo in tutto. Lei ha detto che delle nostre<br />
sofferenze Dio non ne fa niente, allora come interpretare Gesù che sulla croce dona sé<br />
stesso <strong>di</strong>cendo a Dio: nelle tue mani affido il mio spirito. Noi dobbiamo fare lo stesso<br />
Risposta: Un conto è fidarsi del Signore anche nel momento della sofferenza, anche nel<br />
momento del dolore, anche nel momento della <strong>di</strong>sperazione, un conto è offrire le<br />
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