parola di dio e dottrina degli uomini - CENTRO STUDI BIBLICI "G ...
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Interventi e domande<br />
Domanda: sono stata ad un battesimo, mi sembrava un funerale, il peccato originale mi<br />
sembrava una contrad<strong>di</strong>zione….<br />
Risposta: il peccato originale così come veniva spiegato una volta era che ogni bambino<br />
che nasceva per il solo fatto <strong>di</strong> nascere portava in sé una macchia, una macchia<br />
tremenda. Pensate che se moriva con quella macchia, il peccato originale, alla morte<br />
andava all’inferno per sempre. Questo insegnava la chiesa del passato. Tutti i bambini che<br />
sono morti senza battesimo vanno all’inferno. Non hanno nessuna colpa, pensate un<br />
bambino nato e poi morto che non è stato battezzato si trovava poi all’inferno con i più<br />
gran<strong>di</strong> criminali dell’umanità. Tu cosa hai fatto Ho ammazzato 10 milioni <strong>di</strong> persone! Tu<br />
Io non sono stato battezzato..! Uguale! Una delle prove che la religione rincretinisce le<br />
persone è che purtroppo ci si credeva a tutto questo. Fu soltanto nel me<strong>di</strong>o evo che un<br />
teologo innamorato, il famoso Abelarbo, quello delle lettere a Eloisa, elaborò una teoria<br />
che era quella del limbo. Allora i bambini senza battesimo non avevano il permesso <strong>di</strong><br />
andare in para<strong>di</strong>so. L’inferno, poveri cocchi era tremendo, il purgatorio neanche perché il<br />
purgatorio era a scadenza e dopo un po’ andavano in para<strong>di</strong>so, ma questi non avevano il<br />
certificato del battesimo, allora inventò un luogo, il limbo, dove non si soffriva e neanche si<br />
godeva. E fu una soluzione che però pensateci bene gettava nella profonda prostrazione,<br />
<strong>di</strong>sperazione i genitori, perché quando muore un figlio, che è la cosa più violenta che<br />
possa accadere nella vita <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo, uno viene tenuto in vita poi dalla speranza <strong>di</strong><br />
rivederlo. Ma il bambino che finiva nel limbo i genitori non lo rivedevano più perché se era<br />
finito all’inferno i genitori potevano andare all’inferno e ritrovarlo, se andava in para<strong>di</strong>so,<br />
potevano andare in para<strong>di</strong>so, nel limbo mai, mai più!<br />
Pensate che c’è voluto il concilio vaticano II° per fare piazza pulita <strong>di</strong> tutte queste<br />
credenze. Non è possibile che la nascita <strong>di</strong> un bambino comporti una colpa, questo è frutto<br />
delle credenze del puro e dell’impuro della cultura ebraica. Io credo che se c’è un miracolo<br />
al mondo, l’unica azione per la quale possiamo usare il termine <strong>di</strong> miracolo è la nascita <strong>di</strong><br />
un bambino. La nascita <strong>di</strong> un bambino è un miracolo, io credo che non ci sono altre parole.<br />
Eppure il libro del levitico afferma che quando una donna partorisce un maschietto è<br />
impura per 33 giorni, 66 se è una femmina! Ma può una donna essere impura per aver<br />
dato al mondo una creatura E guardate forse qui le persone anziane si ricorderanno che<br />
prima del concilio vaticano, quando una donna partoriva, prima <strong>di</strong> entrare in chiesa, sulla<br />
soglia, il parroco doveva darle la bene<strong>di</strong>zione. Aver partorito un bambino era considerata<br />
una colpa dalla quale bisognava essere in qualche maniera purificati, tutto questo.<br />
Nei vangeli non si parla <strong>di</strong> peccato originale, si parla <strong>di</strong> peccato del mondo. Vedete c’è<br />
quella espressione che adoperiamo nella liturgia, (poi è stata riformata) agnello <strong>di</strong> Dio che<br />
togli – nella liturgia <strong>di</strong>ciamo- i peccati e questo fa intendere i nostri peccati, ma il testo<br />
evangelico, nel vangelo <strong>di</strong> Giovanni <strong>di</strong>ce: agnello <strong>di</strong> Dio che toglie il peccato del mondo.<br />
C’è un peccato nel mondo che precede la venuta <strong>di</strong> Gesù ed è come la tenebra che<br />
impe<strong>di</strong>sce all’umanità <strong>di</strong> scoprire l’amore <strong>di</strong> Dio. Allora questo sì, allora il bambino non ha<br />
un peccato originale dal quale deve essere liberato, ma è la comunità che deve essere<br />
liberata da quelle scorie che impe<strong>di</strong>scono al bambino <strong>di</strong> avere la pienezza <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> cui ha<br />
<strong>di</strong>ritto.<br />
Quando celebro il battesimo, prendo sempre il bambino in braccio e lo mostro alla gente e<br />
<strong>di</strong>co: guardatelo e chi <strong>di</strong> voi ha il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che questo bambino ha un peccato che<br />
adesso in questo rito gli si cancellerà E metto subito le mani avanti, e se qualcuno ha il<br />
coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo chiamo il 118 perché è un fatto pericoloso che uno <strong>di</strong>ca che un bambino<br />
ha un peccato da cui il rito lo deve liberare. E invece, e metto giù il bambino e <strong>di</strong>co:<br />
guar<strong>di</strong>amoci noi, noi sì, noi purtroppo abbiamo commesso <strong>degli</strong> sbagli, <strong>degli</strong> errori, a volte<br />
è venuta fuori la parte più meschina, a volte vergognosa <strong>di</strong> noi stessi che ha inciso<br />
profondamente nella nostra esistenza. Allora chi ha i bambini lo sa, i bambini sono delle<br />
spugne, delle spugne che recepiscono tutto e se stanno in un ambiente tossico, saranno<br />
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