Infrastrutture minori e sviluppo locale: quali ... - DOCUP Toscana

Come detto, dunque, non possono essere tratte conclusioni circa la validità di progetti di
investimento dalla esclusiva considerazione del loro valore attuale netto, dato che una parte,
spesso preponderante o esclusiva, degli effetti dei vari interventi non concorre alla determinazione
dei loro valori attuali.
Gli interventi con rendimenti economico-sociali insoddisfacenti
- Comune di Pontedera, Provincia di Siena
I progetti presentati dal Comune di Pontedera e dalla Provincia di Siena non presentano, nella
prospettiva dell’analisi costi-benefici, una redditività sociale soddisfacente.
Nel caso dell’edificazione del Teatro Valdera, questo può essere certamente ricondotto
all’eccessiva durata della fase di investimento, che, come detto in precedenza, è stata provocata
da ripetuti problemi con le ditte appaltatrici. I lavori, iniziati nel 1994, non saranno terminati
prima del 2005, e questo comporta una dilazione temporale molto marcata nella produzione
dei benefici connessi all’intervento. Inoltre, il teatro presenta costi di gestione molto
elevati, che non sono certamente coperti dai proventi dalla vendita dei biglietti, ma sono
compensati solo in parte dai benefici economici che l’edificazione del Teatro dovrebbe produrre.
È stata ipotizzata una utenza soprattutto di ambito locale, di conseguenza anche la
willingeness to pay per la fruizione del teatro, rapportata al numero di potenziali utilizzatori
non assume dimensioni tali da coprire i costi per la realizzazione di una stagione teatrale 130 .
Solo nel primo anno di gestione, il 2005, i benefici economici superano i costi, dato che a
quell’anno è imputata la realizzazione degli effetti positivi sul patrimonio immobiliare pubblico
e privato connessi all’intervento. Certamente anche in questo caso si tratta di mettere in
evidenza i limiti del metodo di analisi e della specifica applicazione sviluppata in questa sede.
Questa ha la funzione di sollecitare un accurato approfondimento rispetto alle strategie d’intervento
messe in atto dalle amministrazioni. È possibile evidenziare, infatti, le seguenti possibilità:
o la stessa amministrazione non ha chiari gli effetti e le implicazioni dell’intervento;
o è possibile riconoscere a quanto non misurato nella valutazione quantitativa un valore tale
da compensare il maggiore costo (valore d’esistenza); infine il prolungarsi dei tempi può
avere modificato il quadro di riferimento iniziale annullando gli effetti attesi.
Per quel che riguarda la realizzazione del Museo Etnografico della Mezzadria Senese a
Buonconvento, la scarsa redditività economica è determinata dal sovradimensionamento del
Museo rispetto al numero effettivo di visitatori. Il museo ha la capacità di accogliere circa
centossessantamila visitatori l’anno, con conseguenti costi di gestione 131 . Dal momento dell’inaugurazione,
nel settembre del 2002, al giugno del 2003, le presenze si sono attestate
sulle tremila persone, sebbene l’ingresso al museo fosse a titolo gratuito. Le stime di crescita
della domanda indicano il raggiungimento della massima affluenza, circa
quattordicimila visitatori, per il 2010, ovverosia un afflusso comunque inferiore ad un
decimo della capienza del museo.
Affinché la realizzazione di un museo di tale dimensione sia sostenibile in un piccolo
centro, deve essere attivato un flusso turistico corrispondente, altrimenti alla non
remuneratività finanziaria, si somma una scarsa redditività sociale. Ad un museo di questo
genere sarebbe comunque, difficilmente attribuibile un valore d’esistenza non commisurato
alle effettive utenze.
Gli interventi con rendimenti economico-sociali soddisfacenti
Comune di Marradi, Comune di Prato, Comune di Scarlino, Comunità Montana Val di Cecina,
Interporto della Toscana Centrale SpA, Parrocchia di S. Salvatore e S. Lorenzo a Settimo
I sei progetti inclusi in questo paragrafo presentano tutti valori attuali netti positivi, e tassi
di rendimento economico ampiamente superiori alla soglia del 6%. La remuneratività di
questi interventi deriva dalla loro capacità di generare un valore d’uso, legato alla fruizione
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Precedenti analisi della domanda stimavano centomila spettatori per ogni stagione teatrale, con conseguente
indotto per l’economia cittadina. Si tratta di valori particolarmente alti anche in confronto alla realtà fiorentina,
si è ritenuto, quindi, di far ricorso a stime prudenziali pari a ventimila/trentamila spettatori l’anno.
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Come detto in precedenza, il Comune di Buonconvento ha osteggiato la realizzazione del Museo, proposta
dalla Provincia di Siena, proprio a causa dei costi di gestione del museo, che andranno a ricadere sul bilancio di
un comune di circa tremila abitanti.
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