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Infrastrutture minori e sviluppo locale: quali ... - DOCUP Toscana

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Quella che segue è un’analisi degli indicatori utilizzati per questa misura, divisi in<br />

base a cinque macroclassi individuate: ambiente, occupazione, crescita, territorio, socioculturale.<br />

• Ambiente<br />

Questa classe di indicatori è forse la più rilevante date le caratteristiche sia delle aree dove<br />

gli interventi vengono realizzati che degli interventi stessi. Per quanto riguarda il primo<br />

aspetto, le aree obiettivo 2 e phasing out hanno in comune notevoli risorse naturali, laddove<br />

gli interventi nei settori produttivi a volte sacrificano questo aspetto. Gli interventi stessi,<br />

inoltre, influiscono notevolmente sull’ambiente anche se, purtroppo, i beneficiari finali spesso<br />

non hanno potuto o voluto approfondire l’impatto ambientale dei loro interventi. Ecco gli<br />

indicatori individuati:<br />

- inquinamento atmosferico: questo indicatore si riferisce allo spostamento delle fonti di<br />

inquinamento dai centri abitati verso aree produttive a seguito della realizzazione di P.I.P..<br />

Il peso di questo indicatore varia a seconda del tipo di attività produttive presente nell’area.<br />

Alcuni P.I.P., per esempio, si rivolgono ad attività prettamente artigianali dove, quindi,<br />

l’inquinamento avrà un effetto trascurabile. Un’analoga valutazione era stata effettuata<br />

per l’inquinamento acustico, ma si è deciso che ciò avrebbe rappresentato una inutile<br />

duplicazione.<br />

- prevenzione dell’inquinamento elettromagnetico e willingness to pay per la prevenzione<br />

dell’elettrosmog: questi indicatori si riferiscono entrambi al progetto presentato dal Polo<br />

Navacchio per la realizzazione di un laboratorio di prova nel settore della compatibilità<br />

elettromagnetica. Il primo indicatore ne esprime il volume di attività attraverso il numero<br />

di analisi effettuate all’anno; il secondo indicatore esprime il potenziale di questo laboratorio<br />

in termini di vite umane salvate, dal momento che non sono ancora chiari gli effetti<br />

dell’elettrosmog sul corpo umano. Naturalmente l’approccio è sempre prudenziale.<br />

• Territorio<br />

L’azione 2.4.1 ha come specifica priorità la riorganizzazione del territorio e delle funzioni,<br />

laddove i Comuni aggiornano i piani regolatori e razionalizzano lo <strong>sviluppo</strong> e la destinazione<br />

delle aree. Gli interventi nell’azione 2.4.2 vengono proposti al fine di ristrutturare opere<br />

esistenti, con un guadagno in termini di <strong>quali</strong>ficazione urbanistica e di recupero di strutture<br />

a servizio della collettività. Gli indicatori individuati sono:<br />

- riorganizzazione urbanistica territoriale e recupero immobiliare: esprime il vantaggio<br />

di localizzare le attività produttive in un’area appositamente attrezzata, spostandole da<br />

aree urbanisticamente incompatibili, principalmente i centri abitati; al contrario si<br />

realizzerà un effetto negativo sulle aree di nuova urbanizzazione.<br />

• Crescita<br />

È ovvio che gli interventi nell’ambito dei settori produttivi mirino alla crescita economica<br />

dell’area. Gli indicatori che sono stati individuati in questa classe sono:<br />

- investimenti privati in attività indotte e effetti sullo <strong>sviluppo</strong> della PMI: la capacità di<br />

attivazione dell’indotto è di difficile misurazione, ciononostante in alcuni casi si ipotizza<br />

che l’intervento consenta di mantenere una parte delle attività economiche nel territorio;<br />

l’aumento di attività si riflette anche sulla disponibilità di risorse da parte<br />

dell’amministrazione <strong>locale</strong> in termini di imposte aggiuntive ICI-TARSU-TOSAP, questi<br />

importi non vanno confusi con possibili rientri di gestione relativi, invece, alla vendita dei<br />

lotti; evidentemente è opportuno considerare i soli valori incrementali dovuti alla allocazione<br />

da fuori area o dovuti a maggiori imposte;<br />

- riduzione dei tempi di trasporto/percorrenza: questo indicatore si riferisce ovviamente ai<br />

vantaggi apportati dalla realizzazione di infrastrutture stradali;<br />

- riduzione sinistrosità della rete stradale: questo è un indicatore posto arbitrariamente in<br />

questa categoria e che viene utilizzato in un solo progetto, riguardante la realizzazione di<br />

un raccordo stradale;<br />

- perdita della produzione agricola nell’area: questo è l’unico effetto negativo di crescita,<br />

talaltro utilizzato in un solo progetto, nonostante siano molti i P.I.P. realizzati in aree<br />

rurali. Questo effetto è compensato dagli altri effetti positivi di crescita.<br />

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