Infrastrutture minori e sviluppo locale: quali ... - DOCUP Toscana

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3) situazione in termini di parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità sul mercato del lavoro, inclusi gli obblighi specifici di ciascun gruppo, anche dal punto di vista dell’attività imprenditoriale delle donne, dell’ istruzione e della formazione professionale nonché della conciliazione tra vita privata e vita professionale. L’analisi di coerenza della strategia prescelta con le caratteristiche della regione deve evidenziare: a) la concordanza della strategia e degli obiettivi con le caratteristiche specifiche della regione o del settore interessato (nei piani dell’obiettivo 3 assume particolare rilevanza la verifica dei nessi della strategia con la strategia europea per l’occupazione e i piani d’azione nazionali, nonché la giustificazione della ripartizione tra i cinque campi d’ intervento e la valutazione delle priorità tematiche al loro interno); b) l’impatto atteso delle priorità d’ azione previste, quantificandone, se la loro natura lo consente, gli obiettivi specifici rispetto alla situazione di partenza: riveste particolare rilevanza l’impatto atteso sulla situazione socioeconomica, in particolare sull’andamento del mercato del lavoro nazionale, sulla situazione ambientale e sulle pari opportunità; c) la giustificazione delle risorse finanziarie assegnate ai vari assi prioritari; d) la coerenza con le politiche e le priorità regionali, nazionali e comunitarie. È infine necessaria, come si è detto, la verifica della pertinenza delle modalità di attuazione e di sorveglianza proposte. La valutazione è parte integrante del piano. A fini di trasparenza è auspicabile che l’opera dei valutatori sia inserita in un documento consolidato. In ogni caso, nelle ratio delle norme comunitarie e negli indirizzi della Commissione la valutazione non è più concepita come attività a sé stante: pur rimanendo indipendente, essa costituisce parte integrante dell’iter di preparazione, attuazione, sorveglianza e revisione della programmazione, diventando strumento di gestione. 1.3 Gli strumenti di valutazione nelle procedure comunitarie 21 1.3.1 Struttura di analisi valutativa nelle guide MEANS Le guide MEANS rappresentano il risultato di un lungo lavoro di ricerca sulle maggiori esperienze metodologiche europee nel campo della valutazione dei Fondi Strutturali. La collezione è composta da sei volumi che coprono tutti gli aspetti della valutazione delle politiche strutturali ed è rivolta a tutti i coloro che operativamente si occupano di valutazione. Sulla base dell’esperienza comune, nella guida (MEANS vol. 3) vengono identificate alcune “funzioni” fondamentali a cui si associano determinate “azioni” valutative: 21 Cfr. Petrina e Virno, 2002. 23
Strutturazione Osservazione Analisi Formulazione di giudizio • Chiarire e ordinare gli • Definire l’area di • Confrontare i dati • Esprimere un giudizio effetti da valutare, osservazione per ogni criterio definire i criteri • Scegliere gli indicatori • Raccogliere i dati • Stimare gli effetti, • Formulare un giudizio adatti analisi di causalità sintetico Fonte: Means, vol. 3, 1999 Vengono distinti, altresì, due tipi diversi di valutazione: quella complessiva su un programma (ex ante ed ex post) e quella specifica su una parte di un programma (ex ante ed ex post). La guida, successivamente, suggerisce gli strumenti tecnici ritenuti più adatti alle diverse tipologie e funzioni valutative. Nelle tabelle successive si presentano le tecniche e i metodi affrontati nei prossimi capitoli, classificati secondo la guida MEANS per funzioni e tipologia di valutazione: TECNICHE SUGGERITE PER UNA VALUTAZIONE COMPLESSIVA Strutturazione • SWOT Analysis • Concept Mapping of Impacts Formulazione di giudizio • Multicriteria analysis TECNICHE SUGGERITE PER UNA VALUTAZIONE SPECIFICA Strutturazione • Logical Framework Formulazione di giudizio • Analisi costi benefici • Analisi costi efficacia A seguire, in modo molto sintetico, verranno presentati i principali strumenti di valutazione indicati precedentemente. I metodi elencati rappresentano certamente le tecniche più utilizzate nella pratica valutativa comunitaria. 1.3.2 L’uso di LFA nella valutazione dei Fondi Strutturali La Logical Framework Analysis (LFA) è considerato dalla Commissione Europea uno strumento molto utile per la definizione degli obiettivi, degli strumenti operativi e dell’implementazione di un programma. I suoi punti di forza, secondo quanto riportato nella guida MEANS, sono: • La descrizione sintetica e comprensibile del progetto; • La chiara articolazione gerarchica degli obiettivi; • La definizione di tutte le condizioni necessarie per il successo del progetto; • L’identificazione dei nessi causali fra risorse, risultati e obiettivi; • L’identificazione, durante la pianificazione del progetto, dei criteri e gli strumenti per poter verificare ex post il raggiungimento degli obiettivi preposti. 24
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