Infrastrutture minori e sviluppo locale: quali ... - DOCUP Toscana
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L’intervento di bonifica ha una finalità prevalentemente ambientale, infatti è da rilevare<br />
che la situazione antecedente alla bonifica manifestava evidenti rischi dal punto di vista<br />
dell’inquinamento idrico, dovuto sia alla presenza di falda che nei periodi di innalzamento<br />
poteva interessare gli strati dei residui messi a dimora, sia per la presenza del fiume Greve<br />
in cui finivano le acque superficiali e di ruscellamento dell’area interessata. E’ da rilevare<br />
infine il potenziale rischio per il campo pozzi dell’acquedotto del comune di Impruneta,<br />
posto di fronte all’area oggetto di bonifica, sulla riva sinistra del fiume.<br />
Un potenziale rischio si rilevava anche per l’inquinamento dell’aria dovuta alla presenza<br />
di ceneri in vista, anche se i tratti affiorati risultavano di modesta superficie, che<br />
quindi potevano subire trasporto aeraulico, determinando possibili rischi da agenti fisici<br />
sulle aree circostanti.<br />
Occorre sottolineare anche il potenziale rischio idraulico ed idrogeologico connesso a<br />
fenomeni di piena del fiume Greve con possibile risalita della quota di falda all’interno dei<br />
residui e inquinamento della stessa.<br />
L’intervento di bonifica, con l’asportazione delle ceneri e dei residui anche incombusti<br />
di RSU, elimina tutti i potenziali fattori di rischio sopra indicati, permette inoltre una<br />
riduzione del degrado del suolo e uso sostenibile delle risorse mediante il recupero dell’area<br />
ai fini industriali.<br />
L’unico costo economico potrebbe essere rappresentato dall’incremento del traffico<br />
veicolare di camion per un tratto di strada provinciale, durante la fase di bonifica. Tuttavia,<br />
pur potendo quantificare l’incremento medio per tutto il periodo, non si riesce agilmente<br />
ad associare un valore monetario a quello che potrebbe essere un aumento temporaneo<br />
(80 giorni) di congestione del traffico, o un aumento di probabilità di provocare incidenti<br />
stradali su quel tratto di strada provinciale.<br />
Si è ritenuto di evidenziare l’impatto economico indotto dal recupero a fini industriali<br />
dell’area, come sintesi ed espressione del risanamento del territorio. Si tratta, però, di<br />
valori molto approssimativi che andrebbero sottoposti ad opportuna verifica, anche attraverso<br />
analisi del rischio.<br />
Chiaramente i valori finanziari del progetto (Van e Tir) risultano essere insostenibili<br />
data la tipologia dell’operazione, e diventano positivi nell’analisi economica, anche attraverso<br />
il riferimento all’occupazione aggiuntiva diretta nell’operazione.<br />
MISURA 3.8 - PARCHI E AREE PROTETTE E MISURA 3.9 - DIFESA DEL<br />
SUOLO E SICUREZZA IDRAULICA<br />
La valutazione è stata condotta su un totale di 11 schede, di importo compreso fra 500 mila<br />
e 5 milioni di euro, 5 appartenenti alla Misura 3.8 (Parchi ed aree protette) e le rimanenti<br />
6 alla misura 3.9 (Difesa del suolo e sicurezza idraulica), per un importo complessivo di<br />
16 milioni di euro, a fronte del quale sono stati concessi contributi per un importo di euro<br />
9 milioni di euro.<br />
MISURA 3.8 E 3.9: DISTRIBUZIONE DEI COSTI E DEI CONTRIBUTI ALL’INTERNO DELLE SINGOLE MISURE<br />
(IN EURO)<br />
Misura N. progetti Costo totale Contributi concessi<br />
V.a. (%) V.a. (%)<br />
3.8 Parchi, aree protette e 5 6.432.673 (39,4%) 3.496.309 (37,4%)<br />
biodiversità<br />
3.9 Difesa del suolo e 6 9.902.948 (60,6%) 5.859.206 (62,6%)<br />
sicurezza idraulica<br />
TOTALE 16.335.621 (100,0%) 9.355.516 (100,0%)<br />
Su tutte le 11 schede l’analisi è stata condotta su un orizzonte temporale che copre il<br />
periodo di vita utile dell’opera, distinto in una fase di investimento e in una successiva<br />
fase di gestione, che varia a seconda del settore di appartenenza del progetto. Si è procedu-<br />
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