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Tabella 4.20 ORDINAMENTO SECONDO IL METODO DEL SURCLASSAMENTO Codice 4% 6% Punteggio 2.4.1 (58) 1 2 17 2.4.1 (59) 2 1 17 2.4.2 (62) 3 3 14 3.3 (4) 4 4 12 3.4 (10) 5 5 10 3.3 (5) 6 7 7 2.6.2 (74) 7 6 7 2.6.2 (77) 8 8 4 2.6.2 (75) 9 9 2 2.4.1 (54) 10 10 0 4.8 Analisi Costi Benefici e obiettivi macroeconomici Nonostante l’imposizione di obiettivi macroeconomici non sia propria alla natura della Analisi Costi Benefici, anzi si pone in qualche modo in contraddizione con essa, anche le letture più ortodosse accettano la possibilità di introdurre queste variabili a latere del metodo. La letteratura affronta generalmente il caso di finalità redistributive, che evidenzia in modo esplicito le contraddizioni di un metodo che assume a fondamento la distribuzione del reddito preesistente. Su questa ipotesi si basa il riferimento ai prezzi come numerario dell’analisi. In questo contesto i dati disponibili consentono, piuttosto, di verificare la portata di eventuali obiettivi sociali di tutela ambientale, di crescita economica, di incremento occupazionale, le variabili considerate nell’analisi. Queste sono, per altro, le principali direttrici d’intervento dell’ente finanziatore. È possibile, quindi, individuare l’insieme di progetti (o gli insiemi di progetti indifferenti tra loro) che massimizza la capacità di consumo collettivo tenendo conto di una diversa preferenza tra le priorità macro. Il vincolo di bilancio è rappresentato dalle risorse disponibili, mentre non è previsto un limite nel numero dei progetti ammessi. Così per VanE costante tra i progetti sostenibili rispetto all’ordinamento emerso verranno selezionati i progetti fino ad esaurimento risorse finanziarie. Riguardo ai singoli progetti è possibile vedere come, al variare del peso relativo attribuito ai benefici ambientali (ad esempio) per VanE complessivo costante, cambiano le priorità attribuite ai diversi progetti, e da qui gli ordinamenti. Il valore elevato di questa categoria di benefici premia gli interventi a maggiore impatto ambientale (o per i <strong>quali</strong> questa misurazione è stata possibile) e viceversa penalizza relativamente i progetti con più evidenti effetti sul piano occupazionale o produttivo. Anche dai dati per intervento emerge quanto evidenziato dai valori medi per Misura: le operazioni nella Misura Attività produttive (2.4.1) sono fortemente avvantaggiate da 89
una forte preferenza del decisore per principi di tutela ambientale. Questa scelta di strategie penalizza, invece, le operazioni legate alla Misura Formazione professionale (2.6.2.). Grafico 4.21 PREFERENZE SOCIALI E PRIORITÀ D’INTERVENTO Valori per progetto, VanE complessivo=X costante VANE p(A)=0 p(A)=2 p(A)=1 p(A)=3 2.1.12.1.1 2.1.12.1.22.2.1 2.2.1 2.3 2.4.12.4.1 2.4.12.4.12.4.1 2.4.32.5.12.5.2 2.6.2 3.3 3.4 3.8 3.9 Grafico 4.22 PREFERENZE SOCIALI E PRIORITÀ D’INTERVENTO Valori medi per azIone p(A)=0 p(A)=2 p(A)=1 p(A)=3 VANE 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 3.3 3.4 3.6 3.8 3.9 Quanto osservato appare più evidente nel confronto tra tre progetti appartenenti a azioni diverse, scelti sulla base del diverso impatto sull’ambiente. Da qui emerge il valore relativo al quale cambiano le priorità tra progetti. Il progetto della Misura 2.2.3 (Didattica sui beni culturali), il cui VanE diminuisce al 90
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Presentazione Alessandro Petretto L
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