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bilancio consuntivo per l'esercizio 1° gennaio - 31 dicembre ... - Acri

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– Patrimonio netto – Avanzo (disavanzo) residuo: nel corso<br />

dell’esercizio sono state realizzate rilevanti plusvalenze derivanti<br />

dall’alienazione di parte del patrimonio stabilmente<br />

investito. Tali introiti possono ragionevolmente ritenersi la<br />

monetizzazione di quota parte del maggior valore reale del<br />

patrimonio netto non avendo relazione con i flussi reddituali<br />

ordinari. Nel rispetto dei principi generali di prevalenza<br />

della sostanza sulla forma e di conservazione nel<br />

tempo del valore del patrimonio (come disposto dall’articolo<br />

2, comma 1, lettera c) della Legge 461/1998 e dall’articolo<br />

5 comma 1 del D.lgs 153/1999) la voce può quindi<br />

considerarsi parte integrante del patrimonio netto della<br />

Fondazione.<br />

Il Collegio Sindacale prende atto, nulla avendo da eccepire,<br />

delle scelte o<strong>per</strong>ate dal Consiglio di Amministrazione<br />

in tema di politiche di destinazione dell’avanzo dell’esercizio<br />

2007;<br />

– Fondi <strong>per</strong> l’attività di istituto – fondo di stabilizzazione delle<br />

erogazioni: tale fondo è finalizzato a contenere, in un orizzonte<br />

temporale pluriennale, la variabilità delle erogazioni<br />

d’esercizio ed a sostenere iniziative progettuali di particolare<br />

rilievo;<br />

– Fondi <strong>per</strong> l’attività di istituto – altri fondi: tali fondi accolgono<br />

i contributi a fini istituzionali, deliberati nei precedenti<br />

esercizi, non più erogabili ai beneficiari ed eventuali<br />

rimborsi di contributi erogati dalla Fondazione nell’ambito<br />

delle attività istituzionali. L’impiego di tali somme, nell’ambito<br />

delle finalità istituzionali, sarà oggetto di specifica<br />

delibera del Consiglio d’Amministrazione;<br />

– Fondi <strong>per</strong> rischi ed oneri: la voce è formata principalmente<br />

dagli accantonamenti effettuati <strong>per</strong> imposte di competenza,<br />

dalla maggiore imposta accertata dall’Amministrazione Finanziaria<br />

con riferimento alla dichiarazione dei redditi relativa<br />

all’esercizio 1991/1992 (incrementata degli interessi<br />

legali maturati) e dall’accantonamento prudenziale dei maggiori<br />

dividendi pagati da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.<br />

rispetto al rendimento minimo statutariamente garantito<br />

(lo Statuto della società prevede che il valore delle azioni<br />

privilegiate, in sede di recesso o conversione in azioni ordinarie,<br />

dovrà essere diminuito dei maggiori dividendi <strong>per</strong>cepiti<br />

rispetto alla misura garantita).<br />

Il Collegio Sindacale prende atto, nulla avendo da eccepire,<br />

della modalità e della congruità degli accantonamenti<br />

effettuati;<br />

– Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato: la voce,<br />

iscritta in <strong>bilancio</strong> al netto di quanto impiegato in forme<br />

di previdenza integrativa, risulta adeguata alle indennità<br />

maturate dai dipendenti alla fine dell’esercizio;<br />

– Erogazioni deliberate: la voce rappresenta l’ammontare delle<br />

erogazioni a fini istituzionali deliberate dagli Organi della<br />

Fondazione, a favore di beneficiari determinati, non ancora<br />

pagate entro la fine dell’esercizio;<br />

– Fondo <strong>per</strong> il volontariato: la voce rappresenta, al netto degli<br />

utilizzi, gli stanziamenti effettuati a favore dei “Fondi<br />

speciali <strong>per</strong> il volontariato” previsti dall’art. 15 della Legge<br />

266/91 e gli stanziamenti effettuati in attuazione del protocollo<br />

di intesa siglato in data 5 ottobre 2005 tra l’ACRI<br />

e il Forum Permanente del Terzo Settore.<br />

Il Collegio Sindacale ricorda che l’Atto di indirizzo del 19<br />

aprile 2001, nel definire i criteri <strong>per</strong> l’accantonamento al<br />

Fondo <strong>per</strong> il volontariato validi <strong>per</strong> l’esercizio chiuso al <strong>31</strong><br />

<strong>dicembre</strong> 2000, aveva consentito di scomputare dalla base<br />

di calcolo l’importo minimo da destinare ai settori rilevanti<br />

(pari al 50% delle risorse della base imponibile) e che le<br />

organizzazioni di volontariato avevano impugnato tali disposizioni<br />

avanti il T.A.R. del Lazio avviando un contenzioso<br />

amministrativo. Il Collegio Sindacale ricorda ancora<br />

che gli accantonamenti effettuati dalla Fondazione sono<br />

stati disposti secondo le indicazioni fornite in data 25 marzo<br />

2002 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale<br />

ha disposto che l’accantonamento al fondo <strong>per</strong> il volontariato<br />

doveva essere determinato in misura non inferiore a<br />

un quindicesimo dell’avanzo dell’esercizio, al netto dell’accantonamento<br />

alla Riserva obbligatoria, e che tali maggiori<br />

accantonamenti dovevano essere considerati indisponibili.<br />

Il Collegio Sindacale prende atto che il T.A.R. del Lazio,<br />

con sentenza numero 4335 del 1° giugno 2005, ha convalidato<br />

le disposizioni contestate e che, nell’intento di porre<br />

definitivamente fine al contenzioso e liberare le risorse indisponibili<br />

accantonate, in data 5 ottobre 2005 l’ACRI e il<br />

Forum Permanente del Terzo Settore hanno sottoscritto<br />

un protocollo di intesa che ha:<br />

– previsto la costituzione della Fondazione <strong>per</strong> il Sud;<br />

– destinato al fondo di dotazione della stessa la quota indisponibile<br />

dei fondi accantonati nei bilanci 2000, 2001,<br />

2002, 2003 e 2004;<br />

– destinato al fondo di dotazione della Fondazione <strong>per</strong> il<br />

Sud, come consentito dal DM 11/09/2006, la quota disponibile<br />

degli accantonamenti effettuati nei bilanci 2003<br />

e 2004;<br />

– previsto, a partire dal 2005 <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo di 5 anni,<br />

l’impegno ad accantonare annualmente una somma pari<br />

a quella calcolata in applicazione di quanto previsto nel<br />

paragrafo 9.7 del provvedimento del Ministero del Tesoro<br />

del 19 aprile 2001 ed a destinarla <strong>per</strong> il 40% ad ulteriore<br />

incremento del fondo di dotazione della Fondazione<br />

<strong>per</strong> il Sud, <strong>per</strong> il 40% al sostegno della progettazione<br />

sociale delle organizzazioni di volontariato<br />

delle regioni meridionali e <strong>per</strong> il restante 20% ad ulteriore<br />

incremento dei fondi disponibili;<br />

– impegnato tutte le parti firmatarie a fornire, <strong>per</strong> gli anni<br />

successivi al 2009, sostegno attivo alla Fondazione <strong>per</strong><br />

il Sud.<br />

Il Collegio Sindacale prende atto, nulla avendo da eccepire,<br />

delle scelte di allocazione contabile o<strong>per</strong>ate dal Consiglio<br />

di Amministrazione;<br />

– Debiti: tutti i debiti sono iscritti al valore nominale. La voce<br />

è formata principalmente da debiti di sottoscrizione e di<br />

apporto (euro 96.036.888) ancora da versare a fronte di investimenti<br />

patrimoniali effettuati;<br />

– Ratei e risconti passivi: la voce è formata esclusivamente da<br />

premi incassati a fronte di opzioni in essere alla fine dell’esercizio.<br />

Il Collegio Sindacale prende atto che la valutazione<br />

al criterio civilistico del minore tra il costo e il valore<br />

di mercato dei contratti derivati iscritti in questa voce ha<br />

determinato l’adeguamento del valore contabile di alcuni<br />

di essi al fair value e che alla scadenza i premi delle opzioni<br />

non esercitate sono imputati a conto economico, mentre<br />

quelli relativi a opzioni esercitate sono capitalizzati al prezzo<br />

del titolo acquistato o venduto.<br />

Con riferimento ai conti d’ordine, il Collegio Sindacale rileva<br />

che:<br />

– il credito di imposta relativo all’esercizio 1993/94 è stato<br />

incassato, maggiorato dei relativi interessi legali, in data<br />

7 <strong>gennaio</strong> 2008;<br />

– il credito di imposta relativo all’esercizio 1994/95 è iscritto<br />

<strong>per</strong> il valore risultante dalla dichiarazione dei redditi presentata<br />

applicando l’aliquota di imposta agevolata ex articolo<br />

6 del D.P.R. 601/1973 (aliquota di imposta IRPEG ridotta<br />

alla metà). L’esercizio non è mai stato oggetto di contenzioso<br />

e sono trascorsi i termini di legge a disposizione<br />

dell’Amministrazione Finanziaria <strong>per</strong> es<strong>per</strong>ire le azioni di<br />

accertamento, <strong>per</strong>tanto il credito è ormai da ritenersi certo.<br />

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