ELEMENTI DI MECCANICA DEL VOLO (Parte 2) - Sapienza
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3.1. IL DECOLLO 25<br />
Nel velivolo a getto la spinta é praticamente costante con la velocitá, mentre<br />
la moto-elica a giri costanti mostra spinta e potenza disponibili variabili durante<br />
il decollo. Nonostante tali variazioni, il comportamento della moto-elica<br />
a giri costanti si puó schematizzare supponendo che la potenza disponibile sia<br />
costante con la velocitá. La motoelica a passo fisso mostra variazioni di potenza<br />
e spinta che sono difficilmente descrivibili mediante una semplice schematizzazione.<br />
Allora nel velivolo a getto la (3.7) viene integrata supponendo T costante e<br />
pari al valore di decollo. Si ottiene che lo spazio di rullaggio é dato da<br />
x r = 1 W<br />
2g T V R 2 = 1 W<br />
2g T<br />
2W<br />
ρSC Lmax<br />
1.44 (3.8)<br />
La (3.8) afferma che lo spazio di rullaggio del velivolo a getto diminuisce<br />
all’aumentare della spinta specifica T W e del C Lmax. Inoltre x r aumenta con<br />
il carico alare e con la quota. Si tenga presente che la quota agisce separatamente<br />
sia sulla densitá atmosferica, sia sulla spinta disponibile, quindi la quota<br />
dell’aeroporto gioca un ruolo fondamentale nella determinazione dello spazio<br />
di rullaggio e quindi sulla lunghezza necessaria della pista.<br />
Un altro elemento che incide sulla corsa al decollo e che non é esplicitamente<br />
riportato nella (3.8) é la temperatura ambiente la quale, a paritá di pressione<br />
modifica le prestazioni del motore e la densitá dell’aria.<br />
In particolare un<br />
aumento di temperatura provoca una diminuzione di densitá che, a sua volta,<br />
agisce sulla spinta del propulsore e sulla velocitá di stallo.<br />
Per la motoelica si ammette che la potenza disponibile Π e η sia costante con la<br />
velocitá<br />
dx = 1 W<br />
2g T dV 2 ≡ 1 W<br />
g Π e η V 2 dV (3.9)<br />
Integrando la (3.9) fra V = 0 e V = V R si ottiene l’espressione della corsa di