ELEMENTI DI MECCANICA DEL VOLO (Parte 2) - Sapienza
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46 CAPITOLO 4. AUTONOMIA<br />
Nel terzo programma la spinta disponibile e l’angolo di incidenza variano durante<br />
il volo<br />
t = 2 E max<br />
T SF C [arctan C L0<br />
C LE<br />
− arctan C L0<br />
C LE<br />
W 0 − W f<br />
W 0<br />
]<br />
s = 2 E max<br />
T SF C<br />
√<br />
2 W0<br />
ρ 0 S C L0<br />
[arctan C L0<br />
C LE<br />
− arctan C L0<br />
C LE<br />
W 0 − W f<br />
W 0<br />
]<br />
(4.22)<br />
cosi’ la variazione dell’angolo di attacco soddisfa alla relazione<br />
C L = C L0<br />
W<br />
W 0<br />
(4.23)<br />
Indipendentemente dal programma di volo, si puó asserire che, in base alle<br />
√<br />
(4.17), l’autonomia chilometrica é massima per (E/ C L ) max , mentre la massima<br />
autonomia oraria si ha per E = E max . L’angolo di incidenza corrispondente<br />
a (E/ C L ) max é piú basso di quello di massima efficienza e ad<br />
√<br />
esso<br />
compete una velocitá di volo compatibile con il funzionamento efficiente del<br />
propulsore.<br />
Dalle (4.18), (4.20) e (4.22) é facile riconoscere che le autonomie chilometriche<br />
del primo, del secondo e del terzo programma sono proporzionali, rispettivamente,<br />
alle funzioni f 1 = ln w, f 2 = 2[1 −<br />
√<br />
1<br />
w ] e √ 4 [arctan √ 1 − arctan √ 1 ]<br />
3 3 3w<br />
L’analisi di tali funzioni mostra che, anche in tal caso, il primo programma di<br />
volo e il piú conveniente in virtú del maggiore spazio percorso, della piú semplice<br />
tecnica di pilotaggio, e delle contenute variazione del regime dei motori.<br />
Al secondo programma compete un autonomia chilometrica piú bassa e un’azione<br />
continua sul grado di ammissione al fine mantenere il valore della quota.<br />
Il terzo programma é il meno conveniente dei tre poiché ad esso corrisponde<br />
un sensibile aumento del consumo e una continua azione sia sull’equilibratore<br />
che sulla manetta che causa una contina variazione del regime dei motori.