ELEMENTI DI MECCANICA DEL VOLO (Parte 2) - Sapienza
ELEMENTI DI MECCANICA DEL VOLO (Parte 2) - Sapienza
ELEMENTI DI MECCANICA DEL VOLO (Parte 2) - Sapienza
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
3.2. L’ATTERRAGGIO 33<br />
dei quali corrisponde allo spazio percorso nel volo librato a velocitá costante,<br />
mentre il secondo dipende dalle variazioni di energia cinetica dell’aeromobile.<br />
Quest’ultimo é in genere superiore al primo in virtú del fatto che alla velocitá<br />
di stallo corrisponde un’energia cinetica superiore dell’energia potenziale alla<br />
quota h 0 . Ne segue il calcolo dell’angolo di rampa della discesa<br />
γ d = − h 0<br />
x AB<br />
(3.27)<br />
essendo cos γ ≃ 1. La (3.26) mostra che, allo scopo di ridurre x AB é necessario<br />
disporre di elevati coefficienti di portanza per ridurre le velocitá di volo e di<br />
alti coefficienti di resistenza aerodinamici per diminuire l’efficienza. Per questa<br />
ragione, durante l’atterraggio gli ipersostentatori vengono estratti alla massima<br />
escursione.<br />
3.2.2 Flare o richiamata<br />
Terminata la discesa, si ha una richamata che porta l’angolo di rampa dal<br />
valore di fine discesa a zero. Questa fase si considera essere condotta a velocitá<br />
costante e pari a V B . Ora, il coefficiente di portanza relativo al volo rettilineo<br />
alla velocitá V B é<br />
C L = C Lmax<br />
1.33<br />
(3.28)<br />
dove C Lmax é ora il C L di stallo nella configurazione di atterraggio. Pertanto,<br />
per realizzare la richiamata occorre un coefficiente di portanza maggiore di<br />
quello dato dalla 3.28, i.e.<br />
C L = ζ C Lmax ; ζ > 1<br />
1.33<br />
(3.29)<br />
dove ζ dipende dalla tecnica di pilotaggio. Le JAR (FAR) prescrivono che<br />
ζ = 1<br />
1.15<br />
(3.30)